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Questi sono i candidati consigliati per chi vuole dare più autonomia a Milano

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L’Italia è l’unico tra i grandi stati europei a non avere una città stato, ossia un hub internazionale amministrativamente autonomo.
L’8 febbraio abbiamo chiesto a tutti i candidati un impegno scritto per Milano: qui l’articolo Cari candidati, mettete per iscritto il vostro impegno per Milano
Ci hanno risposto in quattro, due della coalizione del centro sinistra, due del centro destra. Se sei in corsa alle prossime elezioni, regionali o nazionali, e ti vuoi impegnare per Milano Città Stato, scrivici e renderemo pubblico il tuo impegno (se credibile): info@milanocittastato.it .
Nota: anche se sosteniamo i politici che si impegnano a portare avanti l’istanza di Milano amministrativamente autonoma,
Milanocittastato.it e i suoi rappresentanti non appartengono a nessun partito.

Questi sono i candidati consigliati per chi vuole più autonomia a Milano

Centro sinistra

Valerio Federico

51 anni, membro della Direzione di Radicali Italiani, è coautore della Proposta di Legge popolare “Più democrazia, più sovranità al cittadino” (2017) e coautore dello studio “Federalismo e sovranità dei cittadini”, ottobre 2016 (goo.gl/yK5qzV). E’ capolista in Lombardia per la lista +Europa con Emma Bonino.

“La nostra proposta, articolata negli ultimi anni in Radicali Italiani, prevede una forte autonomia tributaria ed amministrativa per le città insieme anche a una devoluzione di funzioni. Questa proposta è in linea con quanto proponete. Noi chiediamo questo non solo per una città-stato ma per tutte le grandi aree urbane, identificate anche da noi come centro di cambiamento, come ambito sovranazionale delle sfide del nostro tempo. Un federalismo dunque con devoluzione bidirezionale, verso l’Europa e verso le città

Cristiana Zerosi

Cristiana Zerosi, odontoiatra, ha partecipato attivamente ad iniziative in difesa dei diritti civili e delle libertà dell’individuo. E’ referente dell’unità di strada di Fondazione Progetto Arca che si occupa di dare assistenza ai senza fissa dimora presenti nel territorio milanese. E’ candidata in Lombardia per la lista +Europa con Emma Bonino.

“Sostengo il progetto di Milano Città Stato sì, ma Europea, la cui autonomia deve essere basata non solo sulla devoluzione dei poteri e delle funzioni, ma anche sulla democrazia (con l’attivazione degli strumenti di partecipazione di democrazia ad ogni livello, anche in materia fiscale), e che auspico possa inserirsi in una futura rete di “città federaliste europee”. Quindi autonomia, ma finalizzata a rafforzare l’identità di Milano “con gli altri” e non “contro gli altri”, per una politica transnazionale ed il superamento del concetto di sovranità assoluta degli Stati nazionali

Centro destra

Alessandro Morelli

Capogruppo della Lega a Palazzo Marino è candidato per la Camera nel Collegio Milano 3 (dai Navigli a San Siro). Ha presentato a Palazzo Marino un’istanza per l’autonomia di Milano votata da 36 consiglieri con un solo astenuto: Primo passo del Consiglio Comunale verso Milano Città Stato.

“Che Milano abbia tutte le caratteristiche per essere al pari di Londra, San Pietroburgo o Berlino è tanto evidente che tutti, in ogni campagna elettorale, promuovono una maggiore autonomia per la nostra città. Ora è il momento di passare dalle parole ai fatti, uscendo dagli steccati ideologici e dalle bandiere politiche. Adesso perché la crisi che abbiamo vissuto e la ripresa che sta facendo volare alcune economie europee ed è dello zero virgola in Italia non durerà per sempre ed è questo il momento per mettere le basi per far sì che Milano continui ad essere locomotiva del Paese. Sono orgoglioso di aver fatto approvare da tutte le forze di centrodestra e centrosinistra di Palazzo Marino un testo a favore dell’autonomia di Milano, ma dopo l’iniziale slancio il percorso si è purtroppo interrotto. Sostenere le aziende in crisi, attuare politiche di attrazione di capitali esteri, snellire la burocrazia legata a norme nazionali, non sono promesse elettorali ma obblighi morali per la città che guida il Paese. L’autonomia fiscale e amministrativa di Milano non è un successo della nostra città: è una risorsa per tutti”

Gianmarco Senna

Imprenditore nel campo della ristorazione, cofondatore dell’associazione Tra il dire e il fare, è capolista in Lombardia per la Lega.

“La mia storia di uomo ed imprenditore è legata indissolubilmente a Milano. Così come la mia passione politica è nata e cresciuta con salde radici nei principi dell’autonomia fiscale e della sussidiarietà.
Milano Città Stato è un progetto che in modo del tutto naturale fonde il mio percorso di imprenditore milanese con il mio progetto politico per Milano e per la Lombardia: immagino una Milano forte, moderna, innovativa e con i pieni poteri che una grande Città deve avere, in una Regione Lombardia finalmente libera, con l’autonomia, di scegliere e costruire il futuro delle proprie imprese e dei propri cittadini”

Il primo locale di musica Jazz in Italia fu l’Ambassadors di Piazza Sempione

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La musica Jazz arrivò in Italia con i soldati americani nella prima guerra mondiale. Nel 1918 aprì nei pressi dell’arco della Pace il primo locale di musica jazz, l’Ambassadors New Club di Arturo Agazzi. Milano divenne la capitale della scena jazzistica nazionale riuscendo ad attrarre negli anni trenta alcuni dei più grandi artisti mondiali.

Jack il matto: “Psico-Cinema”

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Se pensi a Jack Nicholson cosa ti viene in mente?

Esatto: pazzia, follia e stravaganza, alcune delle prerogative della maggior parte dei personaggi che ha interpretato…

… e i suoi occhi da assatanato incorniciati da un sorriso che sa essere diabolico hanno sempre reso al meglio queste caratteristiche.

Basti pensare ai ruoli che Jack ha interpretato in film come “Shining”, “Batman” e “Le Streghe di Eastweek”, durante i quali ha sfoggiato al meglio, a parer mio, le sue capacità attoriali.

Osservando più attentamente le sue varie performance cinematografiche, sarebbe possibile analizzare in modo quasi psichiatrico il decorso della pazzia e della paranoia nella mente umana, che ascende in un preciso climax quasi accademico.

Ed è proprio quest che si pone di fare La Corte dei Miracoli con “Psico-Cinema“, la rassegna cinematografica che analizza da un punto di vista psicologico e psichiatrico i ruoli più iconici che Jack Nicholson ha interpretato in alcuni film.

Questo mercoledì, dalle 21.00, potrai assistere alla proiezione di “Qualcosa è cambiato, capolavoro su pellicola che permetterà di osservare con cura il disturbo ossessivo compulsivo.

 

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Marte. Incontri ravvicinati con il Pianeta Rosso

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Da quando l’uomo è arrivato sulla Luna, Marte è sempre stato nel mirino degli studiosi dello spazio.

In realtà, è storia antica che gli esseri umani abbiano sempre tenuto il naso in sù per scrutare il cielo sopra alla loro testa nel tentativo di capirne i segreti.

D’altronde, tra marinai che si orientavano con le stelle, astronomi che studiavano le costellazioni e matematici che ragionavano sul moto terrestre, c’era poco tempo per stare con i piedi per terra.

Poi, beh, se si parla di un pianeta come Marte, chiamato “il pianeta rosso“, è inevitabile interessarsi all’argomento, soprattutto perchè la curiosità viene suscitata già dal nome, la versione romana dell’Ares greco, il dio della guerra, impetuoso e dalla testa calda… esattamente come la superficie di Marte.

Se anche tu da piccolo sognavi di fare l’astronauta, l’astronomo o eri semplicemente affascinato dall’universo, ti invito ad accontentare questa sopita di te con la mostra del Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci “Marte. Incontri ravvicinati con il Pianeta Rosso“.

