🛑 La BICOCCA va alle MALDIVE

La Bicocca da anni si è trasferita alle Maldive, all'insaputa di molti. A breve però avverrà un importante accordo: aumenterà la fama del Centro?

0
credit: zeropixel.it

La Bicocca da anni si è trasferita alle Maldive, all’insaputa di molti. A breve però avverrà un importante accordo: aumenterà la fama del Centro?

La BICOCCA va alle MALDIVE

Non tutti sanno che nel 2009 è stato inaugurato un importante centro di ricerca marina e alta formazione dell’Università Milano-Bicocca alle Maldive. Oggi, a 12 anni dall’inaugurazione ufficiale, l’Ateneo è pronto a diventare partner del Governo Maldiviano per la salvaguardia della barriera corallina. Nonostante il MaRHE Center proponga workshop e attività di fama internazionale, moltissimi milanesi non sanno neppure della sua esistenza.

# Perché costruire un centro alle Maldive?

credit: marhe.unimib.it

Perché proprio alle Maldive? Perché costruire un intero centro di ricerca che può ospitare fino a 40 persone, proprio qui? La frase “il fine giustifica i mezzi” può essere utilizzata per spiegare la creazione del MaRHE. Lo scopo del centro, infatti, è quello di svolgere attività di ricerca e didattiche nel campo delle scienze ambientali e biologia marina, scienze del turismo e della geografia umana; e dove costruire un centro con questo scopo se non in un ambiente come quello maldiviano, fragile e in costante cambiamento a causa dei cambiamenti climatici e del turismo di massa?

# Ricerca high-tech nel paradiso maldiviano

credit: marhe.unimib.it

L’Università ha saputo creare un centro che unisce la ricerca universitaria all’amore per il mare, offrendo opportunità altrimenti impensabili restando a Milano: progetti di ricerca che includono barriere coralline e immersioni subacquee nelle acque maldiviane, per non parlare degli studi di geografia umana e scienze del turismo a contatto diretto con le popolazioni locali. Tutto questo, che può sembrare apparentemente come una vacanza in un resort esclusivo, è solo una faccia della medaglia. L’altra faccia è costituita dagli avanzatissimi laboratori high-tech per svolgere la migliore attività di ricerca possibile. Già questo dovrebbe essere motivo di vanto a livello nazionale e non solo cittadino, ma a breve il centro diventerà molto di più.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

# CorallaMIB: la Bicocca parteciperà alla salvaguardia della barriera corallina

credit: marhe.unimib.it

Il 24 febbraio verrà sottoscritto un accordo tra il Governo Maldiviano e l’Ateneo milanese che ci rende tutti indirettamente partecipi della salvaguardia della barriera corallina. Il progetto di ricerca, chiamato CorallaMIB, si svolgerà interamente nel centro sotto la supervisione del team di ricerca del centro, costituito principalmente da professori, ricercatori e studenti dell’Università Bicocca, pur essendo aperto a partecipanti internazionali.

Anziché essere motivo di orgoglio, all’insaputa di molti da anni l’Ateneo statale milanese contribuisce allo studio della barriera corallina (e non solo), e a breve diventerà ufficialmente parte del suo restauro. Si spera che questo nuovo accordo dia al Centro e all’ottimo lavoro svolto dall’Ateneo la giusta visibilità, aumentando anche il senso di responsabilità ambientale cittadino e nazionale.

Leggi anche: Le 5 CURIOSITÀ più incredibili sulle UNIVERSITÀ milanesi

ROSITA GIULIANO

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.


Articolo precedenteAiuto, ci siamo dimenticati l’AMBIENTE: 1 miliardo di mascherine da smaltire in Italia ogni mese
Articolo successivoIl RISTORANTE più ECONOMICO di Milano: MENU completo a soli 8 EURO
Rosita Giuliano
23 anni e tanti sogni da rincorrere per il mondo. Mentre li inseguo, sorrido e scrivo.