TERMINAL BUS e CAPOLINEA della METRO: da deserti di frontiera ad HUB di SERVIZI

Un giorno ci daremo appuntamento al capolinea?

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Brixton Station. Sarà così anche a Milano? ph. @londonundergroundknowledge IG

Uno degli obiettivi del Pums di Milano è quello di trasformare i nodi di interscambio del trasporto pubblico in luoghi vivi e attrattivi con servizi per pendolari e cittadini. Ecco cosa è stato immaginato.

TERMINAL BUS e CAPOLINEA della METRO: da deserti di frontiera ad HUB di SERVIZI

# Il futuro dei nodi interscambio del trasporto pubblico

Credits PUMS Milano – Nodi di interscambio

In base a quanto specificato dal PUMS, i nodi di interscambio attuali e futuri che corrispondono ai capolinea metropolitani e ai parcheggi di interscambio sempre a servizio delle fermate metropolitane anche non capolinea, dovranno diventare uno snodo di servizi integrati e sostenibili, potenziandone le condizioni di accessibilità, le dotazioni
infrastrutturali e le funzioni. Questi luoghi che oggi hanno un carattere prevalente di infrastruttura dovranno essere trasformati in spazi urbani di rilievo, riducendo il degrado fisico e sociale e migliorando la fruizione e l’accessibilità anche dai territori fuori dal Comune di Milano.

# L’obiettivo è trasformarli in hub di servizi

Credits saba – Parcheggio Comasina M3

I capolinea, i terminal bus e gli attuali spazi occupati dai parcheggi di interscambio, secondo quanto previsto dal piano della mobilità, dovranno essere trasformati in veri hub di servizi per tutta la comunità circostante e per i pendolari e milanesi che scenderanno in quelle fermate. In sintesi potrebbero esserci: negozi al dettaglio con servizi di prossimità, uffici della pubblica amministrazione, punti di assistenza sanitaria, sportelli bancari, centri sportivi e luoghi per il relax e l’intrattenimento, ma anche hotel e centri direzionali.

# I nodi di interscambio attuali e futuri

Credits Comune di Milano – Nodi di Interscambio

I nodi di interscambio interessati sarebbero quelli attuali di: Bisceglie, Famagosta, Rogoredo FS, San Donato, Cascina Gobba, Centrale FS, Garibaldi FS, Comasina, Bovisa, Molino Dorino, Bonola e il famigerato terminal bus di Lampugnano. In futuro ci saranno quelli di San Cristoforo, Segrate, Cinisello-Bettola (il progetto esisteva già ma è tutto bloccato) e Stephenson. A questi interventi si affianca il ripensamento di alcune piazze inseriti in snodi cittadini importanti come piazzale Loreto, con il progetto LOC, o piaza Trento a ridosso dello Scalo Romana.

# La situazione di cronico degrado della stazione di Lampugnano

Lampugnano
Lampugnano

Uno dei nodi che avrebbe più bisogno di una seria rigenerazione, visto che si trova in città a poco di 2 km dalla circonvallazione esterna, è il terminal bus di Lampugnano. Qui partono e arrivano i bus internazionali, è presente anche l’interscambio con la linea metropolitana M1, e pertanto meriterebbe di trasformarsi in un vero luogo di attrazione per turisti e milanesi con tutti i principali servizi e avere maggiore decoro.

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Tra il 2018 e il 2019 è stata effettuata la manutenzione straordinaria sia delle aree interne e esterne, come per il terminal di San Donato, ma a quanto pare la situazione non è migliorata. Sporcizia, degrado e scarsa sicurezza rimangono una costante essendo il terminal visto come un mero luogo di passaggio e non dove fermarsi per fare acquisti, pranzare o intrattenersi, e pertanto è ancora oggi un pessimo biglietto di visita per chi arriva a Milano.

# La suggestione di Yom Design Studio

Suggestione Stazione Lampugnano Yom Design Studio

Yom Design Studio ha provato ad immaginare a una sua trasformazione in un grande hub infrastrutturale e in una sorta di piazza pubblica, con panchine, alberi, aiuole, dove incontrarsi e socializzare. Nel progetto si vede una sala d’attesa con le indicazioni dei bus in arrivo e partenza e il contestuale rinnovo dell’edificio del terminal. Sarebbe già un primo passo. La speranza è che il piano della mobilità non rimanga sulla carta ma riesca a concretizzarsi cambiando una volta per tutte il destino di questi luoghi senza un’anima.

Leggi anche: CRISTO si è fermato a LAMPUGNANO? Il progetto per rilanciare il peggiore BUS-TERMINAL d’Europa

Continua la lettura con: Le 33 NUOVE FERMATE in arrivo sulla METRO di MILANO nei prossimi anni

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

1 COMMENTO

  1. Noto con piacere che l’area sud di Milano è sempre dimenticata, però per il pagamento delle varie tasse si ricordano, noi dell’hinterland sud siamo cittadini di serie C

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