Potrai visionare fotografie della sua superficie di Marte, leggere racconti fantascientifici e conoscere i report dei più famosi studi condotti sull’argomento, senza contare che potrai farti un’idea più precisa anche quanto sia stato importante l’apporto italiano durante gli studi sul pianeta rosso.

Direi che per viaggiare “verso l’infinito e oltre“, 10 euro di biglietto possono bastare, no?

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7 scenari post elettorali: dove andrà a finire Milano con le diverse coalizioni al governo

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Si avvicina il tanto atteso election day, il giorno delle urne, della maratona di Mentana, il culmine degli ultimi mesi di dibattito pubblico e di climax politico in Italia. E se è vero che ogni volta si dice che “questa campagna elettorale è stata la peggiore di sempre”, è vero anche che siamo in un momento di cambiamenti epocali e di scelte da prendere, quindi in un momento dove servirebbe una grande e saggia guida a trainare il Paese verso un futuro prospero. Milano, in tutto ciò, dove andrà a finire?

  • Vince la coalizione di Centrodestra

Il Centrodestra crede nella democrazia, nelle persone e nella libertà.
Tutto questo si traduce nell’applicazione della flat tax: l’economia meneghina, sulla falsariga di quella americana sotto la cura Trump, decolla, gli investimenti non hanno più nessun limite e trasformano la città.
Viene realizzato il parco orbitale, la riqualificazione degli scali procede spedita e vengono riaperti i Navigli.
Piazza Affari raggiunge volumi di scambio mai visti, Milano crede ora come non mai nelle magnifiche sorti e progressive.

  • Trionfa il Movimento 5 Stelle

 

Acqua, Ambiente, Trasporti, Sviluppo ed Energia sono le costellazioni attorno alle quali ci muoviamo.
Per la gestione dell’acqua, quindi, guardiamo a Bangalore e alla sua pluripremiata falda acquifera per ottimizzare al massimo l’utilizzo della nostra.
Sul tema ambiente abbiamo un maestro in casa: Stefano Boeri. Gli verrà chiesto di non fare forest cities solo in Cina, ma anche qui a Milano, magari al Gratosoglio.
Trasporti: portiamo qui i capi del sistema di metropolitane di Seoul, per farci avere le migliori ferrovie urbane al mondo.
Per lo sviluppo, modello Dubai: infrastrutture à gogo e prima o poi qualcosa di buono arriverà. Per l’ultimo punto, si dà pieno credito agli scienziati del CERN per puntare tutto sulla realizzazione di un collisore di muoni, che ci farà finalmente avere il nostro Kundalini, la fonte di energia infinita.

  • Vincono PD e alleati

 

Per un’Italia più forte e più giusta.

La proposta di investire un euro in cultura per ogni euro messo per la sicurezza, unita alla paranoia dei tempi odierni, porta ad effetti paradossali: la Sormani supera il Duomo e la Galleria Vittorio Emanuele nelle classifiche dei luoghi più fotografati di Milano, e posti come il Frida o Ceresio 7 tra quelli più frequentati, mentre nelle strade marciano plotoni di militari.

La criminalità viene azzerata, Milano assurge alle cime dei ranking mondiali delle città con più biblioteche e con le migliori università.

 

  • Secondo Patto del Nazareno

 

 

Come molti prevedevano, il 5 Marzo Renzi e Berlusconi siglano la Sacra Alleanza che consegna Milano sotto la più monarchica delle coalizioni.

Sul solco di quanto accadde 4 anni fa, il fulcro è la radicale trasformazione dello stato italico e l’approdo alla terza repubblica: la strada per Milano Città Stato è spianata.

  • Si forma la Coalizione Sovranista

 

 

Nel nome della Patria, si alleano Salvini, Meloni, Cinque Stelle e CasaPound.

La Coltelleria Lorenzi, la Gelateria Toldo e le altre botteghe storiche meneghine diventano il fiore all’occhiello della città e della sua immagine all’estero.
Con l’energia di Cristina Trivulzio di Belgiojoso, Milano torna ai fasti del XIII Secolo e diventa un vero snodo fondamentale del commercio globale, il Naviglio il più elegante e stiloso canale del mondo mentre vengono costruiti un Nuovo Duomo che fa impallidire la Piramide della Pace di Sir Norman Foster e un Palazzo della Moda da far invidia alla residenza del sultano del Brunei.

 

  • Si forma la Coalizione Esotica

 

Nel più imprevisto degli scenari, salgono al potere Liberi e Uguali, Potere al Popolo e i Comunisti di Marco Rizzo.

Milano supera Tallinn nella classifica delle smart cities e crea un agglomerato urbano verde, interconnesso ed energeticamente sostenibile.
Il nuovo modello economico basato tutto sul welfare e sul reddito di cittadinanza viene ammirato in tutto il mondo fino a diventare un vero e proprio case study, col nome di Milanomics.

  • Il vuoto di potere

Probabilmente lo scenario più drammatico, quindi quello più fecondo di opportunità: per Milano soprattutto, che sotto l’egidia di Beppe Sala, della sua classe imprenditoriale e del suo tessuto cittadino può davvero dimostrare all’Italia (leggasi Roma), all’Europa e al Mondo di che pasta è fatta, pronta a far convivere in sé sia la spinta verso le magnifiche sorti e progressive, sia la valorizzazione delle sue botteghe storiche e della sua storia millenaria.

HARI DE MIRANDA

L’animo bohemien di Baudelaire: I Fiori del Male

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Bohemien, grottesco, gotico… queste e molte altre sono le tipologie dell’intricato e turbinoso scenario del Romanticismo.

Gli esponenti delle varie correnti letterarie sono stati tantissimi, ma uno che spicca per acume e raffinatezza è sicuramente Charles Baudelaire, passato alla storia per la sua opera più contestata e conosciuta, “Les Fleurs du Mal”, “I Fiori del Male”.

Molti lo ritengono più un dandy che un bohemien, per via della sua estrazione sociale: convenzionalmente, quindi, non si può definire al cento per cento un poeta “maledetto”… ma sicuramente non era tanto inquadrato.

Ad ogni modo, se sei un amante di questo poeta parigino e della sua opera più famosa e citata, allora ti propongo un mercoledì sera non puoi perdere: a partire dalle 19.30, alla Libreria Verso di Corso di Porta Ticinese potrai partecipare alla lettura e alla spiegazione de “I Fiori del Male” e potrai partecipare a un dibattito di confronto sui significati delle composizioni.

Sarà sicuramente una serata interessante, soprattutto perchè se arrivi presto potrai godere dell’happy hour disponibile e magari sorseggiare un bel calice di vino… in pieno stile bohemien.

 

 

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Le tre aziende (apparentemente) più sottovalutate dal mercato. E perchè

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astaldi in turchia (terzo ponte sul bosforo)
astaldi in turchia (terzo ponte sul bosforo)

I loro valori sono crollati a picco in poco tempo. Il mercato le snobba, i ribassisti infieriscono. Sono tre aziende, tra le più rinomate nel panorama italiano, particolarmente colpite dalla speculazione. Vediamo perchè i loro prezzi sono calati così e perchè potrebbero invertire la rotta.

