Come aprire una start up innovativa a Milano? Il tutorial in 3 step con tutte le agevolazioni

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Startup innovativa agevolazioni
Startup innovativa agevolazioni

Circa un paio di anni fa avevo sentito parlare di una legge che permetteva di certificare una startup come ‘innovativa‘. Il mio pensiero è stato subito: “ok, la mia è un’idea fantastica, quindi non può che essere innovativa”, adesso cosa devo fare per registrarla?

Le cose non erano così semplici e i criteri sono molto diversi da quelli che possiamo immaginarci.

Cercando in rete, oggi, ho trovato molti siti e blog che parlavano di “che cosa è una startup innovativa” e dei requisiti base per definirla tale: peccato che nessuno fosse così preciso e di semplice lettura  – come quello del registro delle imprese – al tempo in cui ho cominciato io.  Da quando ho provato ad effettuare la registrazione le cose sono un po’ cambiate, per fortuna in meglio, le informazioni sono aumentate e questo rende l’operazione molto più facile. Vediamo insieme la procedura completa. 

Step 1. Informarsi

Prima di tutto bisogna essere aggiornati sulla normativa per comprendere quali sono i criteri e le agevolazioni per le startup “innovative” .

Per le Agevolazioni vi rimando al link dello Sviluppo Economico.
I Criteri li trovate qui di seguito:

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

1. E’ costituita da non più di 60 mesi dalla data di presentazione della domanda e svolge attività di impresa.
In poche parole se la vostra azienda è più vecchia, casomai potete rientrare come PMI innovativa, ma per quello avete bisogno di un altro tutorial.

2. Ha la sede dei propri affari e interessi in Italia.
Quindi, se avete registrato un LTD in Inghilterra perché costava meno, scordatevi di rientrare come Startup innovativa in Italia.

3. A partire dal secondo anno di attività il totale del valore della produzione annua, così come risultante dell’ultimo bilancio approvato entro sei mesi della chiusura dell’esercizio, non è superiore ai 5 milioni di euro.
Scusate ma in caso contrario vorreste definirvi ancora startup?

4. Non distribuisce e non ha distribuito utili.
Idem come sopra.

5. Ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
Della serie ci potete far rientrare un po’ tutto quello che volete.

6. Non è stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda.

E adesso arriva il bello: se fino a questo punto avete esultato, flaggando ogni punto con ce-l’ho, ce-l’ho, ora vediamo se riuscite a superare il punto 7.

Il  punto 7 è quello più complesso e starà a voi autocertificare che almeno uno dei tre requisiti che sto per elencare è in vostro possesso:

7.1 Le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 15% del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione della startup.

7.2 i due terzi della “forza lavoro” della startup deve avere una laurea magistrale o sta svolgendo un dottorato di ricerca
(semplificato ma in grandi linee è così )

7.3 E’ in possesso di un brevetto.

se rientrate nei 7 punti sopra elencati potete definirvi una startup innovativa.
Adesso dovete solo formalizzare il tutto.

 

Step 2. La modulistica necessaria

Ho ancora in mente il sapore del successo di aver superato il primo step. A quel punto credevo mi bastasse autenticare un modulo per registrare la mia startup nell’elenco delle startup innovative.
Quindi, vado avanti e scarico il modulo dall’apposito link del Registro Imprese per le startup, questo.

Adesso inizia la parte complicata, seguire tutti gli step dei sistemi informativi del registroimprese. Ripetevo dentro di me, Puoi farcela, puoi farcela, ripetetelo con me, Puoi farcela, puoi farcela.
Andiamo al punto due, e vi allego passo per passo tutti gli step, reperibili anche dalla seguente guida online.

Per predisporre e spedire una pratica è necessario disporre di:

1. un dispositivo (Smart Card o Token USB) per la firma digitale;
2. una casella di posta elettronica certificata. L’accesso ai servizi di registroimprese.it è disponibile;
3. Dopo la connessione a ComunicaStarweb (starweb.infocamere.it), va selezionata in alto, a sinistra, l’opzione “Variazione” del Menu “Comunicazione Unica Impresa”.

