Il leggendario paradiso dei biker: la PISTA CICLABILE più LUNGA del MONDO

22mila chilometri che percorrono ogni tipo di paesaggio immaginabile: è questa la mecca dei biker

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Credits: viaggiinbici.com Trans Canada Trail

Chi ha una passione ha un luogo dove sogna di andare almeno una volta nella vita. Per gli amanti della lirica c’è la Scala, per gli appassionati del rugby c’è il Twickenham, per i surfisti c’è Yallingup Beach. Ma per i ciclisti qual è il luogo dei sogni?

Il leggendario paradiso dei biker: la PISTA CICLABILE più LUNGA del MONDO2

Si trova in Canada la più lunga pista ciclabile del mondo. Con un inizio dei lavori nel 1992, lo Stato Federale del Canada ha finanziato un’imponente opera che ha reso ciclabile la quasi totalità degli oltre 22.000 km che si snodano dalla costa orientale a quella occidentale, ma raggiungendo anche il Mar Glaciale Artico a nord del Paese. Dato l’impegno economico, sono state molti utili anche donazioni private e Fondazioni nate proprio per poter rendere possibile la realizzazione di questo percorso incredibile, che nei mesi più freddi diventa una lunghissima pista da sci di fondo.

# Il Trans Canada trail 

Credits: viaggiinbici.com
Trans Canada Trail

Esistevano lunghi tratti ferroviari abbandonati, ma, che per essere percorsi a loro tempo da treni, avevano sedi pianeggianti spesso ricavate artificialmente, scavando alvei tra colline e montagne. Perdere una simile occasione, per riconvertire questi tracciati in qualcosa di ecologico e fruibile a tutti, era un vero peccato. La Canadian National Railway e la Canadian Pacific Railway hanno così donato i loro tratti dismessi al Governo canadese, anche grazie alla pressione di numerose associazioni legate allo sport su due ruote e all’ecologia.

# Il percorso

Trattandosi prevalentemente di tratti ferroviari, il tracciato si snoda attraverso i luoghi più abitati e caratteristici dell’intero Paese. Ovviamente si pedala costeggiando i grandi laghi che confinano con gli Stati Uniti, oltre a toccare o attraversare tutte le principali città del Canada. Completando il percorso si attraversano oltre 15.000 località. Ad oggi non tutto il percorso è collegato ed esistono dei tratti di collegamento dove non esistono ciclabili vere e proprie.

Nonostante la vastità dello Stato canadese, la maggior parte degli abitanti è concentrata nelle zone più “civilizzate”. Questo fa sì che l’80% dei canadesi abitino a non oltre mezz’ora di cammino da un passaggio della Trans Canada Trail.

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# Una natura spesso incontaminata

Credits: @frenchsthings
Trans Canada Trail

Pur con la precedente premessa, una buona parte del tracciato si snoda attraverso paesaggi mozzafiato dove è quasi certo poter incontrare animali di ogni genere, non ultimo il temutissimo Grizzly. Ma senza andare all’eccesso, è normale incrociare sul proprio percorso numerose varietà di uccelli, ungulati, mustelidi ma anche bisonti e felini. Insomma un viaggio all’insegna dell’avventura.

# La gestione del percorso

L’intera gestione è affidata ad una Associazione nata appositamente e che ne cura la manutenzione, oltre che tutta la struttura organizzativa e amministrativa. Non manca un vero esercito di volontari sempre pronti ad intervenire in caso di pericolo o manutenzione straordinaria. Il senso civico radicato negli abitanti canadesi permette uno stato di efficienza incredibile su tutto il percorso.

Come già premesso e considerando le varie condizioni climatiche, la Trans Canada Trail è percorribile a seconda della situazione climatica: in bicicletta piuttosto che a cavallo o con i roller, con sci di fondo, pattini da ghiaccio e, per alcuni tratti, slitte trainate da cani nelle stagioni invernali. Insomma, una soluzione per ogni stagione.

# Info utili

Credits: thegreattrail.ca
Trans Canada Trail

Per percorrerla nella sua totalità bisogna partire dal punto zero situato sull’Isola di Terranova per poi traghettare in terraferma nella regione della Nuova Scozia. Durante il tragitto sarà possibile cibarsi di ogni sorta di leccornia, specie se si è “onnivori”, dalle aragoste alle torte farcite con frutti di bosco. È consigliato conoscere sia l’inglese che il francese, anche se le molte etnie immigrate nei vari decenni in Canada fanno sì che si possano incontrare persone provenienti da ogni parte del mondo, Italia compresa. La vita non è particolarmente economica e, a seconda della stagione, si va da una estate fresca ad un inverno piuttosto rigido. Ovviamente nel periodo attuale l’ingresso in Canada è particolarmente contingentato.

# Bisogna essere allenati

Pur non essendoci, nel tratto originale, grandi strappi, salite o altro, serve prevalentemente una preparazione sulle distanze oltre che un minimo di conoscenza di meccanica e riparazione dei velocipedi. Diciamo che serve un cuore forte, più che per uno sforzo da Cima Coppi, per eventuali incontri con animali selvatici. Certamente le emozioni non mancheranno, dati i meravigliosi paesaggi che si portano ammirare.

 

Continua la lettura con: La pista CICLABILE più BELLA D’ITALIA sta per essere completata

ROBERTO BINAGHI

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Roberto Binaghi
Nato a Milano il 25 agosto 1965. Sin da bambino frequento l’azienda di famiglia (allora una tipografia, ora azienda di comunicazione e stampa) dove entrerò ufficialmente a 17 anni. Diplomato Geometra all’Istituto Cattaneo a 27 anni e dopo aver abbandonato gli studi grafici a 17, mi iscrivo a Scienze Politiche ma lascio definitivamente 2 anni dopo per dedicare il mio tempo libero alla famiglia e allo sport. Sono padre di Matteo, 21 anni, e Luca, 19 anni. Sono stato accanito lettore di quotidiani e libri storico-politici, ho frequentato gruppi politici e di imprenditori senza mai tesserarmi, per anni ho seguito la situazione politica italiana collaborando anche con L’Indipendente allora diretto da Vittorio Feltri e Pialuisa Bianco (1992-1994). Per questioni di cuore ho iniziato a seguire il mondo del basket dilettantistico ricoprendo il ruolo di dirigente della società Ebro per oltre 10 anni e della Bocconi Basket FIP dal settembre 2019 (ruolo che ricoprirò anche per la prossima stagione). Nel corso degli anni ho contribuito allo sviluppo di alcune start-up e seguito alcuni progetti di mia ideazione che hanno come obiettivo la rivalutazione del patrimonio meneghino oltre che un chiaro interesse sociale.