In arrivo la nuova «metro di Catanzaro»: ma è davvero una metro?

Dopo decenni di progetti e ritardi, la metropolitana di superficie prova a diventare reale. Ma è corretto chiamarla metropolitana?

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Il primo viaggio di prova è andato: il treno Stadler ha percorso senza intoppi il tracciato tra Catanzaro Sala e Catanzaro Lido, fermandosi in ogni stazione per i test tecnici. Attivi i cantieri per il completamento della rete. Ma si può davvero definire una metropolitana?

In arrivo la nuova «metro di Catanzaro»: ma è davvero una metro?

# Il primo viaggio di prova della “metropolitana” di superficie

 

 
 
 
 
 
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Il 30 aprile 2025 c’è stato il primo viaggio di collaudo della “metropolitana” di superficie di Catanzaro, sulla linea A da Catanzaro Sala a Catanzaro Lido. Il treno Stadler ha percorso senza intoppi il tracciato, fermandosi in ogni stazione per i test tecnici. Il progetto, concepito negli anni ‘2000 inizialmente con il nome di “Pendolo”, è finanziato in parte con fondi europei ed è stato più volte presentato come un grande passo avanti per la mobilità cittadina, specialmente in una città storicamente penalizzata dal punto di vista dei trasporti pubblici. La notizia del potenziamento del servizio e del suo completamento è stata accolta con entusiasmo dalle autorità locali, che hanno sottolineato l’importanza dell’opera per la connessione tra il quartiere marinaro, il centro cittadino e l’area ospedaliera-universitaria.   

Ma si può davvero definire una metropolitana?

# Le caratteristiche del servizio: linee, frequenza, infrastruttura

telemia.it – Mappa metro Catanzaro

Il percorso si sviluppa in parte a doppio binario, da Catanzaro Lido al quartiere Sala, e in parte a singolo binario, fino alla la stazione RFI di Catanzaro. La rete si articola in tre linee principali:

  • Linea A: collega Catanzaro Sala a Catanzaro Lido, attraversando sei stazioni intermedie. Questa linea è stata oggetto del recente collaudo e rappresenta l’asse portante del sistema.

  • Linea B: parallela alla Linea A, condivide il tracciato ma su un binario separato. Il binario è già stato posato e le prove sono previste entro la fine di maggio 2025.

  • Linea C: si estende dalla stazione di Dulcino fino a Germaneto, passando per fermate strategiche come il Campus universitario e il Policlinico “Mater Domini – Dulbecco”. Il completamento di questa tratta è previsto per l’autunno 2025 

Tutte e tre le linee convergono nella stazione di Via Milano, nel centro di Catanzaro, facilitando l’interscambio e migliorando la connettività urbana. Alcune fermate sono in fase di riqualificazione, altre già ammodernate con banchine rialzate e accessi per persone con disabilità. La frequenza dei treni varia ma resta generalmente bassa, con attese fino a 30-60 minuti. 

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# Perché non può essere considerata una vera metropolitana

mobilita.org – Metro Catanzaro

Definire quella di Catanzaro una metropolitana non è però corretto. Da questo punto di vista si tratta più di un’operazione di marketing, una strategia politica o comunicativa. Si tratta infatti di un servizio ferroviario urbano operato dalle Ferrovie della Calabria, svolto sul tracciato urbano della ferrovia Cosenza-Catanzaro Lido. Le metropolitane vere e proprie sono sistemi di trasporto rapido di massa, con corse molto frequenti, infrastrutture dedicate (spesso sotterranee), treni elettrici ad alta capacità e un’integrazione efficiente con il resto della rete urbana.

La linea di Catanzaro, pur servendo un’esigenza reale e apportando benefici, non soddisfa questi requisiti fondamentali:

  • non c’è la velocità
  • non c’è l’alta frequenza
  • non c’è una rete articolata
  • né un sistema integrato con altri mezzi pubblici urbani come autobus o tram

A ciò si aggiungono altri limiti strutturali. Il servizio viene infatti svolto:

  • con convogli alimentati a gasolio;
  • su scartamento ridotto (950 mm);
  • senza elettrificazione né sistema a terza rotaia o linea aerea, a differenza delle reti metropolitane classiche
  • in prevalenza in superficie
  • condividendo i binari con altre linee a servizio sovralocale.

Inoltre, la gestione è affidata a una società regionale (Ferrovie della Calabria) e non a un’agenzia di trasporto metropolitano con competenze specifiche in ambito urbano.

Per tutti questi motivi, è più giusto definirla una “ferrovia urbana”, utile e funzionale nel contesto locale, come le linee S e il passante milanese, ma non paragonabile alle metropolitane di Roma, Milano, Torino o Napoli.

Continua la lettura con: Le 7 metropolitane d’Italia: curiosità e record

FABIO MARCOMIN


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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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