Il CAMMINO più LUNGO del mondo

Vediamo da dove a dove porta questa interminabile passeggiata. E quanto ci vuole per percorrerla tutta

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Ventiduemilatrecentoottantasette. Tanti sono i km da percorrere per la più lunga camminata del mondo. Vediamo da dove a dove porta questa interminabile passeggiata. E quanto ci vuole per percorrerla tutta. 

Il CAMMINO più LUNGO del mondo

# I 5.000 chilometri del “percorso Italia”

Nessun traghetto, nessun attraversamento a nuoto ma solo tantissima strada fatta di asfalto, sterrati in luoghi impervi, ponti e forse sì, qualche piccolo fiume da guadare. Un percorso perfetto per chi ama camminare e si è già cimentato nei percorsi classici, da Santiago di Compostela fino al Grande Sentiero Italia.

Il Grande Sentiero Italia è un tragitto di quasi 5.000 Km da nord a sud ma con trasferimenti in traghetto su Sardegna e Sicilia che si possono percorrere in sei/sette mesi. Cammino facilmente battuto dalla traversata dei tre continenti che batte di gran lunga anche l’attraversamento delle due Americhe con i suoi 16.000 km dalla terra del fuoco all’Alaska. Ma c’è un cammino ancora più lungo. 

# Da Città del Capo a Magadan: quasi due anni di strada

Credit: @visitnavarra

Calcolando una media di circa 5 chilometri orari per 8 ore giornaliere il percorso da Città del Capo a Magadan, città situata sul golfo di Nagaev, il percorso richiederebbe 562 giorni consecutivi.

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Bisogna anche considerare che in estate la città russa di Magadan gode ti temperature miti che possono superare i 12 gradi di media ma in inverno non si sale mai sopra lo zero.

Per i più arditi ci si può spingere fino a Lorino, quasi in prossimità dello Stretto e nota ai russi per un centro termale.

Si tenga conto però che i centri abitati distano tra loro minimo alcune centinaia di chilometri, quindi decisamente non percorribili in camminata.

# Non si hanno notizie di persone che hanno percorso l’intera distanza

Rimanendo sul percorso originale l’avventura è assicurata ma piuttosto impegnativa. Al momento non si hanno notizie di persone che hanno compiuto l’intera distanza e se qualcuno volesse cimentarsi va detto che dovrebbe confrontarsi con condizioni climatiche spesso proibitive oltre a pericoli di vario genere che vanno da animali selvatici a popolazioni ostili oppure situazioni di conflitto tra varie fazioni. Insomma una avventura al limite che evidentemente scoraggia chiunque.

Escludendo un viaggio in autonomia non rimane che la soluzione a più tappe, probabilmente allungando il percorso evitando zone off limits.

Serviranno in totale diversi anni ma le emozioni sono assicurate. Non rimane che calcolare bene le varie tappe e prepararsi adeguatamente con grandi allenamenti e parecchi soldi da parte.

Ah, se mai non fossero sufficienti i passi da fare sappiate che il cammino originale prevede circa 118.000 metri di dislivello, come salire e scendere 13 volte dall’Everest. Giusto per essere informati.

A questo punto gambe in spalla e via attraverso tre continenti.

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ROBERTO BINAGHI

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Roberto Binaghi
Nato a Milano il 25 agosto 1965. Sin da bambino frequento l’azienda di famiglia (allora una tipografia, ora azienda di comunicazione e stampa) dove entrerò ufficialmente a 17 anni. Diplomato Geometra all’Istituto Cattaneo a 27 anni e dopo aver abbandonato gli studi grafici a 17, mi iscrivo a Scienze Politiche ma lascio definitivamente 2 anni dopo per dedicare il mio tempo libero alla famiglia e allo sport. Sono padre di Matteo, 21 anni, e Luca, 19 anni. Sono stato accanito lettore di quotidiani e libri storico-politici, ho frequentato gruppi politici e di imprenditori senza mai tesserarmi, per anni ho seguito la situazione politica italiana collaborando anche con L’Indipendente allora diretto da Vittorio Feltri e Pialuisa Bianco (1992-1994). Per questioni di cuore ho iniziato a seguire il mondo del basket dilettantistico ricoprendo il ruolo di dirigente della società Ebro per oltre 10 anni e della Bocconi Basket FIP dal settembre 2019 (ruolo che ricoprirò anche per la prossima stagione). Nel corso degli anni ho contribuito allo sviluppo di alcune start-up e seguito alcuni progetti di mia ideazione che hanno come obiettivo la rivalutazione del patrimonio meneghino oltre che un chiaro interesse sociale.