Flavio VERRI: “la mia Milano sarà una CITTÀ d’ACQUA”

"Mi piacerebbe che a Milano si possa sempre scegliere di circolare a piedi, in bici, con i mezzi pubblici ma anche con le auto"

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Flavio Verri

Flavio Verri. Avvocato, consigliere del Municipio 5 dove è nato e cresciuto e di cui conosce ogni angolo e ogni storia. 

Flavio VERRI: “la mia Milano sarà una CITTÀ d’ACQUA”

Flavio Verri

La cosa che ami di più di Milano?

Il suo essere Milano, in tutto e per tutto, innovativa e freddamente accogliente, quel posto dove (come diceva Lucio Dalla) uno ti fa una domanda in tedesco e l’altro ti risponde in siciliano.

Quella che invece ti piace di meno?

L’aver rallentato negli ultimi decenni quella forza propulsiva e pioneristica su diversi aspetti rispetto agli anni ’80 e ’90.

Il tuo locale preferito?

La taverna Moriggi, un salto nel passato, non so se esista ancora.

Il tuo passatempo preferito a Milano?

Nella bella stagione biciclettare senza impegno nel Parco Agricolo Sud Milano con meta Chiaravalle, durante tutto l’anno girare e ammirare la città in scooter.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare
Credits: naviglilombardi.it – Parco Agricolo Sud

La canzone su Milano a cui sei più legato?

El Tambur de la Banda d’Affori, esempio di ironia meneghina

Il luogo dei dintorni di Milano che ami di più?

Macconago e Chiaravalle.

Castello di Macconago

La cosa più bella che ti è capitata a Milano?

Troppe: nascerci, crescerci, lavorarci, viverci. E poi a Milano ho anche conosciuto quella che è diventata mia moglie.

La fermata della metro a cui sei più affezionato (e perché)?

Duomo, sin da bambino punto di approdo nel cuore della città e fermata dalla quale potevo dirigermi con la metrò verso altri ambiti cittadini arrivando dalla periferia con il tram 24.

La cosa più curiosa che hai visto a Milano?

I sempiterni fenicotteri rosa di Villa Invernizzi in via dei Cappuccini.

foto di andrea cherchi (c)
Fenicotteri a Villa Invernizzi – foto di andrea cherchi (c)

Il quartiere che ami di più?

Il Vigentino, quartiere Fatima, vengo da lì e credo proprio che un giorno dipartirò sempre da lì.

Caro Sala ti scrivo… (cosa chiederesti al sindaco per rendere Milano ancora migliore)?

Chiederei al Sindaco una maggiore attenzione per la città e i suoi cittadini, mi piacerebbe vedere qualche ghisa in più per le strade, mi piacerebbe che le trasformazioni urbanistiche non appaiano come dei funghi sparsi ma rientrino in un disegno complessivo più lineare e coerente, mi piacerebbe che a Milano si possa sempre scegliere di circolare a piedi, in bici, con i mezzi pubblici ma anche con le auto che non meritano di essere così vituperate.

Milano città stato: sei a favore oppure no a che Milano abbia un’autonomia simile a una regione o a una provincia autonoma, come l’hanno le principali città d’Europa?

Milano potrebbe essere veramente un laboratorio ideale per sviluppare forme di maggiore autonomia ma rispetto ad altre città europee siamo dimensionalmente molto più ridotti, potremmo iniziare a chiedere maggiori poteri e più autonomia per la regione Lombardia.

Se dovessi lasciare Milano in quale città ti piacerebbe vivere?

Lascerei Milano, con dolore, solo per una città di mare, Barcellona sarebbe una delle candidate.

Credits 3856969-pixabay – Barcellona

Se avessi due miliardi per Milano che cosa faresti?

Li impiegherei per contribuire alle spese di realizzazione di una linea metro, come la M6, che possa servire lo spicchio sud di Milano lungo la via Ripamonti.

Un sogno per Milano: qual è il tuo più grande auspicio per il futuro di Milano?

Milano pensata anche come città d’acqua, se avessimo un corso d’acqua minimamente navigabile che si addentrasse per Milano e nel suo centro più di quanto lo siano i navigli attuali, la città diventerebbe ancora più bella e avrebbe ancor più fascino, pensiamo tra le tante a una Parigi, Londra, Copenaghen o Praga.

Credits Andrea Cherchi – Vicolo dei Lavandai, Navigli

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