Un week end in PROVENZA tra borghi e colori

Alcuni degli itinerari più belli per entrare nel vero cuore della Francia

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credits: @Marchand.C

I sentieri panoramici dell’ “arrière-pays” sono da sempre i più amati da turisti e non. Un tripudio di colori e delle più suggestive sfumature dal giallo al rosso acceso nei più bei itinerari della Francia. Percorsi perfetti per tutta la famiglia per respirare la fresca aria autunnale e godersi paesaggi e borghi spettacolari.

Un week end in PROVENZA tra borghi e colori

# “Sentier des Ocres”: dove vengono estratti i colori

credits: ©Chovelon.L

Forse quello più conosciuto. Il sentiero dell’Ocra ci porta nello splendido Parco Naturale del Luberon, a Roussillon. Due percorsi da fare a piedi della durata di 30 o 50 minuti, portano alla scoperta della sua valle, composta da rocce dai colori brillanti che si sono formate milioni di anni fa a causa dell’erosione degli agenti atmosferici.

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La passeggiata è arricchita da spiegazioni e approfondimenti sulla storia di questo luogo, sulle cave d’ocra nascoste tra gli alberi, sulla loro geologia e la flora presente. Inoltre, si possono ammirare le 19 sfumature dell’ocra assunte dalla terra, dal rosa pastello all’arancione vivido. La cava, infatti, viene utilizzata per l’estrazione del pigmento dell’ocra, pratica iniziata nel XIX secolo.

Proprio accanto alle cave si trova il borgo di Roussillon, il quale gode di un’ottima vista sulle rocce aranciate. La particolarità di questo villaggio è data proprio dai suoi colori: ben 18 tonalità di ocra sono state utilizzate per la realizzazione degli edifici del centro storico.

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# Il sentiero ricco di storia dei “douaniers”

credits: ©Chovelon.L

Un percorso storico che si snoda in un continuo saliscendi lungo la Côte Bleue, tra i calanques Mejan e Niolon. Chiamato “Il sentiero dei doganieri”, questo percorso venne fatto realizzare dall’amministrazione delle dogane facendo tracciare un sentiero lungo il litorale. Diverse pattuglie di doganieri percorrevano questo sentiero giorno e notte, perlustrandolo e impedendo qualsiasi forma di contrabbando. Questo perché, grazie alla presenza di numerose grotte e caverne, era particolarmente facile occultare le merci sottratte alle navi nel porto di Marsiglia.

All’inizio del XX secolo cadde in disuso, ma nel 1968 prende una nuova vita quando alcuni appassionati decisero di trasformarlo in un percorso per escursionisti. Lungo tutto il tragitto si susseguono scenari da cartolina: punte rocciose, spiagge e acque cristalline, ma anche paludi e fauna che catturano a pieno lo spirito della Francia. Il sentiero si mescola in tre colori principali, il blu del mediterraneo, il verde dei pini di Aleppo e l’ocra delle montagne che lo sovrastano. Al termine del percorso vi è Niolon, uno splendido villaggio di pescatori con un porto veramente caratteristico.

# Corniche de l’Estérel, una passeggiata in una riserva naturale

credits: ©LePelley.S

Oltre Cannes, verso Saint-Raphaël seguendo una stradina piuttosto stretta e ripida, ci si trova di fronte a uno dei più bei panorami che la Costa Azzurra può offrire: il massiccio dell’Estérel. 614 metri di roccia rosso-aranciata di forma tondeggiante, ancora più brillante quando colpita dai raggi del sole. Il colore ha origine dalla riolite o porfido rosso, la roccia vulcanica dell’era primaria.

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Il massiccio accoglie escursionisti, ciclisti e appassionati di arrampicata e offre loro splendidi paesaggi e una panoramica mozzafiato sul Pic de l’Ours, il Cap Roux, il Cap Dramont, e il monte Vinaigre. Essendo considerato una riserva naturale, è assolutamente vietato uscire dai 6 percorsi che vengono offerti.

