NUOVO AUMENTO dei BIGLIETTI di ATM? Il braccio di ferro tra Comune e Governo

Mancano 400 milioni di euro per far funzionare il trasporto pubblico

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credits: atm_milano IG

L’Assessore alla Mobilità Arianna Censi: “Non è possibile fare un altro adeguamento“. Mancano però 400 milioni di euro per far funzionare il trasporto pubblico e le alternative sul tavolo sono solo due: più risorse dal governo o più incassi da chi usa metro e tram.

NUOVO AUMENTO dei BIGLIETTI di ATM? Il braccio di ferro tra Comune e Regione

# A gennaio 2023 l’ultimo rialzo delle tariffe

Biglietto di seconda mano. Quanto costa? – Credits Milano Città Stato

L’ultimo aumento della tariffa dei biglietti e dei carnet per utilizzare il trasporto pubblico di Milano risale ai primi giorni di gennaio del 2023: il biglietto ordinario è passato da 2 a 2,20 euro, il ticket giornaliero da 7 a 7,60 euro, quello valido tre giorni da 12 a 13 euro e infine il carnet per dieci viaggi da 18 a 19,50 euro. Un rialzo conseguente a quello dell’inflazione e che se si fosse utilizzata la secca applicazione di un algoritmo legato al rincaro dei prezzi come fatto per Trenord, l’impatto sarebbe stato più pesante. Solo gli abbonamenti non sono stati toccati. Ora però i milanesi rischiano una nuova stangata.

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# L’Assessore alla Mobilità Arianna Censi “Non è possibile fare un altro adeguamento

Credits Ufficio Stampa Atm – Tornello metrò contactless tessera

Il rischio di un possibile nuovo aumento del costo dei biglietti lo si può leggere tra le righe di un post pubblicato il 26 giugno 2023 sulla sua pagina facebook dall’Assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi: “Ho informazioni da parte dell’agenzia del trasporto pubblico locale di Milano sul fatto che sul fatto che Regione Lombardia sia orientata, entro tre settimane, ad assumere una delibera che fissa il tasso di inflazione al +6,41%. Ho chiesto all’Assessore Lucente informazioni e quindi aspetto questa risposta al più presto.”

Le intenzioni del Comune di Milano, come spiega l’Assessore, non sono quelle di applicare un nuovo incremento ma si potrebbe vedere costretto a farlo: “L’anno scorso ci siamo adeguati, quest’anno non siamo disponibili. Non è più possibile scaricare sui cittadini e sulle cittadine e lo dirò anche in sede di agenzia del trasporto pubblico. Bisogna pensare ad altri sistemi, che non può essere l’adeguamento annuale del prezzo di un servizio così importante per la qualità della vita delle città e dei cittadini. È necessario un robusto intervento statale sul trasporto pubblico locale.

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# Mancano 400 milioni di euro per il trasporto pubblico milanese

Credits mezzi_di_milano IG – Bus Atm

Il post dell’Assessore Arianna Censi prosegue sulla necessità di Milano di ottenere ulteriori fondi per far funzionare il servizio di trasporto pubblico: “Oggi a Milano spendiamo 850 milioni, che diventeranno 920 l’anno prossimo a regime con l’M4, e riceviamo un contributo insufficiente, di poco superiore ai 200 milioni.
Al netto degli incassi per la vendita di biglietti e abbonamenti mancano quasi 400 milioni, una cifra enorme per una città. Per quanto mi riguarda, non è possibile
fare un altro adeguamento. L’intervento deve trovare il suo finanziamento nel fondo nazionale dei trasporti, il ministero faccia il suo lavoro e investa in quella direzione.

Cosa potrebbe fare il Comune di Milano se la delibera di Regione Lombardia venisse confermata e le risorse richieste non arrivassero? Le soluzioni sarebbero solo due e non è detto che una escluda l’altra: la prima sarebbe una riduzione del servizio come già successo di recente in particolare sulle linee di superficie, la seconda, al netto delle buone intenzioni di chi siede a Palazzo Marino, un’ennesima tacca sul costo del biglietto.

Continua la lettura con: Scatta l’AUMENTO del BIGLIETTO ATM

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.