A Milano i PANINI più buoni del mondo? Questi i 5 POSTI TOP

I panini più buoni di Milano

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Credits: @il_panino_del_laghetto il panino del laghetto

Se in Italia è facile barcamenarsi in discussioni infinite su ricette regionali, cibo migliore al nord o al sud, se sia meglio la cena o un apericena o se la polenta sia più o meno nobile di uno spaghetto alle cozze, c’è un aspetto del food all’italiana che viene spesso trascurato, o meglio, non elogiato come meriterebbe. Sì, perché spesso il panino è considerato poco più che uno snack o, alla meglio, la più veloce fra le pause pranzo. Ma a Milano, neanche a dirlo, ci sono alcuni posti dove il panino si vendicherà della poca considerazione che gli avete attribuito sinora. Ed oggi ho proprio voglia di parlarvene. Voi intanto accomodatevi, un attimo solo e vi porto il menù in tavola.

A Milano i PANINI più buoni del mondo? Questi i 5 POSTI TOP

# Gourmand, il panino dell’aristocrazia milanese (Biffi – zona Magenta)

Credits: @gourmand_milano
Gourmand

Altrimenti detto “Il Panino d’Autore”. L’ambiente, bisogna dirlo, è molto chic, ma del resto, come potrebbe essere altrimenti? Siamo in uno dei templi della pasticceria milanese Biffi, frequentato da ricche signore e dagli adolescenti bene che vivono tra Corso Magenta e Corso Vercelli, una delle zone più signorili della città. Qui bisogna prendersi minimo dieci minuti per leggere il menu dato che i panini sono una vera e propria famiglia. Da quelli con cotto, a quelli con la coppa, passando per quelli con prosciutto di cervo, ai vegetariani, a quelli di pesce, ognuno con le sue molte varianti. Se doveste capitarci, voto clamorosamente il panino con acciughe del Cantabrico per gli amanti del seafood, e quello con la tartare di fassona tagliata a coltello per chi ama i “piatti” di terra.  I prezzi sono decisamente altini ma siamo pur sempre nell’aristocrazia milanese e alla fine, col caffè, vi servono anche un ineccepibile pasticcino. Cosa volere di più? (vietato rispondere “Un Lucano”, ovviamente). Corso Magenta 87. 

# Civelli, la panineria d’altri tempi (Centro)

Credits: @civelligastronomia
civelli

Se volete spiegare a un non milanese cosa significa “vecchia Milano”, portatelo alla Gastronomia Civelli. Non lontano dal Duomo ma distante anni luci dal caos di turisti e piccioni, è un posto d’altri tempi: qui l’anziano e sempre cordiale signor Civelli, assieme ai suoi collaboratori vi preparano i panini sul momento, tutti con ingredienti fatti in casa in gastronomia. La scelta è abbastanza ampia e va dai panini classici con i salumi affettati al momento (con un’affettatrice Berkel del 1932) a quelli di pesce, a quelli  stellati dedicati ai grandi chef. Il “Barbieri”, per esempio, prevede bologna ai pistacchi, emmenthal, pomodoro, insalata e patè di olive, mentre il “Berton” è con culatello, fontina, funghi porcini, insalata e olio tartufato. Se andate in pausa pranzo ci sarà sicuramente da aspettare, c’è sempre fila perché questa è un zona di uffici. Corso Italia 16.

# De Santis, 200 tipologie di panini (Zona Magenta)

Credits: @myfoodcoma
De Santis

Una delle storiche paninoteche milanesi e negli anni Ottanta era uno dei locali preferiti dei paninari più nobili, cioè quelli che disprezzavano il Burghy di piazza San Babila. Il locale originale è in corso Magenta, ed è rimasto negli anni sempre uguale sé stesso: buio, piccolo e lungo, con alle pareti le foto dei tanti clienti famosi, calciatori in primis. Nell’era di Instagram siamo tutti talmente abituati a vedere cibo bellissimo in technicolor e tirato a lucido, che se ci troviamo di fronte a panini di altro tipo restiamo spiazzati. Qui comunque, foto o non foto, siamo di fronte a un panino di sostanza. Ingredienti di qualità tra due fette di pane tostato alla piastra che quindi risulta rigato, croccante, lievemente abbrustolito e molto piatto. Forse non proprio bellissimo, ma indubbiamente gustoso. Ah, dimenticavo. Si può scegliere fra quasi 200 combinazioni. Basteranno, per soddisfare i vostri gusti? Corso Magenta 9.

# Amuse Bouche, il panino francese (Zona Tortona)

Credits: @unpostotiralaltro
amuse bouche

Amuse Bouche è un localino dall’atmosfera francese situato in zona Tortona, tra showroom di moda nel cuore del design district. Sceglietelo se volete fare colpo su una di quelle persone sempre a dieta, o se a metà pomeriggio vi viene voglia di uno sfizio salato. Come suggerisce il nome stesso, infatti, Amuse Bouche propone dei mini francesini da circa 30 grammi l’uno, quindi per sfamarvi  ne servono minimo tre. Il suo plus è la vasta scelta di ingredienti, tutti di qualità, con abbinamenti quasi sempre originali. Potete dividerveli tra amici come se fossero tapas, ma non li consiglierei per una pausa pranzo veloce: combinare un trio di francesini in maniera armoniosa non è per nulla facile a quell’ora, troppo sforzo mentale e “sbatti”, per chi deve tornare presto in ufficio. Se siete indecisi, comunque, puntate su Ultimo tango a Parigi con burro e acciughe, un inno alla semplicità, o su Ne me quitte pas con crema di gorgonzola e pere caramellate. Via Savona 17

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# Laghetto, la tradizione dello street food milanese (Centro)

Credits: @il_panino_del_laghetto
il panino del laghetto

A due passi dalla Madonnina, Il Panino del Laghetto rappresenta la tradizione dello street food di qualità della nostra città, stimolando l’appetito di palati anche raffinati: bontà e generosità negli ingredienti, il tutto rigorosamente espresso con cordialità e passione dagli storici titolari. Come ogni locale del centro di Milano è sempre molto affollato in pausa pranzo, ma i panini sono insuperabili. Saporiti e con gusti esplosivi, caratterizzati da abbinamenti innovativi e raffinati. Ideale per un pranzo veloce al tavolo o da asporto, da soli o in compagnia, immersi in un’atmosfera confortevole, con piacevole sottofondo musicale. Pillola di storia per chi non è di Milano: la panineria si chiama così non perché ci sia un laghetto artificiale, ma per il nome della via, ovviamente. Che poi il Laghetto esisteva davvero, ma fu interrato nel 1857 per questioni di pubblica salute. Via Laghetto 7

Buon panino a tutti!

Continua la lettura con: Dove si mangiano i 10 PANINI più BUONI di Milano

CARLO CHIODO

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Carlo Chiodo
Nasco a marzo del 1981. Milanese moderno, ostinato e sognatore, alla costante ricerca di una direzione eclettica di vita. Laurea in Lingue e Comunicazione, sono appassionato di storia contemporanea, amante del cinema e del surf da onda. Dopo il romanzo d'esordio (Testa Vado Croce Rimango, 2016) ho pubblicato con Giovane Holden edizioni una silloge di racconti (Diario di Bordo, 2020).