“NO alla METROPOLITANA!”: il QUARTIERE più ANTAGONISTA del mondo

Perché i residenti stanno danno battaglia perché la metropolitana non venga mai inaugurata?

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Credits mfrance62 IG - Exarchia

Mentre il resto del mondo si strappa le vesti per costruire metropolitane, una nuova linea metropolitana in costruzione in una della più antiche capitali europee sta generando tensione e scontri tra le forze di polizia e i cittadini. Perché i residenti stanno danno battaglia perché non venga mai inaugurata?

“NO alla METROPOLITANA!”: il QUARTIERE più ANTAGONISTA del mondo

# Scontri tra cittadini e polizia nel il quartiere di Atene che non vuole la metropolitana

Credits RoseAphro-wikipedia – Tracciato linea 4 Atene

Sono iniziati il 10 agosto i lavori per la realizzazione del primo lotto della quarta linea metropolitana di Atene, che sarà lunga 30 km e dovrebbe essere terminata in circa 8 anni. Sin da subito si sono registrati scontri tra la polizia e gruppi di cittadini contrari alla realizzazione di una stazione nel loro quartiere. Si tratta del quartiere di Exarchia, sede da ormai oltre 50 anni di vari movimenti di sinistra, antifascisti e anarchici, che hanno dato una forte identità al quartiere e attirato nuovi residenti, anche dall’estero. La zona è molto popolare fra studenti, artisti e intellettuali. La fermata incriminata è quella di Piazza Exarchia.

# Exarchia: quartiere anarchico e al centro di numerose occupazioni e sgomberi

Credits dunnwitchhorror IG – Exarchia

La criticità di questo quartiere è cresciuta negli ultimi anni. Dal 2015, quando aumentarono gli arrivi dei migranti in Grecia, Exarchia divenne un centro di ospitalità con gli attivisti che occuparono circa dieci edifici della zona per trasformarli in case per molti migranti, soprattutto siriani.

Oggi gli stessi palazzi sono ricoperti di graffiti e murales che, insieme ad attività artistiche e culturali e a un’attiva vita notturna, hanno reso il quartiere una meta per un turismo alternativo. A più riprese, dal 2019, sono state messe in atto diverse operazioni di sgombero per riportare un po’ di legalità in questo angolo della capitale ellenica e che hanno però contribuito a far salire il clima di tensione tra residenti e forze dell’ordine. Ma perché si dichiarano contrari a uno dei simboli dell’ecologismo mondiale?

# Le critiche principali contro la costruzione della stazione metropolitana

Credits katre_deniz IG – Piazza Exarchia

La “battaglia” di Exarchia è stata paragonata, dal giornale greco conservatore Kathimerini, a quella dei nativi americani contro la ferrovia nel 1860: “La loro cultura non poteva sopravvivere al progresso che la ferrovia avrebbe portato. È esattamente quello che temono i nativi di Exarchia“.

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Le motivazioni dell’agguerrito fronte contrario al progetto della nuova stazione sono sostanzialmente due:

  • la prima riguarda i cambiamenti dell’aspetto della piazza che, secondo gli oppositori, perderebbe una parte degli spazi verdi a causa dell’introduzione di scale mobili e ascensori;
  • la seconda è il rischio di gentrificazione a causa della maggiore appetibilità della zona e il conseguente aumento dei prezzi delle case che favorirebbe l’espulsione dei residenti attuali.

La seconda motivazione è anche quella che più sta spingendo i cittadini a protestare dato che Exarchia è ancora oggi una realtà differente rispetto a molte altre zone di Atene. Vicino alle università e al Politecnico, ma anche ai centrali e turistici quartieri di Monastiraki e di Piazza Omonia, è un quartiere composto da una comunità omogenea e differente, da una dozzina di isolati spesso divisi da strade pedonali ed è sprovvisto di negozi della grande distribuzione, con molti bar, librerie e negozi di dischi.

 

Fonte: Il Post

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.