Le tre aziende (apparentemente) più sottovalutate dal mercato. E perchè

#1 Salini Impregilo: prevede fatturato del 30% in Usa

salini impregilo in arabia saudita
salini impregilo in arabia saudita

Da circa 4 mesi il titolo Salini Impregilo continua a perdere terreno e a deludere i propri investitori, nonostante un nuovo contratto del valore di 1,3 miliardi di dollari in Arabia Saudita (21 febbraio) e le opportunità che il gruppo potrà avere dal piano del presidente Trump, il quale è pronto ad investire ingenti capitali in infrastrutture.
Salini Impregilo prevede di raggiungere il 30% del fatturato entro il 2019 negli Usa (mercato di riferimento) soprattutto grazie alla Lane Construction acquisita nel 2016.
Il titolo è “sottovalutato” e probabilmente nel breve periodo non assisteremo ad un reale recupero poiché i riflettori sono sempre puntati sulla maggiore leva finanziaria di Salini dopo l’acquisizione di Lane nel 2016. Inoltre c’è la possibilità che il Gruppo manterrà una moderata politica di distribuzione dei dividendi, con un pay-out rapporto non superiore al 40%.
Altri fattori di rischio sono il debito finanziario lordo del Gruppo pari a 2,332 miliardi di euro (31/12/2016) e la sua esposizione ad alcuni Paesi ad alto rischio, in particolar modo in Venezuela e Medio Oriente. Salini Impregilo è anche soggetta a diversi casi di contenzioso e arbitrato, con esiti che sono difficile da prevedere, tra cui anche alcuni pagamenti congelati da parte dello stato italiano.
Nel lungo periodo ci sono buono chance che il Gruppo possa rialzare la testa, riducendo il debito ed aumentando i ricavi, sfruttando in particolar modo il territorio statunitense. Il 6 febbraio scorso Kepler C. ha ridotto il target price da 3.10 a 3.00 euro con rating Hold in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2017-2019.

Qualche piccolo accenno a livello grafico

Il downtrend potrebbe spingere le quotazioni (al momento il titolo è a quota 2.58 euro) fino al successivo obiettivo di 2.50 euro la cui rottura (in particolar modo in chiusura) sarà preludio ad un ulteriore affondo fino a 2.43 euro (il supporto fondamentale di medio/lungo periodo è posizionato a 2.38 euro, monitorare questo riferimento la cui rottura potrebbe spingere le quotazioni anche fino a 2.21 euro). Segnali di ripresa credibili giungeranno invece solo a seguito di rialzi oltre 2.97 (in chiusura) per l’obiettivo a 3.16 euro (forte resistenza).

#2 Astaldi: in attesa di un aumento di capitale

astaldi in turchia (terzo ponte sul bosforo)
astaldi in turchia (terzo ponte sul bosforo)

Altro titolo “sottovalutato” di Piazza Affari è Astaldi che in soli 6 mesi ha ceduto oltre il 55% (al momento il titolo è a quota 2.38 euro) ma è arrivato a cedere anche oltre il 66%. Il caso Venezuela (svalutazioni per circa 230 mln di euro l’esposizione verso il Paese), l’incombente aumento di capitale ed i conti del 3° trimestre inferiori alle aspettative (debole generazione di cash flow) hanno travolto le quotazioni del titolo del Gruppo che opera nel settore costruzioni.
Il gruppo è in difficoltà finanziarie ma le prospettive future non sono negative.
E’ allo studio un aumento di capitale da 300 a 400 mln di euro (entro fine 2018) volto al rafforzamento della struttura patrimoniale del Gruppo finalizzato al rifinanziamento del debito a lungo termine con scadenze oltre il 2022 e riduzione del costo dell’indebitamento.
Astaldi prevede una chiusura dell’esercizio in corso in perdita, sebbene in riduzione rispetto al dato dei primi nove mesi del 2017, anche grazie a 1,3 miliardi di nuove commesse acquisite negli ultimi mesi.
Nell’anno in corso il Gruppo si focalizzerà su aree a profilo di rischio più contenuto rispetto al passato e verso contratti in EPC con previsione di anticipo contrattuale. Si punterà anche sul riposizionamento del portafoglio ordini su Contratti EPC (ingegneria, approvvigionamento, costruzione) per valorizzare la capacità di offerta integrata del Gruppo e garantire una redditività sostenibile nel tempo. Lo scorso 15 febbraio  Astaldi si è aggiudicato un contratto da 108 milioni di dollari, per la realizzazione di una tratta della Wekiva Parkway, in Florida (Usa).

A livello grafico possiamo notare che il titolo è inserito in un trend discendente ed è fondamentale che le quotazioni non violino quota 2.30 euro (in chiusura di seduta) altrimenti sarà difficile evitare un ritorno in area 2.06 euro. Il supporto di lungo periodo è posizionato a quota 1.88 euro la cui violazione darà spazio a nuovi approfondimenti in direzione di 1.81 e 1.63 euro (1.51 euro è il prezzo minimo storico). Ovviamente in questa situazione di grossa volatilità è difficile stabilire dei supporti, inoltre il mese prossimo si riunirà il Cda per l’approvazione del Progetto di bilancio 2017 e novità sull’aumento di capitale.

CREDIT RATING

Agenzia Long-Term Rating Outlook   Data di assegnazione
Standard & Poor’s CCC+ Negative    17/11/17
Fitch Ratings B Negative    21/11/17
Moody’s B3 Stable    16/11/17

 

#3 Recordati: pesa la riduzione delle stime 2018/2019

La riduzione delle stime sulla redditività per il biennio 2018/2019 e la concorrenza di Mylan e Anylam nella vendita di alcuni prodotti continuano a penalizzare il titolo farmaceutico. I recenti e forti ribassi (al momento il titolo è a quota 28.75 euro) hanno spinto Recordati su prezzi interessanti e poiché il titolo è considerato “sottovalutato” ed eccessivamente penalizzato in rapporto ai risultati economico-finanziari, nel breve/medio periodo potrebbe tornare al centro degli acquisti. Recordati è uno dei migliori 5 titoli di Piazza Affari (performance %) degli ultimi 18 anni. Per chi è già in possesso del titolo è consigliabile monitorare il sostegno in area 28.50 euro poichè è fondamentale che il titolo non rimanga sotto tale soglia altrimenti ci saranno buone change di raggiungere anche area 26.50 euro.

 Recordati (titolo da cassettista) è una buona opportunità nel medio/lungo periodo poiché dopo un 2018 di incertezza (in particolar modo nel primo semestre) il Gruppo nei  prossimi anni continuerà lo sviluppo, a causa della grossa concorrenza, sia attraverso una crescita organica sia attraverso una strategia di acquisizioni con l’obiettivo di rafforzare il portafoglio ordini  puntando anche a mercati strategici e al rafforzamento della pipeline in particolar modo su malattie rare.

Goldman S. ha ridotto le stime sull’utile per azione per il 2018-2022 tra l’1 e il 4% a causa della concorrenza sui prodotti ma mantengono invariato il target price (31.0 euro) e portando il rating da sell a Neutral.

Nome Data Rating Target Price
Banca IMI 15/02/2018 Hold 34.20 euro
Goldman Sachs 13/02/2018 Neutral 31.00
Equita sim 09/02/2018 Hold 34.00
Banca Akros 09/02/2018 Accumulate 39.30
Credit Suisse 17/01/2018 Underperform 37.00

 

 

PASQUALE FERRARO

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Futurismo e Fascismo: “Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics”

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Ricordi il Manifesto del Futurismo che scrisse Marinetti?

Io purtroppo sì: quando lo studiai al Liceo, sia per Storia dell’Arte, sia per Lettere, mi venne letteralmente la pelle d’oca.

Lascia che telo ricordi:

“1. Noi vogliamo cantare l’amor del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerità.

2. Il coraggio, l’audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.
3. La letteratura esaltò fino ad oggi l’immobilità pensosa, l’estasi ed il sonno.
4. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.
5. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall’alito esplosivo… un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia.
6. Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.
7. Bisogna che il poeta si prodighi con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l’entusiastico fervore degli elementi primordiali. Non v’è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all’uomo.
8. Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!… Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell’impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell’assoluto, poiché abbiamo già creata l’eterna velocità onnipresente.
9. Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.
10. Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria.
11. Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri, incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole per i contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l’orizzonte, e le locomotive dall’ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d’acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta.”

I futuristi erano devoti al progresso e al dinamismo ed è a causa dell’indole risoluta e guerrigliera che gli esponenti di questo movimento artistico si sono trovati molto d’accordo con le idee fasciste.

