Fine del sogno dei “treni di Mezzanotte”?

Cosa prevedeva l'ambizioso progetto, con una fermata anche a Milano

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Il progetto prevedeva treni notturni dotati di ogni comfort per un’esperienza sofisticata e di lusso. Dopo quattro anni di lavoro l’avventura è però arrivata al termine ancora prima di vedere il primo convoglio sui binari. Questi i motivi dello stop.

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Fine del sogno dei “treni di Mezzanotte”?

# Midnight Train, il progetto dei “boutique hotel itineranti”

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Da qualche anno si sta assistendo a un vero boom dei viaggio a bordo di treni notturni. Alle compagnie ferroviarie già presenti sul mercato a maggio 2023 si è aggiunta la European Sleeper con il servizio The Good Night Train. Un’altra avrebbe dovuto debuttare nel 2024, quella dei Midnight Train. Il progetto prevedeva treni notturni come veri “boutique hotel itineranti”, dotati di ogni comfort per un’esperienza sofisticata e di lusso che faccia dimenticare di essere su un treno. 

midnight_trains interni

I vagoni erano stati pensati con un arredamento moderno e allo stesso tempo elegante, dotati di suite private con bagno, un bar aperto H24 con birra artigianale e vini selezionati, servizio di concierge disponibile tramite app e intrattenimento su richiesta.

# Una rete con 12 destinazioni, con tappa anche a Milano

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La rete dei Midnight Trains prevedeva 12 destinazioni europee collegate a Parigi, tra queste anche Milano che avrebbe dovuto inaugurare il servizio sulla tratta Parigi-Milano-Venezia. I treni con partenza dalla stazione Gare du Nord avrebbero dovuto raggiungere anche Madrid, Lisbona, Porto, Venezia, Firenze, Roma, Vienna, Praga, Budapest, Berlino, Amburgo, Copenhagen ed Edimburgo. I primi viaggi erano stati programmati per il 2024 ma l’avventura è finita ancora prima di cominciare.

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# La fine del sogno: “Where the night dies”

immagine comunicato midnight train

L’annuncio della fine del sogno è stato fatto il giorno 31 maggio 2024 direttamente sul sito in un comunicato dal titolo “Where the night dies”. La compagnia ferroviaria, a quattro anni dalla sua nascita, è stata costretta a rinunciare all’idea di vedere i suoi treni correre sui binari. Questo un estratto del testo:

È con grande tristezza che dobbiamo annunciare la morte di un sogno. […] Midnight Trains è morto oggi, circondato da familiari e amici. Abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere per riuscire a realizzare il sogno condiviso di un treno notturno del 21° secolo. Era un treno notturno bello e utile che aveva il potere di trasformare in realtà il viaggio sostenibile tra le principali città europee.

Oggi è la fine di un ambizioso progetto lanciato da un audace trio. Da quattro anni mettiamo tutte le nostre energie nel reinventare il treno notturno per renderlo una modalità di trasporto al passo con i nostri tempi, in grado di competere con l’aviazione a medio raggio e offrire un’alternativa desiderabile a tutti coloro che desiderano continuare viaggiare, senza distruggere il pianeta.

È stata una scommessa folle, ma non così folle. Nell’ultimo decennio le infrastrutture ferroviarie europee si sono progressivamente aperte a tutti gli operatori pubblici o privati ​​che desiderano far circolare i treni. Prima di allora lo facevano solo gli operatori nazionali (SNCF, RENFE, DB, ecc.). Il quadro normativo ci ha aperto le braccia. Alcuni successi europei – Italo, Flix train, Regiojet e Léo express – hanno rafforzato il nostro desiderio di entrare in questo mercato.”

Al netto della difficoltà di un mercato aperto, ma dominato da player storici e strutturati, i fondatori hanno riconosciuto tre aspetti che hanno portato allo stop dell’iniziativa: “Non sufficientemente finanziati fin dall’inizio, ci è mancata la velocità e non abbiamo raggiunto la maturità necessaria. Avremmo dovuto fermarci quando non siamo riusciti a raccogliere i 5 milioni di euro necessari nella prima tornata. Allora pensavamo che con gli sforzi finanziari e l’energia dei fondatori avremmo potuto spostare le montagne. Purtroppo non siamo stati abbastanza forti per affrontare questa seconda tornata di finanziamenti straordinaria e senza precedenti. Con un totale di 1,3 milioni di euro, anche senza pagare noi stessi, era impossibile allineare argomenti aggiuntivi con le specifiche dei nostri treni, la partnership con un produttore, le specifiche del nostro IS, trovare un direttore delle operazioni e della costruzione della comunità.”

La conclusione del comunicato: “Continuiamo a sognare Midnight Trains. Un giorno, altri imprenditori potrebbero riuscire dove noi abbiamo fallito. E tanto meglio, il pianeta ne ha bisogno. Se alcuni imprenditori desiderano risparmiare tempo e partire da una base sana e consolidata per avviare un progetto simile, siamo aperti alla discussione per la cessione dei nostri beni.

Grazie a tutti per aver condiviso il nostro sogno e aver creduto in noi per realizzarlo.

Buonanotte a tutti.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.