Le 7 CITTÀ MURATE più belle del Veneto

Facilmente raggiungibili in auto da Milano, possono costituire un circuito turistico tematico ad hoc

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Credits: @marcellinolucam Este (PD)

Una delle tante peculiarità delle nostre splendide Mille e una Italia risiede nel carattere specifico di alcune regioni. Oggi andiamo a passare in rassegna un’attrattiva importante del Veneto, regione che sconta una certa dipendenza turistica dalle sue mete regine, Venezia e Verona. Facilmente raggiungibili in auto da Milano, possono costituire un circuito turistico tematico ad hoc, di quelli che oggi sono più che mai necessari per rilanciare le zone meno battute del paese.

Le 7 CITTÀ MURATE più belle del Veneto

# Asolo, la “città dei 100 orizzonti”

@visit_asolo
Asolo

La “città dei 100 orizzonti”, come da slogan scelto dall’amministrazione comunale sulla base della storica definizione del Carducci, è un borgo della marca trevigiana arroccato su di una collina di 300 metri circa, che emerge improvvisamente dalla pianura con i suoi vigneti dove si producono il Montello DOC.

Il circuito delle mura, costruito nel 1300 e parzialmente demolito successivamente, rimane oggi evidente principalmente nel tracciato delle strade pittorescamente rinascimentali, tra gli archi in pietra e le porte murate nei giardini delle ville nobiliari. Testimonianza principale della città murata resta invariabilmente la Rocca, con il suo camminamento merlato. Di qui, sperando che l’abituale foschia della zona si sia diradata, apprezzeremo a 360° i famosi orizzonti, variegati come la sfaccettatura di un diamante.

# Castelfranco Veneto e la cinta di case settecentesche

Credits: @visitacasteo
Castelfranco Veneto

Restiamo in provincia di Treviso e dirigiamoci verso sud, nel Veneto centrale, da sempre una tappa essenziale nelle vie di comunicazioni diplomatiche, economiche e militari tra Venezia e il nord dell’Europa. Qui le fortificazioni sono ancora ben visibili e tutto sommato integre, per quanto sicuramente bisognose di un restauro. Il sistema murario risale al periodo tra il 1195 ed il 1199 ed essendo così antico circonda solo un francobollo centrale dell’attuale borgo, all’interno del quale c’è anche il Castello. L’attrattiva principale resta il museo casa del Giorgione, ma l’antica atmosfera medievale, acuita dai bei giardini con fossato che circondano la cinta, costituisce quel valore aggiunto che spesso ci fa apprezzare particolarmente una destinazione. All’interno del perimetro, le mura non sono visibili, sostituite dalla stratificazione storica delle case settecentesche.

# Cittadella e il suo centro storico ancora murato

@visit_cittadella
Cittadella

A breve distanza da Castelfranco, già in provincia di Padova, incontriamo la terza tappa dell’itinerario, cittadina famosa anche per l’indomita squadra di calcio che milita nella serie B nazionale. Questa città murata, tra le meglio conservate in Europa, fu fortificata nel 1220. Entrando nel borgo dagli anonimi sobborghi esterni salta subito all’occhio l’incredibile conservazione di questa cinta muraria: la forma ellittica, assai peculiare, circonda il piccolo centro storico dove potremo trovare l’immancabile piazza centrale con il Duomo. Il camminamento sopra torrioni e bastioni era quello di ronda dell’epoca medioevale ed è stato da poco totalmente restaurato. Imperdibile dunque percorrere questo chilometro e mezzo entusiasmante attraverso secoli di storia e leggenda, magari anche in notturna, per fare felici i più piccoli, apprezzando l’illuminazione fascinosa e le luci di questo gioiellino di cittadina.

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# Monselice nel Parco Regionale dei Colli Euganei

Credits: @castello_di_monselice
Monselice

Scendiamo ancora, passiamo Padova e arriviamo nella splendida zona del Parco Regionale dei Colli Euganei. La cittadina, parzialmente arroccata su di un alto colle, è abitata fin dall’Età del Bronzo e proprio in funzione del suo ruolo strategico venne dotata di fortificazioni già in epoca bizantina, anche se l’attuale cinta muraria risale al 14° secolo. In realtà delle mura non rimane moltissimo: va detto però che quello che è visibile è ben conservato. Se l’attrattiva principale del borgo potrebbe facilmente essere il Santuario Giubilare delle 7 chiese, quella che più ci permetterà di carpirne l’anima murata medievale è sicuramente il Castello. Salendoci, apprezzeremo uno spettacolo di ingegneria militare e di bellezza architettonica inserita in un integro paesaggio naturale con le rimanenze dei ben 5 ordini di mura che cintavano un tempo il colle. Ora scarichiamo dall’auto la nostra bici e andiamo a fare l’Anello ciclabile dei Colli Euganei!

