Si sa che la cucina è un’entità talmente esplosiva che, pur partendo da usi e tradizioni molto locali, addirittura rionali, riesce ad espandersi nell’universo mondo diventando emblema della globalizzazione. Milano è uno dei luoghi da cui, nel corso della storia, sono stati esportati innumerevoli piatti, che poi ogni paese ha spesso “personalizzato” a proprio piacimento. Non poteva mancare, nel tripudio degli incroci gastronomici geo-culinari, la cotoletta alla milanese.
La «Milanesa Napolitana»: cotoletta o pizza Margherita?
# La nascita nel Medioevo

Trattoria San Filippo Neri
Questo piatto nasce nel Medioevo ed esiste una narrazione secondo cui, nel 1134, nella Basilica di San’Ambrogio a Milano, Basilica martyrum, in un banchetto venne offerto del controfiletto di carne bovina, impanato. Dalla nascita del lombo, “dorato di pangrattato”, al termine di “cotoletta”, passarono circa settecento anni, quando apparve il nome “cotoletta”, da “costoletta”, in un dizionario meneghino.
# La migrazione verso le Americhe e l’istituzione del “dìa de la Milanesa”
Poi giunse l’epoca delle migrazioni di tanti italiani verso le Americhe: e il nostro pregiato piatto non poteva non approdare in Argentina, terra scelta da tanti nostri connazionali (e tanti nostri concittadini) nella speranza di trovare l’Eldorado tanto sognata. Tanti di questi sogni vennero drammaticamente infranti, ma ciò non impedì a diverse prelibatezze italiche di farsi conoscere nel paese sudamericano. Tra queste proprio la cotoletta alla milanese, che in breve tempo, già dagli anni trenta/quaranta del secolo scorso, si fece conoscere sia in Argentina che in Uruguay. Nelle città del Rio della Plata, la “Milanese” diventa “Milanesa”, un piatto talmente celebre che da una quindicina di anni viene celebrata come fosse una vera e propria festività, con il “dìa de la Milanesa”.
# La nascita della “Milanesa Napolitana”

Ma, tornando indietro con gli anni: attorno al 1945 in un ristorante di Buenos Aires, venne “inventata”, udite udite, la “Milanesa Napolitana”, unione delle tipiche ricette, meneghina e partenopea: infatti la cotoletta venne guarnita con pomodoro e mozzarella, proprio come la pizza Margherita, creando una fusione di gusti e di culture che, ancora oggi, deliziano i palati degli argentini.
La leggenda dice che questo miscuglio di ingredienti fu un classico esempio del far di necessità virtù, da parte di un cuoco che, avendo bruciacchiato una cotoletta, tolse la panatura abbrustolita e camuffò il danno con gli ingredienti tipici della pizza, sopra citati. Fu un successo, che resiste nei decenni.
Continua la lettura con: La curiosa storia della cotoletta alla milanese e la sfida con la Wiener Schnitzel: qual è nata per prima?
FABIO BUFFA