Allora compare una pagina: dovrete compilare i campi relativi alla CCIAA destinataria ed al codice fiscale dell’impresa oppure al numero di iscrizione REA presso la CCIAA della provincia ove ha sede dell’impresa.

Selezionando il bottone “Dati Impresa” viene automaticamente individuata l’impresa presente negli archivi del registro delle imprese della provincia selezionata.

4. A questo punto, selezionando “Dati Impresa”, dopo il ribaltamento dei dati dell’impresa, viene proposta una lista di gruppi di possibili comunicazioni di variazione come sotto indicato: le voci che interessano ad una impresa startup sono nel gruppo “Startup innovativa / Incubatore certificato”.

Step 3. Se siete giunti sino a questo punto potete considerarvi quasi arrivati al traguardo.

1. Fare l’iscrizione alla Sezione Speciale: Dal gruppo “Start-up innovativa/Incubatore certificato/Piccola-Media Impresa innovativa” selezionare l’opzione “Iscrizione alla Sezione Speciale Startup innovativa” e il bottone “Continua”.

2. Se l’impresa non ha ancora comunicato l’indirizzo del proprio sito Internet, sarà necessario farlo contestualmente, selezionando anche la voce “Variazione indirizzo della sede nello stesso Comune” del gruppo “Dati sede”.

3. Nella pagina dedicata all’iscrizione alla Sezione è necessario indicare la data di avvio della startup innovativa e, nei rispettivi campi di testo, tutte le nuove informazioni previste dalla legge:

  • l’attività e le spese in ricerca e sviluppo;
  • i titoli di studio e le esperienze professionali dei soci e del personale che lavora nella startup innovativa;
  • l’elenco dei diritti di privativa su proprietà industriale e intellettuale;
  • l’esistenza di relazioni professionali, di collaborazione o commerciali con incubatori
  • certificati, investitori istituzionali e professionali, università e centri di ricerca;
  • Dichiarazione possesso del requisito art.25 comma 2 lett. g) n.1 relativo alle spese in ricerca e sviluppo;
  • Dichiarazione possesso del requisito art.25 comma 2 lett. g) n.2 relativo alla forza lavoro;
  • Dichiarazione possesso del requisito art.25 comma 2 lett. g) n.3 relativo ai brevetti;
  • l’elenco delle società partecipate estere;
  • l’autocertificazione di veridicità dell’ elenco dei soci, con trasparenza rispetto a fiduciarie, holding;
  • i settori di attività esclusive in caso di Startup a vocazione sociale.

4. Ora bisogna alle gare l’autocertificazione di cui parlavo nel punto “1” e che vi ripropongo al seguente link: stampatelo, compilatelo, firmatelo e scansionatelo.

5. Quindi si allega l’autocertificazione prodotta in formato pdf/A-1B/2B con firma digitale, con codice documento D30 e descrizione “STARTUP-DICHIARAZIONE REQUISITI (DL 179/12 ART.25 C.3-9-15)”

6. Al termine il sistema richiede la firma digitale della comunicazione unica. La fase d’invio si conclude con l’indicazione dell’esenzione da diritti e bolli e con la conferma della trasmissione telematica.
Tutti gli avvisi di conferma di ricezione e iscrizione giungeranno alla casella PEC del mittente.

FATTO!!

Concludendo: posso dire che non è stato poi così difficile.

QUALCHE GUIDA ONLINE:

 

Se qualcuno ha testimonianze e consigli su altre pratiche, può contattarci scrivendo a: info@milanocittastato.it.

Foto cover: The Social Network (movie) via web


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Fabio Biccari
Copernico 38 è diventata la mia seconda casa: qui ho chiesto asilo politico e una membership ad honorem dopo aver fondato la mia startup ed essere entrato nel cuore dei progetti di Milano Città Stato e dell'acceleratore di startup per cui lavoro. Il mio obiettivo è rendere Milano il nuovo fulcro dell'innovazione mondiale. Per questo mi sono proposto come responsabile dei progetti sull'ambiente per Milano Città Stato.