# Este e il castello degli Estensi

@marcellinolucam
Este (PD)

Procediamo morbidi verso ovest, di pochissimi chilometri, per raggiungere la nostra prossima destinazione, quella che già a partire dall’era romana divenne un grosso centro abitato. Il Castello fu eretto nel 1056 per volere degli Estensi, prima del loro trasferimento a Ferrara, ed è oggi un giardino pubblico che ospita tutti gli anni, in primavera, un’importante Fiera dei Fiori. Le mura, lunghe circa un chilometro, hanno la particolarità di non circoscrivere una porzione del centro abitato, ma unicamente il perimetro militare della Fortezza. Torri e merli seguono leggermente il profilo della collina che spunta alle spalle della cittadina, nel verde diffuso di uno dei tanti intrecci di storia e cultura che raccontano le varie zone d’Italia. Visitate assolutamente il Museo Atestino, dedicato alle testimonianze archeologiche degli Antichi Veneti, che svilupparono una civiltà proprio in queste terre nell’Età del Ferro. Oggi rispetto alle origini il toponimo ha perso le prime due lettere, per farci indovinare più facilmente le voci dei cruciverba che riportino quattro caselle vuote e la definizione “provincia di Padova”.

# Montagnana, il borgo del Palio medievale

@visitmontagnana
Montagnana

Come in un nuovo mantra, continuiamo verso occidente, restando nella Bassa Padovana. Questa tappa è una delle cittadine murate meglio conservate in Veneto, e quando si dice così solitamente significa che si tratta della più conservata in assoluto. Le sue mura, spesse un metro e inframezzate da ben 24 torri e quattro porte fortificate, risalgono al 14°secolo. L’appeal è immediato grazie ai prati verdi che le circondano, dove possiamo ancora immaginare le palizzate e i rovi dei bei tempi andati. Interessante visitare il Museo Civico, ospitato proprio nel Castello di San Zeno, la cui porzione di merli è addirittura antecedente al resto, datando del 1242. In settembre il borgo ospita un famoso Palio, in cui si ricrea l’atmosfera medievale con giochi e costumi: un’occasione perfetta per abbinare una sagra paesana di questa Italia nascosta con una degustazione del rinomato Prosciutto crudo D.O.P.

# Peschiera del Garda, Patrimonio dell’Umanità

@ban1978.af
Peschiera del Garda

Un po’ distante dal resto della compagnia veneta, ormai in odore di Lombardia, l’ultima tappa del nostro itinerario è anche l’unica che può insignirsi del titolo di Patrimonio dell’Umanità, facendo parte (dal 2017) del sito transnazionale “Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo”. La magnifica Fortezza Veneziana che incornicia Peschiera del Garda, in effetti, la rende famosa in tutto il mondo: il centro storico del borgo si snoda su tre isolotti fortificati, collegati tramite dei ponti. Qui è possibile apprezzare tutta l’imponenza dei bastioni, recentemente messi in sicurezza, dalla quiete di un tour in barca di circa mezz’ora. Un luogo storico anche per l’Italia unita, a partire dal quadrilatero risorgimentale per continuare con il convegno della famosa linea del Piave, che rovesciò le sorti della Prima Guerra Mondiale. Passeggiamo quindi con calma per le vie rinascimentali, raccontandoci ancora una volta tutte le sensazioni incredibili di questo nostro viaggio.

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LORENZO ZUCCHI

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Lorenzo Zucchi
Laureato in statistica, milanese d’adozione da 16 anni. Grande appassionato di viaggi, fotografia minimalista, architettura e urbanistica. Sognatore estremo, coltiva l’idea di una federazione mondiale di Città Stato. Obiettivo nascosto: svecchiare la società dai suoi tanti risvolti retrogradi. Citazione preferita: la vita reale è per chi non sa fare di meglio.