Via Ceresio: un altro STORICO PALAZZO si è rifatto il LOOK

La trasformazione di un palazzo storico di Milano

0
Credits archiportale - Ceresio7

La struttura dell’edificio è stata mantenuta per lasciare inalterata la sua vocazione industriale, la riqualificazione ha coinvolto più pesantemente le facciate e gli interni. Ecco come è stato trasformato il palazzo.

Via Ceresio: un altro STORICO PALAZZO si è rifatto il LOOK

# Riqualificato lo storico edificio industriale di A2A in zona Monumentale

Credits archiportale – Ceresio 7 e Adi

In zona Monumentale ha trovato nuova vita il vecchio edificio industriale a uso uffici dell’azienda A2A in via Ceresio 7/9, per opera dello studio Asti Architetti, diventato sede italiana della società di consulenza Mazars al termine dei lavori. Il progetto di rinnovo dell’immobile, che è adiacente alla nuova sede dell’Associazione per il Disegno Industriale – ADI, è ricompreso in quello più ampio che coinvolge l’ex centrale elettrica Enel.

La struttura dell’edificio è stata mantenuta ma riconfigurata attraverso canoni estetici contemporanei, come per gli altri immobili prospicienti la piazza, ad esempio la nuova sede ADI. Il commento di Paolo Asti, fondatore dello studio di architettura: “abbiamo pensato a un sistema di facciata estremamente regolare, a maglia quadrata […] in maniera tale che l’atmosfera rimanga quella di un ambiente a vocazione industriale. Il tutto abbinato a spazi interni che al contrario di industriale non hanno più nulla perché sono adibiti a uffici di massimo livello qualitativo energetico e di performance”.

# Come è stato trasformato l’immobile

Credits archiportale – Ceresio7 fianco

La nuova facciata dell’edificio presenta un elemento porticato a doppia altezza che si apre verso lo spazio aperto pubblico della piazza e che ospita gli accessi principali dell’edificio. Inoltre svolge un ruolo di ripartizione del fronte lasciando visibile il basamento e staccandosi anche cromaticamente dal resto con un colore grafite intenso, rispetto a quello più tenue nel corpo superiore dell’edificio. 

Credits archiportale – Ceresio7 lato

Per la progettazione delle facciate cieche a sud e a nord sono state scelte delle lastre ceramiche in grande formato per risolvere una complicata situazione di cantiere che consentiva spazi e tempi ridotti. L’utilizzo di materiale riciclato per una parte delle carpenterie metalliche e la presenza di un sistema della raccolta delle acque piovane per successivo riutilizzo sono tra i motivi che hanno consentito all’edificio di rispondere alle previsioni normative in materia di bonus energetiche e di fare ottenere all’immobile la certificazione LEED GOLD

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

 

Fonte: Archiportale

Continua la lettura con: I 10 edifici ART DÉCO più BELLI del mondo

FABIO MARCOMIN

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.


Articolo precedenteLet’s go Brandon, la nuova rivoluzione americana?
Articolo successivoIl NEGOZIO più STRANO del mondo
Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.