Il 65% degli ITALIANI accusa DISTURBI PSICOLOGICI per l’emergenza Covid

Un dato superiore rispetto alla media europea, così come quello riguardante la comparsa dei sintomi per la prima volta, nel 50% degli italiani. Ecco i dati della ricerca pubblicata in occasione della Giornata mondiale della salute mentale

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Foto: Paolo Liaci (c)

Nella Giornata mondiale della salute mentale è stata pubblicata una ricerca internazionale sulla tenuta psicologica dei cittadini europei durante l’emergenza Covid. L’Italia è tra i Paesi in cui si è acuita maggiormente l’insorgenza o l’aggravarsi di patologie o sintomi connessi alla sfera mentale. Ecco il quadro della situazione. 

Il 65% degli ITALIANI accusa DISTURBI PSICOLOGICI per l’emergenza Covid

Pubblichiamo estratti articolo di “Rai News” – Coronavirus: l’epidemia ha causato disturbi psichici per il 65% degli italiani 

# Tra i sintomi più diffusi: insonnia, debolezza, paura. Il 67% ne ha avuti almeno due

Insieme agli spagnoli siamo i più colpiti. L’epidemia di Covid-19 ha provocato disturbi psicologici durante il lockdown nel 65% degli italiani, 63% dei britannici, 69% degli spagnoli e 50% dei tedeschi, con una media europea del 58%. Lo evidenzia una ricerca condotta dall’Istituto Elma Research in Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Spagna, Polonia su 1000 persone, per Angelini Pharma in occasione della Giornata mondiale della salute mentale del 10 ottobre. Tra i sintomi citati insonnia, difficoltà a dormire o risvegli notturni (19%), mancanza di energia o debolezza (16%), tristezza o voglia di piangere (15%), paure e timori eccessivi (14%), mancanza di interesse o piacere nel fare le cose (14%), panico e attacchi di ansia (10%). Il 61% ha avuto almeno due di questi sintomi, in Italia il dato è leggermente superiore con il 67%.

# Il 50% ne ha sofferto per la prima volta, contro il 46% della media europea

Il 50% del campione ne ha sofferto per la prima volta contro la media europea del 46%, mentre il 33% ha avuto un peggioramento di sintomi già preesistenti, la media europea arriva al 39%. Disturbi affrontati condividendoli con partner, familiari e amici al 54% in media in Europa, nel 51% dei casi in Italia, mentre solo una minoranza è ricorsa ad un professionista, quale medico di medicina generale al 18%, allo psicologo con l’11%, psichiatra al 9% media europea, Italia 6%.

Il lockdown ha inciso notevolmente sulla salute mentale delle persone, soprattutto in alcuni paesi come l’Italia“, commenta Agnese Cattaneo, Global Chief Medical Officer di Angelini Pharma. Solo 1 su 4 ha cercato informazioni sul tema della salute mentale collegata al Covid-19 con l’eccezione di Italia e Spagna dove la ricerca ha coinvolto rispettivamente il per 35% e il 38% degli intervistati. Le persone hanno cercato informazioni soprattutto su internet (65%), tv (18%) e dal medico di medicina generale (18%).  Le persone hanno sviluppato, forse anche in conseguenza della pandemia, un’alta consapevolezza del rischio dei disturbi mentali: il 76% ammette che tutti inclusi se stessi potrebbero avere questo tipo di malessere. Da qui la richiesta di maggiore supporto dallo Stato per il 76%, visto che i disturbi mentali sono fonte di discriminazione ed emarginazione secondo il 64%.

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# La nota del presidente della Repubblica Mattarella nella “Giornata mondiale della salute mentale”

La Giornata mondiale della salute mentale costituisce l’occasione per riflettere sui bisogni delle persone più fragili e sulla vulnerabilità psichica connessa alle condizioni di isolamento sociale e di emarginazione. Quest’anno le vicende della pandemia hanno acuito la sofferenza delle persone affette da patologia psichica, spesso costrette a vivere lontano dalle proprie famiglie per ragioni terapeutiche, e che si sono trovate in alcuni casi ad affrontare in solitudine gli effetti della chiusura. A ciò si aggiunga che la pandemia ha prodotto, tra le sue tragiche conseguenze, un incremento delle condizioni di disagio psichico, acutizzando situazioni di emergenza psicologica e sociale“. 

Fonte articolo: Rai News

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