Molti, infatti, ritengono quasi scontato il collegamento Futurismo-Fascismo… ma a livello pratico, quanto è effettiva questa relazione? Ci sono elementi oggettivi, analizzando fonti, opere e reperti storici, che attestino questa sintonia?

La mostra “Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics” della Fondazione Prada si pone proprio l’obiettivo di analizzare le opere prodotte tra il 1918 e il 1943, per un totale di quasi cinquecento dipinti, sculture, fotografie e molto altro, per capire se si possa affermare con certezza la relazione tra il Futurismo e il Fascismo.

Direi che per un argomento così importante e interessante, i 10 euro del biglietto si possono anche spendere.

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Festival del cibo di montagna

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Una cosa rende i mesi invernali così speciali: il cibo di montagna.

Io ne vado matta: ogni volta che riesco a fare una scappatella tra i monti, non manco mai di provare la polenta con i funghi, i canederli o i pizzoccheri.

Senza parlare delle cioccolate calde, delle tisane e de vin brulè, che sono in grado di dare a qualsiasi fredda giornata quella scintilla di calore in più per portare il sole dentro al cuore.

Se anche tu sei un amante del cibo di montagna, allora devi assolutamente fare un salto da Eataly, questo weekend, perchè a partire da oggi alle 18.00 fino a questa domenica si svolgerà il “Festival del cibo di montagna“.

Saranno tre giorni di abbuffate epiche, durante le quali potrai assaporare tutte le leccornie che prepareranno i ristoranti che aderiranno alla manifestazione.

Ricorda, però, che se vuoi provare tutte queste delizie, devi necessariamente munirti dei gettoni appositi, che potai acquistare sul posto o sul sito internet di Eataly.

Vedrai che weekend…

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“Mi trasferisco a Milano: dove mi consigli di cercare casa?”

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Questa la domanda che mi ha fatto un amico che si trasferisce a Milano dalla Versilia. Anche se il mare non è la stessa cosa, gli ho consigliato queste zone (le prime tre per la comodità con il suo ufficio, le altre le ho aggiunte per questo articolo).

“Mi trasferisco a Milano: dove mi consigli di cercare casa?”

#1 Isola

E’ per Milano quella che Prenzlauer Berg è per Berlino: il quartiere dei fighetti.
Anche i prezzi delle case ne hanno risentito. Decisivo per il suo successo lo spostamento a Porta Nuova del centro di gravità permanente della città e l’apertura della lilla. Il punto debole è che non si trova un albero.
Prezzi case (Acquisto): 4.000-4.500 mq
Prezzi affitto (bilocale di 50mq): 1000-1400 euro

#2 Chinatown

Altro quartiere supertrendy forse anche per il boom economico della Cina. Da ghetto di immigrati cinesi è ormai uno dei posti più alla moda della città. Il fulcro è via Paolo Sarpi. La posizione è fantastica vicina a Porta Nuova e al Parco Sempione. Altro vantaggio è che si trovano un sacco di negozi con merce a basso prezzo. 
I prezzi delle case sono aumentati ma girando per le vie secondarie del quartiere si possono trovare ancora buone occasioni.
Prezzi case (acquisto): 4.500-5.000 mq
Prezzi affitto (bilocale di 50mq): 1000-1400 euro

#3 Centrale

Si dice sia la nuova frontiera di una Milano il cui centro si sta spostando verso nord. La creazione della city a Porta Nuova ha rilanciato una zona a lungo poco frequentata e ancora vissuta con sospetto. I pro sono la vicinanza con la Stazione che prima o poi dovrà essere riqualificata e l’apertura di centri ufficio e di spazi di coworking di successo (in particolare gli spazi di Copernico). Il grande vantaggio sono i collegamenti: stazione e due linee della metro. Il punto debole è che è ancora quartiere di passaggio o di lavoro, ma non residenziale: basta visitarla di sabato o domenica per soffrire di solitudine.
Prezzi case (acquisto): 4.000-5.000 mq
Prezzi affitto (bilocale di 50mq): 900-1200 euro

#4 Maggiolina

Il quartiere più residenziale della zona compresa tra la Centrale e viale Zara. Si trovano villette molto gradevoli, spesso con giardino e piuttosto isolate. Punto debole è l’alto tasso di insicurezza (furti in casa).
Prezzi case (acquisto): 4.000-5.000 mq
Prezzi affitto (bilocale di 50mq): 1000-1400 euro

#5 Lambrate

Indicato per chi non si preoccupa di essere vicino al centro ma desidera ritrovarsi un un quartiere ben servito e in cui si respira aria da vecchia milano. Ha anche molti spazi verdi e il Lambro può riservare scorci sorprendenti. A cercare bene si possono trovare case di una bellezza unica, specie dalle parti di via Ventura. Anche i prezzi sono più che abbordabili.
Punto debole: la lontananza.
Prezzi case (acquisto): 3.000 mq
Prezzi affitto (bilocale di 50mq): 800-1100 euro

#6 Bicocca

Quartiere molto moderno, con una popolazione giovane che beneficia dell’Università, dell’Hangar Bicocca e delle nuove costruzioni attorno all’Arcimboldi. Apprezzato da chi ci vive e ben servito dai mezzi.
Punto debole: occorre cercare il luogo giusto per non sentirsi in un deserto posturbano.
Prezzi case (acquisto): 3.000 mq
Prezzi affitto (bilocale di 50mq): 800-1000 euro

#7 Via XX Settembre

Per chi se lo può permettere la zona attorno a via XX settembre (Triennale) presenta alcuni tra i più bei palazzi e villette della città. Si tratta di una zona residenziale molto sicura che ha dalla sua la vicinanza con il centro e la presenza di spazi molto ampi. Punto debole: il costo, anche se meno alto rispetto ad altre aree di pregio. E cercando bene si possono trovare belle occasioni.
Prezzi case (acquisto): 5.000-6.000 mq
Prezzi affitto (bilocale di 50mq): 1200-1600 euro

Ultimo consiglio generale: sta migliorando molto la vivibilità lungo la linea gialla a sud di Milano. Porta Romana, Corso Lodi fino a Brenta possono presentare ottime soluzioni.

Per chi vuole provare fuori Milano: I migliori paesi dove vivere nell’hinterland milanese

ANDREA ZOPPOLATO

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La prima partita della nazionale di calcio fu giocata all’Arena Civica

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15 maggio 1910. All’Arena Civica per la prima volta scende in campo la nazionale italiana di calcio. Gioca in maglia bianca che solo in seguito verrà sostituita dal blu di Casa Savoia.

L’avversario è la Francia, arbitra l’incontro l’inglese Goodley davanti a circa 4.000 spettatori. In squadra ci sono tre milanisti, uno dell’Internazionale, tre dell’Unione sportiva milanese (che si fonderà con l’Inter). Gli altri sono del Torino, dell’Andrea Doria e dell’Ausonia di Gorla. L’Italia vince 6 a 2 con una tripletta del milanista Pietro Lana.
La seconda partita fu a Budapest contro l’Ungheria che sconfisse l’Italia per 6 a 1.

Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani

“Milano per l’Italia”: se Milano fosse un PARTITO queste sarebbero le sue proposte politiche

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Diventare un partito: forse sarebbe questo l’unico modo per ottenere dallo Stato l’autonomia amministrativa necessaria per diventare un hub internazionale. Se Milano diventasse la prima città al mondo a farsi partito ecco quali sarebbero le sue proposte per migliorare il Paese.

“Milano per l’Italia”: se Milano fosse un partito queste sarebbero le sue proposte politiche

#1 A turno una Regione governa l’Italia

Come il semestre europeo. Così si abolisce il parlamento e il governo nazionale. Il governatore diventa premier pro tempore e l’assemblea regionale il suo parlamento.
Una variante ancora più efficiente (quindi consigliata da Milano): dovrebbe governare a turno la Regione che ha raggiunto il massimo gradimento dei suoi cittadini o i migliori risultati in termini di crescita del territorio.

