C’è una Milano che non fa rumore ma sa farsi notare: quella delle enoteche con cucina, dove il vino è naturale, spesso biodinamico, e i piatti arrivano da micro-produttori che parlano la lingua della qualità. Piccoli locali con due sgabelli e tanta anima, oppure veri e propri ristoranti con cucina creativa e carta dei vini da esploratori. Scopriamo la selezione di aperitivi_urbani IG dei cinque posti dove il vino è il protagonista, ma il cibo gli tiene testa.
Le cinque enoteche con cucina da provare a Milano
#5 Tipografia Alimentare

Fuori scorre la Martesana. Appena entrati sembra di essere finiti dentro una rivista di architettura scandinava con la passione per la fermentazione. Tipografia Alimentare è uno di quei posti che ti fa venire voglia di mollare tutto e aprire un bistrot in campagna. Il locale è arredato con luci calde, legno, libri e tavoli condivisi, si tratta di un posto informale, tanto che sembra di essere a casa di un’amica che ha appena fatto un corso di food design.
I veri protagonisti sono i vini, che sono naturali, artigianali, spesso italiani ma con incursioni francesi e qualche chicca più esotica. Niente etichette da supermarket: qui si beve quello che ha una storia da raccontare, meglio se con un po’ di lievito in sospensione. Per quanto riguarda il cibo, offre piatti semplici e stagionali, tra cui uova bio strapazzate con burro di fattoria, insalate intelligenti, panini che sono praticamente piccoli monumenti perché il loro pane è fatto in casa e si sente. Una curiosità è che il nome del locale deriva davvero da una tipografia che stava lì prima, tra l’altro ogni tanto organizzano anche eventi, mercatini e incontri con i vignaioli.
Indirizzo: via Dolomiti 1 (Naviglio Martesana). Media recensioni Google: 4.1/5
#4 Silvano

Silvano è uno di quei posti che ti fanno sentire bene. Niente effetti speciali, solo buon vino, buon cibo e una sincera passione per l’ospitalità. Il posto si trova a due passi dal multietnico viale Monza, in una zona in rinascita. Il locale è intimo, caldo, con dettagli vintage e quel senso di accoglienza che ti fa ordinare un’altra bottiglia “perché stiamo così bene”. I tavoli sono pochi, quindi è sempre meglio prenotare.
Tra la proposta si trovano vini naturali, biologici, ma anche qualche outsider non convenzionale. C’è un’ampia scelta anche al calice, con il personale che ti racconta ogni bottiglia con un entusiasmo contagioso. Pochi i piatti proposti, ma tutti ben fatti. Si possono trovare pasta fresca, piatti comfort, come la parmigiana di melanzane che è quasi commovente, e dolci che sembrano quelli della nonna. Una curiosità è che il nome non è inventato: Silvano esiste, è una persona vera e passa ancora ogni tanto.
A Milano si beve bene, si mangia meglio e questi 5 posti ne sono la prova vivente e fermentata. Che tu sia un cultore del vino naturale o solo alla ricerca di un luogo dove stare bene, qui c’è pane, e vino, per i tuoi denti. Hai già preso nota? Allora esci e brinda, perché, diciamolo, una tournée del gusto così merita il bis.
Indirizzo: piazza Morbegno 2. Media recensioni Google: 4.5/5
#3 Levante

Levante è il classico posto che appena entri ti chiedi “com’è che non lo conoscevo già?”. Si trova in una zona che sta letteralmente esplodendo di creatività gastronomica e si presenta con un’identità forte: vino naturale e cucina mediorientale.
I vini sono quasi tutti molto naturali, un po’ hipster, ma scelti con criterio. Ampio spazio viene dato alle piccole cantine italiane e francesi, con qualche bottiglia orange che sa di albicocca e libertà. Anche nel cibo si denota una vena orientale: falafel croccantissimi, labneh fatto in casa, pita calda, babaganoush fumoso e un meraviglioso sabich che ti fa dimenticare i kebab da hangover. Tutto super profumato e pieno di erbe fresche, ma soprattutto la combo vino orange + hummus è molto più sexy di quanto immagini.
Il locale ha pareti pastello, un’atmosfera rilassata ma attenta ai dettagli, si tratta di uno di quei posti in cui potresti restare ore solo a guardare cosa c’è sugli altri tavoli. Una curiosità è che il menù cambia spesso, ma il mood resta quello: portare a Milano un pezzo di cucina levantina con un tocco contemporaneo.
Indirizzo: via Gian Antonio Boltraffio 10 (Zara). Media recensioni Google: 4.6/5
#2 Sciuma radical Wines

“Sciuma” in milanese vuol dire schiuma e qui il fermento si sente eccome, non solo quello nei bicchieri, ma proprio nell’aria: Sciuma è un’enoteca naturale, irriverente, colorata, giovane e super inclusiva. È un posto in cui ti siedi per un calice e alla fine resti per un’ora a chiacchierare con chi hai accanto. Il locale ha un carattere vivace reso evidente dai colori pop alle pareti, è un posto che ha un’atmosfera informale con lavagnette in cui si trovano le proposte del giorno e uno staff super preparato e easy.
I vini sono solo naturali, radicali e senza compromessi, qui non si cerca la perfezione, ma la personalità: bottiglie vive e sorprendenti. Ottima la selezione anche al calice, che cambia spessissimo. Per quanto riguarda il cibo punta molto sulla verdura, con piatti vegetariani ma non solo, ispirazioni mediorientali e balcaniche. Tanti sono gli accostamenti creativi, ad esempio qui il classico hummus lo fanno con piselli e yuzu.
Una curiosità è che il nome è una dichiarazione d’intenti. Qui il vino non è per intenditori col monocolo, ma per chi ha voglia di divertirsi e sperimentare.
Indirizzo: piazza Firenze 4. Media recensioni Google: 4.7/5
#1 Remedy – Porta Venezia (tra viale Majno e via Morelli)

Remedy è una chicca nascosta tra i palazzi liberty di Porta Venezia, una sorta di rifugio dove puoi bere benissimo, mangiare ancora meglio e magari fare due chiacchiere con il personale che ti racconta ogni piatto come se fosse un racconto breve. Il locale è piccolo, curato e intimo, un mix tra bistrot parigino e wine bar nordico. Luci soffuse e sedie comode è perfetto per un appuntamento che speri non finisca con un “ti scrivo”.
Qua si può trovare selezione eclettica e ragionata dei vini, con qualche nome più conosciuto ma tanta voglia di proporre cose nuove. Non solo vini naturali, ma sempre con un occhio alla qualità artigianale e anche una buona dose di bollicine eleganti.
Inoltre, hanno un’ottima selezione di vermouth e amari, se vuoi finire la serata con un tocco amaricante. La cucina è creativa ma concreta con grande attenzione alla materia prima e agli ingredienti di stagione. Due chicche da non perdere sono il cavolfiore arrostito con salsa tahina e sumac e l’anatra laccata con miele di castagno.
Indirizzo: Viale Luigi Majno – Via Giovanni Morelli 26 (Porta Venezia). Media recensioni Google: 4.9/5
Spunto: aperitivi_urbani IG
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MARTA BERARDI