La TIME MACHINE di VENEZIA: una innovazione unica in Europa

"Per misurare il battito cardiaco di Venezia": vediamo lo straordinario sistema introdotto in laguna

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Tramonto su San Marco

In nessun altro posto in Europa si assicura un controllo così capillare sui movimenti in città. Vediamo lo straordinario sistema introdotto a Venezia. 

La TIME MACHINE di VENEZIA: una innovazione unica in Europa

# Venezia Smart City: il punto di partenza

Uno dei miei primi ricordi di Venezia risale a metà anni ’90. Mi trovavo a bordo di un autobus di linea che da Mestre porta a Venezia. Il percorso, per chi non è del posto, dura più o meno una quindicina di minuti e la sua gran parte è costituita dall’attraversamento del Ponte della Libertà.

Credits: lucio_bardelle – Atterraggio a Venezia: il Ponte della Libertà in primo piano

Il Ponte, lungo poco meno di quattro chilometri, collega il lembo di Italia che si affaccia alla laguna veneta (la “Terraferma veneziana”) alla città vera e propria di Venezia.

E’ proprio lì che giace il mio ricordo: la prima volta in vita mia, in cui vidi transitare su di un ponte, contemporaneamente, automobili, moto, biciclette, pattini a rotelle, barche, autobus, treni e aerei. Questi ultimi, perpendicolari a tutti gli altri, in quanto, proprio sopra il ponte, è tracciato il sentiero principale di atterraggio verso l’aeroporto Marco Polo.

In quel preciso istante mi sono chiesto: “ma come si farà a gestire tutto questo traffico? Dove andrà tutta questa gente? Come si fa a sapere quanta gente c’è a Venezia?”

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A distanza di venticinque anni, più precisamente nello scorso mese di settembre 2020, per rispondere a queste domande, è nata proprio a Venezia, la Smart Control Room, la più moderna centrale operativa d’Europa, completamente digitale.

# Venezia Smart City: il punto d’arrivo

Credits: @luigibrugnaro (INSTG) – La Smart Control Room di Venezia

La prima Smart City d’Italia nasce dalla collaborazione tra Tim, Olivetti, il Comune di Venezia e Venis SpA.

Si tratta di una torre di controllo, situata nell’Isola del Tronchetto, nella quale confluisce, in tempo reale, un’imponente quantità di dati, comprese le previsioni meteo e le allerte per l’acqua alta (fondamentali per i veneziani).

Il progetto è stato finanziato in parte con fondi europei e in parte con risorse del Comune – precisa il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – e rientra in un piano generale di quasi 20 milioni di euro che questa Amministrazione sta utilizzando per per dare nuova funzionalità ad una zona strategica della città. Si tratta di una infrastruttura che sarà alla base del controllo di accesso, fondamentale per il controllo dei flussi turistici”.

# Venezia Smart City: a che cosa serve?

Centinaia di sensori, telecamere, antenne e celle telefoniche sono state messe in rete per raccogliere dati e video. Questi, grazie all’adozione di tecnologie avanzate (intelligenza artificiale, sensori per l’Internet of Things, cloud computing, piattaforme per l’analisi dei dati e connettività 5G), vengono analizzati ed elaborati, e le informazioni trasmesse a chi deve prendere le decisioni.

Azienda Veneziana della Mobilità, Centro Maree, Comune di Venezia, Polizia Locale, Protezione Civile, Venezia informatica e sistemi (Venis) e Veritas. Una trentina di operatori si alternano per presidiare e monitorare i vari flussi. Ogni team, per le proprie competenze, contribuisce ad ottimizzare i servizi pubblici e a progettare nuovi servizi per i cittadini. Tutto ciò, garantendo il pieno rispetto della privacy.

Dalla centrale si può attivare in tempo reale l’intervento delle forze dell’ordine oppure riprogrammare i semafori e deviare il traffico, in caso di incidenti o ingorghi.

Ovviamente, il discorso vale anche per il traffico in Laguna: metà dei sensori sono collocati lungo le vie d’acqua. Un programma di intelligenza artificiale (uno dei 7 algoritmi di Ai che supportano la Smart Control Room) riconosce il tipo di imbarcazione — taxi, gondola o motoscafo — e gestisce i flussi indicando direzioni e limiti di velocità. Inoltre, riesce a sapere quanti mezzi su acqua, su ruota o su rotaia (bus, treni, tram) sono in movimento.

