TAKELOCAL: la food community milanese per cambiare il mondo del DELIVERY nei QUARTIERI

Nei quartieri milanesi arriva un delivery cucito su misura: Takelocal, la food communty sostenibile e indipendente.

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Ph. Ufficio stampa Comune di Milano

La missione di ogni città è creare una comunità forte e coesa e perché non farlo attraverso il cibo? Takelocal arriva nei quartieri di Milano per trasformare il mondo del delivery creando una food community tutta milanese. Ma di cosa si tratta?

TAKELOCAL: la food community milanese per cambiare il mondo del DELIVERY nei QUARTIERI 

# Un’alternativa al delivery tradizionale

credits: takelocal.it

Sono molte le app di delivery di fama mondiale che hanno invaso le grandi città come Milano. Basti pensare a Gloovo, Deliveroo o Just eat che ormai da anni sono ampiamente utilizzate e apprezzate dai clienti per la loro comodità. Eppure non tutti sembrano condividerne l’entusiasmo, è il caso delle piccole realtà locali. Queste infatti, sembrano non apprezzare del tutto il servizio di queste grandi piattaforme che erodono tutti i guadagni, non permettono di instaurare una relazione con i clienti e nemmeno di avere il controllo sulla gestione delle vendite. Ed è proprio per dare più spazio alle realtà locali che nasce Takelocal, una nuova piattaforma che trasforma il delivery.

# Creare una community attraverso il cibo

credits: IG @takelocal.it

Takelocal, già dal nome della neo-piattaforma milanese è intuibile la volontà di dare spazio alle realtà locali. Il progetto “è nato spontaneamente da un gruppo di ristoratori che non trovavano soddisfazione nei modelli attuali di delivery”, sottolineano da TakeHome Srl, che ha lanciato la piattaforma. Un nuovo modo di guardare al delivery creando una food community di quartiere dove l’obiettivo è quello di garantire il contatto diretto tra i clienti e i ristoratori della zona.

Ma come funziona? Il tutto avviene in pochi e semplici passi attraverso il sito www.takelocal.it. Qui chiunque può inserire il proprio indirizzo e individuare i ristoranti aderenti più vicini oppure scegliere il quartiere che si desidera. Per il momento il servizio è attivo a Porta Venezia, Isola e NoLo, ma è in fase di espansione, pronto a raggiungere tutti i quartieri milanesi. Trovato il ristorante che fa al proprio caso, non resta che ordinare.

# Ordinare direttamente dai canali social

credits: IG @takelocal.it

Al contrario delle classiche modalità di delivery, con Takelocal non servono App, ma si può ordinare direttamente dalle pagine social dei locali (Instagram e Facebook) o dal sito di Takelocal o anche dai canali dei singoli ristoranti, che rimandano direttamente alla pagina dedicata. Dopo aver scelto il proprio piatto, si paga con carta di credito o Paypal e, per i locali che lo permettono, anche in contanti.

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Inoltre, si può scegliere se optare per il take-away, passando a ritirare il cibo di persona, oppure farlo arrivare direttamente a casa: “È importante ricordare che il raggio di consegne limitato permette l’arrivo dei piatti ancora caldi e in perfette condizioni” spiegano da Takelocal.

# Sostenibilità e attenzione verso l’ambiente

L’idea è quella di puntare sugli acquisti di prossimità e sulla gestione indipendente delle consegne, che vengono effettuate direttamente dai ristoranti oppure da una flotta condivisa all’interno del quartiere. Essenziale per Takelocal è l’attenzione verso l’ambiente. Infatti, credendo in un mondo sostenibile, promuove la mobilità tramite l’utilizzo di mezzi elettrici o biciclette, così come il rispetto delle risorse umane per quel che riguarda i trattamenti contrattuali e la sicurezza sul lavoro. Inoltre, tutti i pagamenti e le spese di consegna vengono decisi e incassati dai ristoratori, senza nessuna intermediazione.

# Prima cittadini, poi ristoratori

credits: takelocal.it

Takelocal è una nuova alternativa al delivery che sta già coinvolgendo decine di realtà milanesi. Un nuovo modo semplice di ordinare il cibo che, senza rinunciare alla comodità, cerca di costruire una vera e propria community mettendo al primo posto l’essere cittadini. “Vogliamo dimostrare che una community, se unita dagli stessi valori, riesce a portare un vero cambiamento, tanto dal punto di vista etico quanto da quello economico” concludono da TakeHome.

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SARA FERRI

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Sara Ferri
Laureanda in scienze psicosociali della comunicazione all’università Milano-Bicocca. Nutro da sempre un forte interesse per la psicologia, la filosofia e tutto ciò che riguarda la società. Sento il bisogno costante di comunicare, di scoprire nuove realtà e sono alla continua ricerca della bellezza collaterale. Per questo cerco di sperimentare ogni forma di espressione artistica, suono il basso in una band e amo viaggiare. Credo nella continua evoluzione e nel cambiamento e spero un giorno di poter contribuire a migliorare la vita delle persone anche attraverso la scrittura.