# Camargue, l’escursione più selvaggia

credits: ©Marchand.C

Una zona ricca di itinerari ciclopedonali da percorrere in mezzo alla natura incontaminata. Infatti, la Camargue è composta da paludi sabbiose, stagni e risaie e 75.000 ettari di spazi selvaggi. Tra queste, la palude di Vigueirat è la proprietà più importante del Conservatorio del Litorale di Camargue e riconosciuta anche a livello internazionale.

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Questo splendido sito naturale protetto, situato tra il delta del fiume Rodano e la pianura steppica della Crau, ospita più di 2000 specie animali e vegetali e offre spettacolari percorsi sui sentieri dell’Étourneau e visite guidate da fare a piedi oppure in carrozza, immersi nei colori rilassanti e armonici della natura.

Per un’esperienza unica a contatto con la fauna della Camargue, il Parco Ornitologico di Ponte de Gau sulla strada di Saintes-Maries de la Mer è il luogo perfetto. Un percorso da realizzare nel silenzio assoluto per ammirare e fotografare la bellezza dei volatili nel loro habitat naturale tra laghetti, stagni e canneti e magari cogliere l’occasione per osservare la danza dei fenicotteri rosa, protagonisti indiscussi del Parco.

# Sainte-Victoire, la musa ispiratrice di Paul Cézanne

credits: ©Auray.J

Con un’altezza di 101 metri e un versante particolarmente ripido, il massiccio è una vera sfida per gli escursionisti. Ma niente paura, la fatica verrà ripagata con i suoi suggestivi paesaggi e belvedere costellati di vigneti e campi rossi, immortalati anche nei celebri dipinti di Paul Cézanne. Infatti, è dal pittore francese che prende il nome il percorso, Route Cézanne: ben 75 km che affiancano la montagna e partono dal Tholonet, con qualche tappa al ponte dei Trois Sautets (Meyreuil) e alla Barque.

Seguendo le orme dell’artista, alcune tappe immancabili sono Gardanne e l’Estaque, luoghi dove Cézanne ha soggiornato tra il 1864 e il 1886 e che per lui hanno rappresentato grandi fonti d’ispirazione, come la collina dei Frères e il golfo di Marsiglia.

# Le Gole del Verdon, tra trekking e sport estremi

credits: ©Simon.A

Questa volta il protagonista indiscusso non è tanto il massiccio quanto il fiume Verdon, il quale si riversa tra le sue strette gole profonde 700 metri. La sua conformazione nasce dall’erosione dello scorrere costante e instancabile delle acque cristalline del fiume che hanno dato vita a un alternarsi di strapiombi e ripide discese.

Qui il panorama è eccezionale e presenta diversi punti panoramici, tra cui Point Sublime che conduce fino alle gole e il ponte più alto d’Europa, Pont de l’Artuby di 132 metri. Luogo perfetto per sperimentare emozioni forti con bungee jumping, rafting e torrentismo tra i crepacci, ma anche fare lunghe passeggiate tranquille e a contatto con la natura nel Parco del Verdon.

Il Verdon offre anche un bellissimo borgo incastonato nella roccia, spaccato in due dal ruscello e tante piccole case color pastello addossate le une alle altre. Un luogo quasi fiabesco con le sue viuzze strette e i suoi sentieri ripidi fatti di scalini. Proprio sopra al villaggio, si erge la cappella trecentesca di Notre-Dame de Beauvoir che, secondo la leggenda, custodirebbe la stella data alla Vergine Maria dal Cavaliere di Blacas.

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Per saperne di più: provence-alpes-cotedazur.com e www.france.fr

Continua la lettura con: 48 ore a MARSIGLIA: 10 COSE da fare per un fine settimana nella CITTÀ PIÙ COLORATA e COSMOPOLITA del sud della Francia

 

SELENE MANGIAROTTI

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Selene Mangiarotti
Aspirante traduttrice, cerco il mio posto nel mondo un articolo alla volta