Lo stesso vale per il traffico pedonale, tenuto sotto controllo anche grazie alle celle telefoniche, utili ad individuare anche eventuali assembramenti. Si possono avere statistiche istantanee su quanti turisti (divisi per provenienza o nazionalità) e quanti residenti stanno transitando sul territorio.

# 2021: Carnevale Smart

Nel mese di Febbraio 2020, l’arrivo del Covid-19 in Italia ha imposto l’annullamento di tutte le attività legate al Carnevale, non risparmiando Venezia.

Credits: venice.carnival (INSTG) – Carnevale di Venezia 2021

Quest’anno, a causa delle  restrizioni dovute all’emergenza sanitaria in corso, l’edizione del Carnevale rimarrà nella storia:  l’edizione è stata organizzata in maniera completamente digitale, con sfilate di maschere e rappresentazioni teatrali trasmesse in streaming. Ciò nonostante,  la raccolta di dati nel centro storico ha dato degli inaspettati segnali di ripresa del turismo. Ovviamente, con numeri ben lontani da quelli a cui si era abituati prima della pandemia.

Il «battito cardiaco di Venezia» – così lo definisce l’assessore al Turismo Simone Venturini, analizzando i dati dell’ultima settimana del Carnevale Veneziano (11-16 febbraio 2021). Numeri che non si vedevano dall’estate scorsa: 155 mila nel ponte lungo di festa, più lunedì e martedì (40 mila arrivi ciascuno) che nel weekend (37 mila). Numeri che una volta si facevano in una sola giornata, ma che soffocavano i residenti e compromettevano la città. «Ma che dimostrano come la città sia attrattiva nonostante non ci siano stati eventi e i musei erano chiusi», dice Venturini.

Molti veneti, la stragrande maggioranza dei presenti, ma anche stranieri: tra i 2.200 di sabato e domenica e i 1.900 dei due giorni successivi. Sono arrivati in particolare da Francia, Germania e Gran Bretagna. C’erano svizzeri, spagnoli, greci, ma anche cinesi, americani e russi. Assalto a Piazza San Marco? Sicuramente a Rialto, considerando che (nelle due direzioni) tra sabato e domenica, sono passate 250 mila persone.

Flussi, arrivi, ingorghi, provenienze, ma anche future destinazioni. Non ci sono più gli steward che contano gli accessi in piazza San Marco, sul ponte dell’Accademia o in Strada Nuova. Al loro posto, ci sono i sensori installati , le 450 telecamere sparse sul territorio e i dati che arrivano dalle celle telefoniche.

# The Time Machine

La “fotografia” di questi numeri è scattata e aggiornata in tempo reale grazie alla “The Time Machine” (la macchina del tempo). Così la chiamano gli addetti ai lavori al Tronchetto. E’ stata infatti quella di Carnevale la prima vera prova ufficiale sul campo della Smart Control Room, anche se il sistema era attivo in via sperimentale anche prima.

Il sistema ha capacità infinite e varie implementazioni di utilizzo sono già al vaglio: «È l’infrastruttura base e il presupposto per innestare la gestione dei flussi — dice l’assessore al Turismo — nel secondo semestre dell’anno cominceremo a preparare tutto il sistema per il contributo d’accesso, avvertiremo categorie, tour operator, stakeholder. Ma senza un sistema come quello della smart control room non sarebbe possibile farlo».

Il progetto “Smart Control Room” è risultato vincitore della categoria Agende Digitali degli Enti Locali dei Premi Agenda Digitale 2020.

Credits: metropolitano.it, corrieredelveneto, comune.venezia.it

Continua la lettura con: Il VANTAGGIO delle Smart City rispetto a Milano? “Sono autonome e possono legiferare”

LUCIO BARDELLE

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Lucio Bardelle
Nasco a Dolo (VE) nel 1979. Padre padovano, mamma vicentina, cresco nella terraferma veneziana. Studio Economia a Venezia, poi viaggio, per lavoro e per piacere. Vivo una decina d'anni tra Bologna, Lombardia e Roma, poi torno a Venezia. Sono appassionato di musica rock, suono la chitarra e il basso. Scrivo per una associazione locale a sostegno del cittadino (Oltre il muro), creata da Pietro, uno dei miei migliori amici, infortunatosi 15 anni fa durante una partita di calcio.