#2 Consob a New York

Alla richiesta di Milano di portare la Consob nella città della Borsa, il governatore del Lazio Zingaretti ha replicato dicendo che non ha senso spostare a Milano la Consob perché ormai la Borsa non è più un luogo fisico.
Allora spostiamola a New York.

#3 Sparpagliare i ministeri

Come in Germania. Mettendoli nelle regioni amministrate meglio.

#4 Stipendio con bonus variabile per i parlamentari

Se si giudica l’operato dei politici con la mentalità milanese, conta poco quanti soldi prendono. Quello che conta è quello che producono. La retribuzione di governanti, amministratori e parlamentari dovrebbe prevedere uno stipendio minimo, molto più basso di adesso, quasi un rimborso spese per consentire loro una vita dignitosa, insieme a una componente variabile. Questo bonus dovrebbe essere calcolato sulla base di indicatori di benessere generale, quali la crescita del PIL, la riduzione del debito pubblico, la riduzione della diseguaglianza (indice Gini) e altri parametri per calcolare l’impatto positivo generato sulla comunità. Così la via più conveniente per guadagnare di più sarebbe produrre migliori risultati per il Paese. 

#5 IVA proporzionale al reddito

I partiti si scannano per la flat tax accusata di essere iniqua. E allora che senso ha tenere le imposte indirette fisse? Ogni tipo di spesa si dovrebbe poter fare usando una tessera che automaticamente ricalcola l’Iva sugli acquisti in base al proprio reddito. Se non hai reddito, l’Iva è uguale a zero. Oltre un tot l’Iva è massima. Si potrebbe utilizzare lo stesso sistema anche per multe o le imposte sulla benzina.

#6 Patrimonio artistico inserito nel bilancio

Con Milano al potere, basta fare i poveracci d’Europa! Milano chiederà a Bruxelles di ricalcolare i bilanci degli stati considerando il patrimonio artistico come valore patrimoniale su cui basare la sostenibilità del debito pubblico.

#7 Criptovaluta nazionale

Più forte dell’euro, sulla blockchain. Gli introiti del mining andrebbero a ridurre il debito pubblico.

#8 Tripadvisor della Pubblica Amministrazione

Creazione di un sistema di feedback e commenti dei cittadini che ricevono servizi dalla pubblica amministrazione.

#9 La tessera del cittadino

Una unica tessera sostituisce carta di identità, tessera sanitaria e ogni tipo di abbonamento o di carta con la pubblica amministrazione. Reca anche la posizione fiscale del cittadino e in più ricalcola l’Iva.

#10 Milano diventa Città Stato

Ovvio.

MILANO CITTA’ STATO

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La Waffle Week dell’East Market Diner

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Ancora una volta, l’East Market Diner ha fatto centro: dopo il successo dell’Avocado Week, della Dumpling Week e dell’ultima trovata geniale della Pulled Pork and Beer Week, ecco che organizza una Waffle Week.

Perchè non importa che siano dolci o salati, con crema o gelato, con frutta o verdura: i waffle sono sempre una buona idea a colazione, pranzo e cena.

Perchè queste meravigliose quattro giornate dell’East Market Diner, che partono dall’aperitivo di oggi e finiranno domenica, copriranno tutte queste fasce orarie, in modo da non perdersi nemmeno una briciola di questa gustosa pietanza.

Potrai assaportare gli avocado waffle, i jerk waffle, i salmon waffle e i waffle burger, senza dimenticare i deliziosi waffle dolci con gelato e frutta e su stecco.

Insomma, saranno quattro giorni intensi: mi sembra proprio il caso di dire “pancia mia fatti capanna“, perchè io mi accampo direttamente all’East Market Diner.

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5 azioni su cui puntare per un 5x da qui a 5 anni

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E’ il sogno di ogni investitore: azzeccare quel titolo capace di moltiplicare in pochi anni l’investimento. Proviamo a individuare cinque aziende quotate alla Borsa di Milano che potrebbero avere ampi margini di crescita. Nota importante: non si tratta in alcun modo di un consiglio di investimento*.

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#1 Retelit e la scommessa F2i

Retelit (dal 2000 sul listino milanese, nel segmento Star dal 2016) è uno dei principali operatori italiani di servizi dati e infrastrutture nel mercato delle telecomunicazioni. La sua infrastruttura in fibra ottica si espande per oltre 10.000 chilometri (equivalente di circa 222.000 km di cavi in fibra ottica, di cui 66.000 km situati in MAN) e collega 9 Reti Metropolitane e 15 Data Center in tutta Italia.

I risultati dei nove mesi del 2017 (in linea con il Piano Industriale) evidenziano una robusta crescita sia dei volumi che dei margini reddituali ed un utile più che raddoppiato rispetto all’analogo esercizio 2016. Grazie a partnership strategiche (l’ultima siglata a fine dicembre con un primario player internazionale asiatico di telecomunicazioni per la vendita, per 20 anni, del sistema in fibra ottica che collega l’Europa all’Asia, passando per Bari) e a nuovi servizi, continua il posizionamento nel mercato Business. A livello patrimoniale si stimano investimenti in un range compreso tra i €25 e i €28 milioni e una Posizione Finanziaria Netta positiva compresa tra i €20 e i €23 milioni.

Retelit è oggi una realtà completamente rinnovata rispetto al 2015. La gestione è diventata molto solida e i ricavi ricorrenti rappresentano ora oltre l’80% del totale e stanno crescendo costantemente, garantendo una buona visibilità e raggiungimento degli obiettivi del piano industriale che terminerà nel 2021. Inoltre nel 2018, dopo diversi anni, la società probabilmente dovrebbe distribuire un dividendo grazie ai confortanti dati economico-finanziari del 2017. Retelit ha una buona posizione nel settore, una posizione finanziaria netta positiva e una strategia molto efficace; inoltre la società può sfruttare la sua intera infrastruttura di rete di proprietà e ciò ne trae un grosso vantaggio grazie alla crescente domanda di servizi a banda larga ultrarapidi. Voci di corridoio sostengono l’ipotesi di integrazione di Retelit con F2i con l’obiettivo di creare il 3° gruppo italiano nel settore delle Tlc, dopo Telecom Ita e Vodafone.

 

PERFORMANCE %
Ytd +3.0
1 Mese +0.76
6 Mesi +28.0
1 Anno +54.0
3 Anni +190.2
5 Anni +211.9

 

Dividendi:

Anno rif. bil. Valore
2016 0,00  euro
2015 0,00
2014 0,00
2013 0,00

 

#2 Gima TT: un titolo da non bruciare

Gima TT, fondata nel 2012 e con base a Ozzano (Bologna), è leader nella progettazione e nell’assemblaggio di macchine automatiche per il packaging dei prodotti derivati del tabacco. Tra i principali clienti c’è il colosso Philip Morris. Il titolo ha debuttato a Piazza Affari il 2 ottobre 2017 sul segmento Star.

Gli analisti hanno aumentato la stima sugli ordini, sui ricavi (+23%) e sull’Ebitda  per l’esercizio 2017. Per il 5° anno consecutivo  Equita ha consegnato a Gima TT, come prima classificata, il premio per la migliore strategia di utilizzo del mercato dei capitali (categoria mercati azionari). Gli esperti sostengono che la società ha un potenziale di crescita di circa il 23% medio annuo nei prossimi 4 anni. Inoltre la società potrebbe puntare a spin off di gruppi più grandi che serviranno per ampliare la gamma dei prodotti Gima ed è in programma un ampliamento dello stabilimento produttivo.

Sergio Marzo, il presidente di Gima TT, ha dichiarato di essere molto soddisfatto dei risultati preliminari (resi noti l’8 febbraio) della società in forte crescita rispetto l’esercizio precedente. La Pnf e la forte generazione di cassa consentiranno di realizzare operazioni strategiche che permetteranno di aumentare il valore della società.

