A Milano sbarca l’APP per comprare le OPERE d’ARTE al RISTORANTE

Una cornice rossa arriva a Milano: Artàporter, la piattaforma che permette il match fra artisti emergenti e la rete di locali cittadini

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artàporter

È capitato a tutti almeno una volta di essere seduti al ristorante e desiderare di portare via quel quadro che sarebbe perfetto in soggiorno. Ma se si potesse comprare per davvero? Ci pensa Artàporter: l’app che trasforma i ristoranti in gallerie d’arte arriva anche a Milano.

A Milano sbarca l’APP per comprare le OPERE d’ARTE al RISTORANTE

# L’arte a portata di tutti

credits: Facebook Artàporter

Con una cornice rossa sottobraccio arriva a Milano Artàporter: la piattaforma che permette il match fra artisti emergenti e la rete di locali cittadini. Ristoranti, caffetterie, studi professionali o negozi si rendono disponibili per ospitare nei propri spazi le opere degli artisti trasformandosi in gallerie d’arte alternative.

“Non siamo solo artisti, non siamo solo negozi, non siamo gli spazi d’arte canonici. Siamo una mano tesa, un caffè sospeso, un’opportunità ancora da cogliere. Portiamo conoscenza, senso di unione, bellezza. Mettiamo l’arte in movimento e la fissiamo alla portata di tutti. Nasciamo dalla voglia di rendere l’arte capillare e ci dedichiamo a farlo attraverso il potere della democrazia. Crediamo che l’arte sia delle persone, che possa scuotere gli animi, toccare cuori e migliorare gli spazi che ci circondano.” dal manifesto di Artàporter.

# Ripensare ai luoghi comuni dell’arte

credits: IG @art.aporter

Questa iniziativa rivoluzionaria nasce a Torino da un’idea di Massimo Gioscia e Dario Ujetto insieme agli altri co-founders Pierangelo Decisi, Emanuele Buscaglione, Gaetano Coppola, Savio Musicco e Alyona Kosareva. La giovane startup propone di ripensare i luoghi comuni dell’arte creando nuovi distretti alternativi alle gallerie per dare l’opportunità ad artisti emergenti di farsi conoscere ed esporre la propria arte.

Artàporter è l’impresa per tessere una rete di aiuto mutuo fra due mondi messi in crisi dalla pandemia. I locali, offrendo un’esperienza alternativa, guadagneranno maggiore attrattività e, allo stesso tempo, giovani artisti avranno visibilità e riconoscimento economico senza l’intermediazione di una galleria. Ma come funziona?

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# L’app di dating dell’arte emergente

credits: IG @art.aporter

Semplice come una comune app di dating, Artàporter funziona con un semplice click. Per candidarsi basta registrarsi sulla app gratuita ed essere selezionati dal team di Artàporter. Una volta approvati si attende il match tra l’artista e l’Host, che può essere il proprietario di un’attività commerciale, uno studio professionale o un semplice luogo di passaggio che vuole mettere a disposizione una parete del proprio locale agli artisti della città. Se l’incontro va a buon fine, proprio come nel logo, l’artista dovrà consegnare la propria opera autonomamente all’Host, senza essere tenuto ad installarla. I locali decideranno autonomamente come esporre l’opera che sarà munita di un codice QR. E così, sorseggiando un caffè, i clienti interessati potranno acquistare il quadro semplicemente inquadrando il codice e, non appena terminato di bere, lo potranno portare via con sé.

Un affare win win. Infatti, l’Host non solo avrà abbellito le pareti del locale, ma grazie alla vendita otterrà il 5% del prezzo fissato su ogni opera e l’artista il 100%. In caso, invece, di mancata vendita, trascorsi da uno a tre mesi dall’esposizione, le opere verranno riassegnate ad altri Host per garantire una rotazione.

# A Porta Venezia il primo match della City

credits: IG @art.aporter

Ad inaugurare l’iniziativa a Milano è stato il conduttore televisivo e deejay, oltreché artista, Alvin (all’anagrafe Alberto Bonato). In collaborazione con Stefano Corti delle Iene, è stato il protagonista del primo match e ora le sue coloratissime tele pop sono esposte sulle pareti del cocktail bar Cera in Porta Venezia.

Seppur nuovissima, la piattaforma sembra già essere molto apprezzata nella City e sono già molti i match di altri locali on boarding a Milano. Fra i primissimi host affiliati al progetto, anche il Cinema Teatro Trieste di Milano, il Delight di Nerviano, il Club House di Saronno. Per riconoscerli basterà cercare il logo di Artàporter sulla vetrina o guardare comodamente la mappa sul sito ufficiale.

# Un nuovo modo per far riscoprire la città nel segno della bellezza

credits: IG @art.aporter

Insomma, Artàporter è un nuovo modo per far riscoprire la città nel segno della bellezza. Non solo permette uno scambio reciproco fra artisti ed esercenti, ma anche una vera e propria prossimità di quartiere dell’arte creando circuiti alternativi alle gallerie. Infatti, oltre ad aumentare l’affluenza di vie e negozi attraverso l’arte, la rete sempre più ampia e diffusa di locali coinvolti permetterà la nascita di luoghi fisici attraverso cui veicolare l’arte.  E se ad aprire le danze sono state Torino e Milano, l’app è destinata ad espandersi. Sono molte le città europee desiderose di diventare nuovi distretti d’arte e le prossime in lista sono Roma, Bologna, Parigi e Londra.

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SARA FERRI

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Sara Ferri
Laureanda in scienze psicosociali della comunicazione all’università Milano-Bicocca. Nutro da sempre un forte interesse per la psicologia, la filosofia e tutto ciò che riguarda la società. Sento il bisogno costante di comunicare, di scoprire nuove realtà e sono alla continua ricerca della bellezza collaterale. Per questo cerco di sperimentare ogni forma di espressione artistica, suono il basso in una band e amo viaggiare. Credo nella continua evoluzione e nel cambiamento e spero un giorno di poter contribuire a migliorare la vita delle persone anche attraverso la scrittura.