Terry SCHIAVO: “la mia Milano si PREOCCUPERÀ dei milanesi senza lavoro e senza casa”

"Di Milano amo la sua capacità di non mollare mai"

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Terry Schiavo

Terry Schiavo. Attrice, giornalista e show girl televisiva attiva dagli anni novanta. Negli ultimi anni si è impegnata in politica a livello cittadino. 

Terry SCHIAVO: “la mia Milano si PREOCCUPERÀ dei milanesi senza lavoro e senza casa”

La cosa che ami di più di Milano?

Di Milano amo la sua capacità di non mollare mai. I milanesi sono intraprendenti, instancabili, inclusivi e socievoli a dispetto di tutti i luoghi comuni.

Quella che invece ti piace di meno?

Quello che non mi piace non riguarda Milano bensì la sua pessima amministrazione al secondo mandato. Un Sindaco e una Giunta che sembrano vivere su un altro pianeta, inconsapevoli dei reali problemi della città fino a quando non balzano agli onori della cronaca o evidenziati dai cittadini. E di esempi potrei citarne molteplici ma mi limito a ricordare le violenze, aggressioni e molestie di gruppo avvenute la notte del 31 dicembre e il successivo post dell’assessore alla Sicurezza che ignorava totalmente l’accaduto scrivendo che a Milano era andato tutto bene.

Il tuo locale preferito?

Una volta quando noi della Generazione X andavamo in disco avrei potuto citarti Il Borgo del Tempo Perso, o il Casablanca o ancora il Jimmy’z o il Rolling Stones. Oggi a ballare non vado più e mi piace andare a mangiare bene, scegliendo con cura l’ambiente e la cucina. Milano offre ampia scelta in questo senso.

Credtis: eventshunters.com – Rolling Stone

Il tuo passatempo preferito a Milano?

Milano è città d’arte, moda e cultura. Amo visitare i musei, le mostre, fare sport nei nostri meravigliosi parchi, passeggiare per le vie del centro o nelle meravigliose campagne a Chiaravalle tra coltivazioni e maneggi. E poi, sempre tempo libero permettendo, il cinema rimane per me e mio marito un must, nonostante Netflix e la pandemia che ha dimezzato le sale.

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La canzone su Milano a cui sei più legata?

Non potrebbe che essere Luci a San Siro.

Il luogo dei dintorni di Milano che ami di più?

Non ho un luogo dei dintorni di Milano preferito.

La cosa più bella che ti è capitata a Milano?

La cosa più bella che mi è capitata a Milano? Nascere in questa splendida città, viverci e lavorarci.

La fermata della metro a cui sei più affezionato (e perché)?

La fermata della metro alla quale sono più affezionata? Tutte. Perché negli anni delle superiori le ho girate veramente tutte. Ogni anno cambiavano sede.

La cosa più curiosa che hai visto a Milano?

Non saprei abbinare alla definizione “curioso” cose o situazioni viste in città. Posso invece dirti che la cosa più triste e preoccupante che vedo quotidianamente sono gli anziani che rovistano tra i rifiuti dopo i mercati. In numero crescente ogni giorno. La cosa più schifosa, vedere defecare in un’aiuola dietro Palazzo Reale un uomo completamente nudo. E qui mi fermo.

Il quartiere che ami di più?

Amo Milano dal centro alle periferie. Amo il caldo umido in una Milano semideserta in agosto e la scighera che lo scorso inverno è tornata a farci compagnia. Bella dalla finestra, non certo per chi è al volante.

Caro Sala ti scrivo… (cosa chiederesti al sindaco per rendere Milano ancora migliore)?

Francamente a Sala non ho più niente da dire. Chi si ostina a ignorare i problemi e invece di prevenire tenta di “rattoppare” non merita di amministrare questa città .

Milano città stato: sei a favore oppure no a che Milano abbia un’autonomia simile a una regione o a una provincia autonoma, come l’hanno le principali città d’Europa?

Milano città stato: sì sono a favore purché chi amministri lo faccia con grande senso di responsabilità nei confronti dei cittadini. Chi amministra spende i soldi dei contribuenti, i nostri, e spesso vengono spesi malissimo. Anche in questo caso gli esempi si sprecano.

Tolta Milano in quale città ti piace vivere?

Roma. È la mia seconda città.

Roma @pixabay

Se avessi due miliardi per Milano che cosa faresti?

Due miliardi per riqualificare, migliorare la viabilità sia per auto che per biciclette, eliminare ghetti che sono vere e proprie zone franche che vanno nella direzione opposta dell’inclusione. Abbattere le barriere architettoniche, occuparsi e preoccuparsi di quei milanesi (troppi, l’ho scritto prima) senza lavoro e senza casa, restituendo loro speranza e dignità e perché no, anche un’altra possibilità… Bastano due miliardi?

Un sogno per Milano: qual è il tuo più grande auspicio per il futuro di Milano?

Un’amministrazione consapevole e responsabile che non sia solo capace di fare bla bla bla ma che intervenga per rendere questa città sempre più accogliente, sicura e inclusiva. Milano è grande e merita un’amministrazione all’altezza.

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