A livello grafico, i ribassi delle ultime sedute hanno spinto il titolo Gima TT a quota 17.35 euro e la situazione grafica inizierà a migliorare oltre quota 18.0 euro per il test in area 18.70 euro in prima battuta. Acquisito questo target, i corsi dovranno trovare la forza di attestarsi oltre tale riferimento per dare così vita ad un nuovo rally che potrebbe riportare il titolo a 19.0 e successivamente in area 19.43 euro. Sul fonte opposto invece, segnali di allarme giungeranno con chiusure di seduta al di sotto di 16.80 euro.

 

Rating e target price:

Nome Data Rating Target Price
Equita sim 09/02/2018 Hold 18.60
Kepler Cheuvreux 10/01/2018 Buy 19.70
Kepler Cheuvreux 08/11/2017 Hold 18.00
Equita sim 08/11/2017 Hold 18.10

 

#3 Safe Bag: viaggiare in sicurezza sul mercato azionario

Safe Bag, società fondata nel 1997, è leader In Europa nel servizio di protezione e rintracciamento bagagli per i passeggeri aeroportuali che oggi conta un bacino di 3,7 miliardi di viaggiatori nel mondo, ed è previsto in continua crescita. Nel 1997 Safe Bag diventa operativa negli aeroporti di Bologna, Venezia e Verona e Napoli e nel 2014 Safe Bag continua la sua crescita sbarcando in Irlanda presso l’aeroporto di Dublino e l’aeroporto di Ginevra in Svizzera. 

Grazie alle nuove concessioni la società dovrebbe superare i target stimati dal piano aziendale. Dopo l’acquisizione delle due recenti concessioni internazionali di Vancouver e Varsavia, Safe Bag può operare in 24 aeroporti in diversi Paesi. Le principali concessioni aeroportuali in portafoglio hanno scadenza oltre il 2020. La società inoltre aggiungerà ulteriori servizi aeroportuali collegati al bagaglio: deposito bagagli, consegna bagagli, rilascio del bagaglio e vola, pesa e risparmia, vendita accessori per il viaggio. Alla luce dei risultati economico-finanziari soddisfacenti e superiori alle attese, il CDA ha definito una politica dei dividendi (durante il Piano Industriale) con l’obiettivo di realizzare un mix equilibrato di remunerazione per gli azionisti (payout ratio per gli anni 2017-2020 è stato fissato al 35% degli utili distribuibili); nel 2017 è stato distribuito un dividendo straordinario pari a 1 milione di euro (0.0745 euro per azione). Le attività di sviluppo commerciale stanno subendo un’accelerazione importante grazie all’interesse da parte di aeroporti in varie parti del mondo. Da sottolineare che i risultati di Safe Bag del terzo trimestre non rilevano le recenti acquisizioni che porteranno frutti a partire dal 2018. Pertanto il gruppo conferma il rilascio, entro il primo semestre 2018, di un nuovo piano industriale con stime in rialzo per il periodo 2018/2020.

Ad inizio febbraio Safe Bag ha reso noto aver siglato la lettera di intenti per l’acquisto del 51% di PackandFly Group OU principale operatore della Federazione Russa presente in rappresenta un passo importante per Safe Bag, un’opportunità per entrare in nuovi mercati in rapida crescita e aumentare le sue dimensioni. Questa operazione darà vita ad una Corporation con oltre 5 milioni di clienti, presente in oltre 50 aeroporti, 160 punti vendita in 14 Nazioni.

 

PERFORMANCE %
Ytd -4.2
1 Mese -4.7
6 Mesi +37.3
1 Anno +334.2
3 Anni +477.3

 

#4 MailUp Group: per chi punta sul rilancio dell’email marketing

MailUp Group, fondata nel 2002 a Cremona (ha sede anche a Milano e San Francisco), è uno dei principali player in Europa nel campo delle marketing technologies. È una società tecnologica che ha sviluppato una piattaforma SaaS (software-as-a-service) di cloud computing scelta da PMI e grandi imprese per creare, inviare e monitorare newsletter, email e SMS. La società ha fatto il suo esordio a Piazza Affari (Aim) nel 2014.

Il Gruppo intende continuare a sviluppare la propria attività e i propri servizi mediante un processo di crescita profittevole già in atto, in particolare, la società intende incrementare la piattaforma MailUp con l’introduzione di nuove funzionalità per il mobile marketing  attraverso l’ingresso di nuovi canali;  ulteriori  investimenti in marketing & sales sia in Italia che all’estero; incrementare la piattaforma Agile Telecom; aumentare il potenziamento dei servizi SMS; acquisizioni di società in Paesi esteri che consentano l’entrata in mercati nuovi e strategici. Per quanto riguarda le strategie future, MailUp punta ad espandersi in altri mercati attraverso società acquisite o tramite joint venture come quelle già avviate in Asia. Ad ottobre Fidentiis Equities, uno dei principali broker presente in Italia e Spagna, ha avviato la copertura di MailUp con un rating Buy ad un intervallo di valore di 3.2-3.4 euro. Il broker prevede che i ricavi della società crescano del 17% annuo, con un aumento del margine EBITDA al 17% entro il 2022.

La gamma completa di servizi di tecnologia di marketing (SMS, e-mail, editor di e-mail, servizi professionali) offerti in modo flessibile, sono un punto di forza della società; inoltre può contare di una base di clienti altamente diversificata che va dai professionisti del marketing a sviluppatori e grossisti sia a livello nazionale che internazionale. Gli esperti prevedono una crescita in leggero rialzo (incremento entrate +5.2% nel 2017 e +3.4% nel 2018). Nel luglio 2017 MailUp ha deliberato un aumento di capitale con lo scopo di rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria e di supportare lo sviluppo, anche tramite  operazioni di fusioni e acquisizioni con l’obiettivo di incrementare il flottante ed agevolare gli scambi dei titolo ancora volatile. Proprio per questo motivo, il mese scorso MailUp Group ha introdotto il cosiddetto “modello 231”, documentazioni e procedure richieste da Borsa Italiana per passare nel segmento STAR. 

 

PERFORMANCE %
Ytd -6.5
1 Mese -7.10
6 Mesi +3.3
1 Anno +41.3
3 Anni -18.2

 

#5 Prysmian Group: il gigante può crescere ancora

Prysmian Group è leader mondiale nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni grazie alla sua esperienza di oltre un secolo. Il Gruppo è specializzato in cavi e sistemi terrestri e sottomarini per la trasmissione e distribuzione di energia. Per quanto riguarda invece le telecomunicazioni, Prysmian realizza cavi e accessori per la trasmissione di video, dati e voce (fibra e cavi ottici, sistemi di connettività). Il Gruppo può contare su una solida presenza nei mercati tecnologicamente avanzati.

Prysmian Group può essere considerato come un buon titolo da cassettista grazie alle performance economico-finanziarie e ad un sistema di Governance e di un modello di business che consentano la sostenibilità dei risultati. Il Gruppo si sta focalizzando principalmente nei business molto profittevoli come per esempio i cavi e sistemi ad alta tensione sia terrestri che sottomarini, cavi per le Energie Rinnovabili (dove si sta registrando una buona crescita), fibre ottiche e tanto altro ancora. Prysmian Grp (conta circa 82 impianti produttivi in 50 Paesi) prosegue nel suo piano di investimento mirando in particolar modo ai Paesi e mercati che possano assicurare elevati tassi di crescita e profittabilità. Lo scenario di mercato nel quale opera il gruppo presenta buone opportunità  che Prysmian intende continuare a perseguire puntando su innovazione di prodotto e di servizio.

