Le ville più belle della «Vie en Rose» di Milano (Foto)

Non solo Monopoli: una delle strade, tra quelle non centrali, più iconiche e meglio servite di Milano

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Foto Andrea Zoppolato - Casa rosa

Dopo via Venti Settembre e Corso Venezia andiamo alla scoperta di un’altra delle strade con le ville più interessanti di Milano. 

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Le ville più belle della «Vie en Rose» di Milano (Foto)

# La Vie en Rose di Milano: super servita dalla metro

Google Maps – Via Monte Rosa

Ha ispirato una strada del Monopoli. Non solo: malgrado la posizione a ridosso della circonvallazione è una delle strade più borghesi di Milano, ricca di villini e edifici sofisticati o curiosi. La strada si estende per circa 1,3 km da piazza Buonarroti a piazzale Lotto incrociando lo snodo di piazza Amendola, dove spicca la controversa scultura dal nome “Danza, che i detrattori hanno ribattezzato l’ “Incidente stradale”.

Danza – Ph. Art@site

Altro punto forte della strada: è servita da 3 fermate della metropolitane e due linee, Buonarroti e Amendola per la linea M1 e Lotto per la linea M1 e M5. Ma scorriamo in rassegna le sue ville più interessanti, partendo da Buonarroti. 

Leggi anche: L’ “Incidente stradale” di piazza Amendola

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# Casa Verdi, la casa di riposo per cantanti e musicisti

Foto Andrea Zoppolato – Casa dei musicisti intitolata a Giuseppe Verdi

All’inizio della via, all’angolo con piazza Buonarroti, troviamo Casa Verdi: casa di riposo in stile neogotico per cantanti e musicisti che abbiano compiuto 65 anni di età. Fu realizzata su progetto di Camillo Boito per volontà di Giuseppe Verdi nel 1899. Nel testamento il musicista stabilì che i proventi delle sue opere sarebbero serviti per pagare l’erezione della casa dopo la sua morte, che avvenne due anni dopo il termine dei lavori. Fino ad oggi vi hanno soggiornato più di mille persone. Le spoglie di Verdi si trovano nella cappella della casa accanto alla moglie. 

# Consolato Polacco e l’appariscente torretta

Foto Andrea Zoppolato – Consolato Polacco

Al civico 6 troviamo la sede del Consolato Polacco, un edificio in stile liberty ricco di elementi floreali con una graziosa torretta sull’angolo destro della facciata d’ingresso.

# La villa in stile “Campidoglio”

Foto Andrea Zoppolato – Villa in stile “Campidogllio”

Proseguendo alla fine del primo tratto della strada, all’angolo con piazza Amendola, c’è una villa di colore bianco candido che ricorda il Campidoglio Americano.

# La “casa rosa”

Foto Andrea Zoppolato – Casa rosa

La Vie en Rose non può non avere una casa rosa. La troviamo al civico 36, nel secondo tratto che va da Amendola a Lotto: un’elegante villetta di colore rosa con una fascia in marmo al piano terra e balconcini con colonne sempre in marmo. Rappresenta uno dei simboli della strada. 

# Il Villino tardo-eclettico

Foto Andrea Zoppolato – Villino Monterosa 44

Il Villino Via Monterosa 44 è un pregevole esempio di villa urbana di gusto tardo-eclettico. Costruito ai primi decenni del ventesimo secolo, si caratterizza per un trattamento a “finta pietra” dei primi due livelli, da eleganti incorniciature delle finestre e dal raffinato gioco di archi e colonne che racchiudono l’ingresso. Un tempo abitazione della borghesia milanese oggi è adibito ad uso uffici.

# Il “maniero” di via Monterosa 64

Foto Andrea Zoppolato – Villa 3 dettaglio

Al civico 64 c’è un edificio in mattoni rossi con archi in pietra a incorniciare finestre singole e bifore, balconi in ferro battuto e altri elementi che nell’insieme rimandano a un antico maniero.

# Altre ville degne di nota

# Il centro sociale ricoperto di murales

Foto Andrea Zoppolato – Casa murales libreria don Dorito da vicino

In via Monte Rosa 84 c’è la palazzina occupata del Centro Sociale Cantiere e dalla libreria indipendente e partigiana Don Durito nata nel 2005. Le pareti sono interamente ricoperte da murales di alieni, robot e altri personaggi bizzarri.

# La ex sede de Il Sole24ore progettata da Renzo Piano

Foto Andrea Zoppolato – Ex sede Sole24ore

Monte Rosa 91, ad oggi l’unico grande intervento edilizio realizzato da Renzo Piano Building Workshop e costruito tra il 1998 e il 2004, è l’edificio moderno più iconico della via un tempo sede dello stabilimento della Isotta-Franchini. Le sue lunghe facciate con finestrature trasparenti e il giardino a collina al centro della corte interna sono i due elementi più caratteristici. Fino a qualche anno fa ospitava tra gli altri la redazione de Il Sole24ore e la Business School, quest’ultima rimasta con spazi aggiuntivi, al momento è in fase di riqualificazione su incarico di Axa Investment Managers per mettere a disposizione spazi polifunzionali per aziende e cittadini.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.