Io, TORINESE innamorato di MILANO, sto pensando di SCAPPARE

Il pensiero va in altri posti, ma non a Milano. Perché?

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Credits Andrea Cherchi - Milano da lontano

Sono Antonio, quello di Torino sempre innamorato di Milano. Ora per alcuni fatti circostanziali che non vi sto a spiegare mi ritrovo in una situazione credo molto comune a molti di voi: mi trovo di fronte ad un cambiamento. Perché sto pensando di andare via da Milano?

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Io, TORINESE innamorato di MILANO, sto pensando di SCAPPARE

# Perché sto pensando di andare via da Milano?

Sono Antonio, quello di Torino sempre innamorato di Milano. Sono 30 anni ormai che vivo a Milano e sommati ai 25 che ho vissuto a Torino…potete fare un rapido conto sulla mia età. Ora, per alcuni fatti circostanziali che non vi sto a spiegare, mi ritrovo in una situazione credo molto comune: mi trovo di fronte ad un cambiamento. Famiglia, casa, non il lavoro, ma tutto il resto e questa situazione mi ha fatto fare una riflessione importante che voglio condividere con voi: perché sto pensando di andare via da Milano?

# Siamo (quasi) tutti immigrati a Milano

Incredibile, quando stavo riflettendo su questo desiderio non mi rendevo conto di cosa stessi facendo, ma stasera ho capito una cosa importante. Siamo (quasi) tutti immigrati a Milano. E quando il cuore batte forte per l’emozione di un ritorno possibile alle proprie origini o a quello che spesso definiamo un periodo di riposo, come la pensione o una nuova vita dedicata a noi stessi o semplicemente di meritato riposo dopo anni di lavoro, Milano non appare nel radar dell’anima.

E non c’è verso che questo accada. Ho provato cento volte ad immaginarmi di vivere in centro in un più piccolo appartamento convertendo quello grande e lussuoso che vivevo con la mia famiglia in periferia, ma niente. Il pensiero va in altri posti, ma non a Milano. Perché? Milano mi ha dato tutto quello che possiedo compresa questa grande possibilità di cambiamento, possibile che non senta di restare qui? La risposta è che tutto questo ha avuto un costo importante in termini di tranquillità mentale e qualità della vita che ovviamente essendo coinvolto non ci sì rende conto della mancanza, ma che solo in questi momenti di “distacco” appaiono nella loro totale crudezza.

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Non sono sicuro a dire il vero che andrò via da Milano, ma se questo accadrà non sarà per mia libera scelta. È un po’ come un militare che spinto da un sentimento sì arruola per una missione che doveva essere una tantum, ma che poi lo lusinga e lo avviluppa nelle sue spire. Ma come si fa a resistere all’idea di diventare un eroe, vivere per lasciare un segno, per costruire un futuro migliore per sé e per gli altri? E Milano è appunto il ricettacolo di persone di questo rango.

# Tanto Milano dà e Tanto Milano prende

Come è possibile dopo aver conosciuto il potere che ti infonde Milano allontanarsi e rinunciare a tutto questo potere? Dopo aver conosciuto persone dignitose, ospedali che funzionano, tecnici modesti e preparatissimi, istituzioni che sanno “servire il cittadino” di una città che ti accoglie da ultimo arrivato come sé tu fossi sempre stato qui? Mi sento sconcertato a ritrovare dentro di me questa voglia di andarmene.

È proprio vero che in natura esiste un equilibrio sottile da non poter essere visto, ma che avvolge e condiziona ogni cosa. Tanto Milano dà e Tanto Milano prende. Io devo dire che non mi sono mai accorto di quanto prendesse occupato com’ero a crogiolarmi nei miei successi umani, ma ora e per questo lo sto scrivendo, mi accorgo che non era gratis.

Ed ora non so se riuscirò a recuperare quella vita “dal ritmo naturale” che qui non ho vissuto anzi ho dimenticato. Bucolica direi, fatta di meno cose, ma dal gusto più pieno. Sono esclusi ovviamente i super fortunati che avranno potuto permettersi tre giorni di lavoro e quattro di vacanza per tutta la loro vita e sono onestamente contento per loro, ma credo che come eccezione possano confermare il tutto. Dunque lascerò Milano? Credo che se ci riuscirò lo considererò un premio a metà, forse più un benefit di fine carriera e comunque lo giuro fin da ora mi impegnerò a divulgare sempre il più possibile la cultura ed il messaggio di solidarietà e civiltà di questa meravigliosa città in ogni luogo che il destino mi farà visitare.

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ANTONIO CHIMIENTI

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Antonio Chimienti
Compositore e produttore discografico, Maestro di Kick Boxing del Team del Plurimo Campione del mondo G.Petrosyan. Proprietario della catena commerciale Alto Voltaggio e fondatore dell'etichetta Mediterranean Records. Blogger di Rock Targato Italia con la rubrica " Il Dubbio delle Scimmie".