Bisogna sottolineare le buone performance del segmento Energy Projects e del segmento Telecom, dove si registra un’ulteriore crescita della domanda di cavi ottici. Crescita a doppia cifra nel business ottico, confermata nel 3 ° trimestre. Il gruppo sta cercando di espandersi anche in Cina (nel 2016 Prysmian  ha acquisito gli assetdella cinese ShenHuan Cable) con una strategia di espansione indipendente. Il Gruppo Prysmian prevede, per l’esercizio 2017, che la domanda nei business ciclici dei cavi per le costruzioni risulti in lieve crescita rispetto all’analogo periodo 2016, mentre il business dei cavi di media tensione per le utilities risulta in leggera flessione. Il settore industriale, Energy Projects (grazie all’insourcing progressivo dei servizi di installazione dei cavi sottomarini ) e segmento Telecom (sulla spinta della crescente domanda di cavi ottici) dovrebbero far registrare performance positive. Nel segmento Oil & Gas, la stabilizzazione del prezzo del petrolio consolida la ripresa della domanda di cavi, mentre il business Offshore rimane debole, così come il business SURF, che risente della debolezza della domanda in Brasile.

PERFORMANCE %
Ytd -1.80
1 Mese -7.9
6 Mesi +0.7
1 Anno +11.1
3 Anni +56.2
5 Anni +69.7

 

Dividendi:

Anno rif. bil. Valore
2016 0,430  euro
2015 0,420
2014 0,420
2013 0,420

 

PASQUALE FERRARO

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Durer e il Rinascimento

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Nonostante nei licei si studi storia dell’arte, credo che non si parli comunque abbastanza dei capolavori di Albrecht Durer… e penso che pochi conoscano addirittura la sua figura.

I suoi lavori di grafica, pittura e disegno hanno caratterizzato il Rinascimento tedesco ed europeo e le sue opere più colorate e prestigiose sono state spesso tema di discussioni spirituali e religiose. 

Molte delle sue rappresentazioni ritrattistiche nascondono un rapporto molto particolare tra Durer e la committenza, che emerge anche dai soggetti mitologici e delle pale d’altare, eseguiti con uno stile idealmente posto tra Classicismo e Anticlassicismo.

La sua visione della natura e dell’arte, insomma, è stata molto importante per il suo paese e per la storia dell’arte in generale: se sei curioso di saperne di più, sappi che da questo mercoledì il Palazzo Reale inaugura una mostra dedicata proprio ad Albrecht Durer“Dürer e il Rinascimento”, che esplorerà la figura di arista e di uomo di questo personaggio famoso, ma non troppo.

Io ho già acquistato il biglietto: 12 euro non sono nemmeno troppi, dai.

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12 persone più o meno note che hanno fatto cose belle per Milano

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A Milano non ci si può sentire realmente realizzati senza apportare qualcosa di positivo alla città. Ci sono tanti milanesi che alla luce del sole o sottotraccia fanno cose belle per Milano. Tra i molti ho scelto di parlare di questi dodici. Unico punto in comune: aver fatto qualcosa di buono per Milano. Li presento in rigoroso ordine alfabetico.

12 persone più o meno note che hanno fatto cose belle per Milano

#1 Paola Bacchiddu 

Giornalista sarda appassionata di politica e di polemiche. Ma soprattutto innamorata persa di Milano: durante il suo soggiorno forzato a Roma non perde occasione per ricordare la superiorità di Milano sulla capitale in ogni campo (esclusi i monumenti, ci tiene a precisare).
Giornalista precaria, e si vanta di questo, è apparsa praticamente su tutte le testate in circolazione e non esiste politico a cui non abbia fatto tremare la mascella con i suoi pezzi dissacranti.
A Milano è stata tra i fondatori de Linkiesta, una delle iniziative editoriali più stimolanti dell’ultimo decennio.

 
Paola Bacchiddu Io sono innamorata di Milano. E sono fedele!
 

#2 Stefano Boeri

Il presidente della Triennale non perde occasione di magnificare Milano con i suoi progetti apprezzati in tutto il mondo. Su tutti svetta il Bosco Verticale che ha dato un tocco di geniale originalità al nuovo skyline milanese ed è diventato fonte di ispirazione per architetti e urbanisti internazionali. Tra i suoi altri progetti per rinnovare Milano ci sono i raggi verdi e il bosco metropolitano. Appena nominato in Triennale ha proclamato subito di voler trasformare il Sempione in un parco delle culture. 

Stefano Boeri ha condiviso il post di La Triennale di Milano.

)) grazie di cuore, ce la metterò tutta 

#3 Gilda Bojardi

Una delle domande più gettonate a Milano è: ma chi ha inventato il Fuorisalone? La risposta è una avvocatessa straripante di idee, storica direttrice della rivista Interni, che per aver creato il Fuorisalone nel 1990 ha ricevuto l’Ambrogino d’oro nel 2007.

#4 Marco Cappato

E’ stato definito l’unico consigliere comunale di Milano che si occupa di problemi universali. L’erede naturale di Pannella grazie alla sua lotta per l’eutanasia di DJ Fabo, che sta pagando con un procedimento penale, è riuscito dopo secoli di chiacchiere a fare approvare dal Parlamento italiano una legge sul biotestamento. Alfiere della libertà individuale, tra i suoi desideri c’è quello di introdurre a Milano principi di democrazia diretta, tra cui la possibilità di poter fare votare al popolo anche referendum su tematiche fiscali.

“quando si ritiene che la legge non sia all’altezza della morale, non si scende in piazza mascherati sfasciando vetrine e bancomat, si fa molto di più: si mette sul piatto la propria libertà per ottenere la libertà di tutti”

#5 Lorenzo Castellini/Beniamino Saibene (Esterni)

Da più di vent’anni l’impresa culturale Esterni fa rima con creatività interamente made in Milan. Tra le loro iniziative più note ci sono Cascina Cuccagna, il Public Design Festival e il Milano Film Festival, festival diffuso unico nel panorama non solo italiano.

#6 Manfredi Catella

Ha un’aura quasi mitologica. Difficilissimo incontrarlo di persona, su di lui circolano leggende di ogni tipo. Si dice sia l’incarnazione meneghina di Gordon Gekko, così come non si è ancora capito quale lato della forza abbia abbracciato.
A Porta Nuova ha rivoluzionato in modo geniale l’urbanistica della città. La sensazione è che in futuro sarà sempre più protagonista nella società milanese.

#7 Daniela Cattaneo

Una autentica imprenditrice culturale, tra le più innovative non solo di Milano, capo della sua società di produzione quasi tutta al femminile: h Films. C’è la sua mano dietro a iniziative che fanno lustro a Milano, tra cui Book City, Piano City o Base Milano. Ultimamente si sta estendendo al resto d’Italia, molto attiva in particolare a portare più Milano in terra di Sicilia. 

#8 Giuseppe Guzzetti

Uno di quegli uomini in grado di forgiare la storia senza apparire sulla scena. Dal 1997 è il superpresidente di Cariplo, una delle fondazioni più potenti d’Europa ed è considerato il “Padre” delle fondazioni bancarie italiane. L’organo centrale della Fondazione prende il nome di Commissione Centrale di Beneficenza e ogni anno finanzia mediamente più di 1000 progetti per un valore di circa 150 milioni di euro a stagione.

#9 Maria Grazia Mattei

Chi non ha mai partecipato a uno degli incontri di Meet the Media Guru? Da oltre dieci anni l’effervescente pisana porta a Milano esponenti internazionali della cultura digitale. Commissario della commissione centrale di beneficenza della Fondazione Cariplo sta lavorando su un progetto destinato a diventare un punto di riferimento per il futuro digitale di Milano. 

#10 Alessandro Morelli

Salviniano di ferro, eppure quello che ha fatto più di valore a Milano è all’insegna della collaborazione al di là degli steccati. Da assessore della giunta Moratti ha coinvolto associazioni di ogni parte politica. Da consigliere si è battuto per iniziative multipartisan, tra cui quella per salvare il Vivaio Riva, per la riapertura dei Navigli e l’istanza fatta approvare in Giunta per Milano Città Stato: primo passo del Consiglio Comunale per Milano Città Stato.

#11 Giangiacomo Schiavi

Sul Corriere della Sera gli articoli più ottimisti su Milano sono spesso i suoi. L’ex vicedirettore di Via Solferino è da sempre in prima linea quando si tratta di valorizzare quanto di buono emerge nella cronaca cittadina. Tra i suoi ultimi articoli c’è quello che riprende il gesto eroico di Lorenzo Pianazza, il diciottenne che ha salvato un bambino caduto sui binari della metropolitana. Nel 2007 a bordo di un camper, è andato tra i quartieri di Milano per raccontare come vivono i cittadini, nello stesso anno ha vinto l’Ambrogino d’Oro ed è un grande supporter di una Milano amministrativamente autonoma.

#12 Andree Ruth Shammah

bagnimisteriosi - Teatro Parenti
bagnimisteriosi – Teatro Parenti

Ha in pugno lo scettro di Strehler. Personaggio dall’esuberanza dannunziana, completamente affrancata da stereotipi e ideologie, spadroneggia sulla scena culturale milanese riuscendo a unire mondi lontanissimi. Impossibile non amarla nella sua tracimante generosità, specie per i più giovani, e nella sua verve creativa. Grazie a lei il Teatro Franco Parenti è diventato uno dei punti di riferimento della vita culturale e sociale della città e non esiste per lei alcun freno quando si tratta di fare qualcosa di valore per Milano.

 
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Articolo in memoria di Claudio De Albertis

 

ANDREA ZOPPOLATO

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La tragica RIVOLUZIONE di Largo Foppa

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Largo La Foppa, maggio 1898
Largo La Foppa, maggio 1898

Le cinque giornate sono l’unica insurrezione popolare riuscita di Milano. Ce ne furono altre mancate o, talvolta, solo temute. Come i moti della primavera del 1898 che portarono in largo La Foppa operai e forze di sinistra rabbiose per l’imposta sul pane e per l’arresto di Turati e di Anna Kuliscioff.

Più della loro consistenza fu la paura di una rivoluzione che portò a proclamare la legge marziale e a spingere il generale Bava Beccaris a prendere a cannonate gli insorti, provocando oltre 100 morti.

Per vendicare la strage l’anarchico Gaetano Bresci due anni dopo uccise il re Umberto I che aveva premiato Bava Beccaris per quanto aveva fatto a Milano.

Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani

MILANO CITTA’ STATO

Aperitivo Matematico: quando la matematica… interessa

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La matematica.

Quella materia che o ami dal più profondo del cuore, perchè stimola il ragionamento e ti fa capire i meccanismi dell’universo… o detesti in modo così viscerale da preferire una lenta e dolorosa tortura al suo studio.

La matematica è una disciplina molto incompresa, però, diciamocelo: io stessa l’ho odiata fino al secondo anno di liceo.

Perchè? Ho sempre avuto professoresse e maestre che o non sono mai state in grado di spiegarmela come si deve o semplicemente non mi facevano appassionare all’argomento.

In seconda liceo, invece, finalmente ho avuto un’insegnante che mi ha presa in simpatia-antipatia (simpatia perchè volevo imparare, antipatia perchè avevo la testa tra le nuvole e non tra i quadretti del quaderno) e mi ha spiegato talmente tante volte i vari punti del programma che alla fine ero io stessa a voler andare alla lavagna per risolvere i problemi…  e prendevo sempre voti dall’8 al 10.

Una storia a lieto fine… della quale, però, penso non ti interessi granchè. Se sei un appassionato di matematica, però, ti posso proporre l’Aperitivo matematico di questo mercoledì, dalle 19.30, alla Santeria Paladini. 

Mentre gusterai il buffet e i drink proposti, potrai discutere di tutte quelle argomentazioni scientifiche delle quali hai sempre voluto parlare o capire qualcosa, ma che non ti sei mai azzardato a chiedere per paura di essere bollato come nerd, secchione o imbranato.

E se, invece, sei la persona che dovrà per forza accompagnare il tuo amico mercoledì per non lasciarlo solo, non ti preoccupare l’ingresso è libero e se ti annoi, puoi sempre mangiare altro cibo e affogare la tua disperazione nell’alcool: è pur sempre un aperitivo.

 

 

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Milano, ma quanto mi COSTI?

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Conoscete Numbeo?
È un interessante sito web con l’ambizione di raccogliere i prezzi e alcuni indicatori sulla qualità della vita di tutte le città del mondo. È il sito ideale se volete trasferirvi all’estero e state facendo i conti su spese e stipendio.

Noi l’abbiamo usato per conoscere le città simili a Milano per costo della vita e ovviamente salario medio.

Il dato sul costo della vita è specialmente interessante perché raccolto spontaneamente dagli utenti del sito (quindi non frutto di elaborazioni di qualche istituto) e perché mette nel paniere diversi beni e servizi, dal costo del McMeal a quello di 1 kg di patate, dalla birra locale alla benzina, dai jeans Levi’s all’abbonamento dei mezzi di trasporto, oltre che affitti e bollette medi. Il paniere completo (oltre 50 voci) lo trovate qua.

Abbiamo diviso i costi di generi alimentari e di consumo da una parte e affitti e spese per immobili, bollette, istruzione e trasporti dall’altra.

Nel grafico mettiamo a confronto alcune città dell’area euro per comprendere quanto sia costosa ogni città rispetto alle altre.
Grazie a una tecnica statistica abbiamo sintetizzato con due valori le informazioni rispetto 
ai prezzi dei beni compresi nelle due categorie individuate.

Elif Lab - Prezzi citta europeePiù costosa di Roma, Milano si colloca in una via di mezzo tra Bruxelles e Helsinki, in un gruppo di città che comprende anche Vienna e Valletta.

E i salari? La maggior parte delle città analizzate ha un salario medio inferiore agli 1100 euro mensili (netti). Milano si colloca in un secondo gruppo, con quasi 1600 netti mensili (fa meglio di Roma, ferma a 1435.5). Si guadagna però meno di quanto accade in città in cui i prezzi sono leggermente più bassi, come Madrid e Berlino.

Elif Lab - Salari Europa

Solo in Lussemburgo lo stipendio medio supera i 3000 mensili: la prima città “normale” è Amsterdam con 2643 euro netti al mese.

Elif Lab - Salari città europee

Milano è per fortuna la città in cui l’acqua in bottiglia costa meno (0.43 euro di media per la bottiglia da 1 litro e mezzo, a Helsinki 1 euro e 50), ma andate via se volete comprare un paio di scarpe da uomo per andare a lavoro: 135 euro di media contro i 78 che paghereste a Bratislava.

Curiosamente Milano è tra le città analizzate anche quella in cui si paga di più la carne (1 kilo di girello per 17 euro, contro i 6.40 che paghereste a Riga). Ma non ridano i vegetariani perché anche il riso costa caro: in media 2 euro e 25 per 1 kilogrammo, contro 0.88 centesimi per la stessa quantità a Lisbona.

Milano o Roma?
A Roma la vita è complessivamente meno cara.
Scegliete Roma se vi piace giocare a tennis, mangiare frutta e cenare al ristorante.
Ma scegliete Milano se vi piace spendere i vostri 160 euro in più di stipendio 🙂

ELIF LAB

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Nel 1886 fu fondata a Milano la prima azienda di pubblicità “dinamica”

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Nella città in cui si diffondevano i primi tram a vapore non poteva tardare la pubblicità. Fu un francese, Fernand du Chene de Vere a fondare nel 1886 la prima azienda di pubblicità specializzata in affissioni sui mezzi di trasporto. Nel 1890 ottenne l’esclusiva di affissione sul circuito urbano e interurbano della rete tranviaria. L’anno seguente estese l’esclusiva sull’intero Regno d’Italia. Le prime reclame furono per il Fernet Branca e il bitter Campari.

Il suo principale concorrente nel mondo della pubblicità fu Attilio Manzoni che ebbe grande successo con la sua idea innovativa di istituire i necrologi a pagamento.

Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani


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