Vado a vivere nell’HINTERLAND: i 10 POSTI PREFERITI dai milanesi (mappa)

In testa due comuni che in pochi anni hanno quadruplicato il numero di abitanti

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Milano sta perdendo abitanti. Mentre alcuni paesi dei dintorni li stanno aumentando. E’ in atto uno spostamento da Milano a fuori? Se sì, per dove? E quali sono le località più ambite dai milanesi? Per capirlo abbiamo chiesto in un sondaggio: “Qual è il migliore paese dell’hinterland di Milano dove vivere?”. Questa la classifica delle 10 risposte più votate.

Vado a vivere nell’HINTERLAND: i 10 POSTI PREFERITI dai milanesi (mappa)

 

#10 Locate Triulzi, l’ultimo comune a sud-est della Città Metropolitana 

Credits: tripadsvisor – Castello Trivulzio

Locate Triulzi è l’ultimo paese della zona sud/sud-est della città metropolitana di Milano, insieme alle vicine Pieve Emanuele e Carpiano, quindi confinante con la provincia di Pavia. Conta un popolazione di poco più di 10.000 abitanti e la sua attrazione principale è il Castello Trivulzio risalente al XIV secolo. Locate Triulzi è connessa con Milano e Pavia grazie alla linea S13 del passante. Una curiosità? Locate Triulzi insieme a Pieve Emanuele detiene il punto di altimetria più bassa dell’intera provincia di Milano.

#9 Trezzano sul Naviglio, il borgo contadino fondato dagli “Avvocati”

Credits: https://primalamartesana.it – Trezzano Rosa

I primi fondatori della cittadina furono gli Avvocati, una famiglia di proprietari terrieri della zona. Trezzano sul Naviglio è un borgo contadino originariamente nato intorno al XIII  secolo con il nome di Treciano, in corrispondenza della costruzione del Naviglio Grande, e sviluppato intorno a due conventi, uno Certosino e l’altro Cistercense. Oggi rimane strettamente legato alla città, raggiungibile della Strada Statale Vigevanese e in futuro forse dalla linea M4.

#8 Opera, il primo comune a sud di Milano verso Pavia

Credits: colliers – Opera

Il primo comune a sud dopo Milano, raggiungibile percorrendo via Ripamonti, confina con Locate Triulzi. Famoso per ospitare il carcere più grande d’Italia, è un territorio prettamente agricolo dove vivono circa 14.000 abitanti. Tra le attrazioni visitabili è degno di nota il Santuario del XV secolo dedicato al culto Mariano e l’affresco di scuola leonardesca raffigurante Ludovico il Moro che supplica la Vergine al suo interno. Lo abitano 14 mila operesi. Uno dei suoi fattori di forza è che è in mezzo ai campi. Ideale per chi ha voglia di spazio. 

#7 Buccinasco, il comune dei laghi artificiali e delle cascine immerso nel Parco Agricolo Sud

Buccinasco mr.andreachessa IG

Il nome, che non suona benissimo, deriva da bucina, che significa canale. In effetti è un luogo ricco di corsi d’acqua. Più della metà della superficie di Buccinasco fa parte del Parco Agricolo Sud Milano, che occupa 637,4 ettari sui 1202 ha totali del comune. Vi sono numerosi laghetti artificiali come i laghi Pastorini, il lago Santa Maria e il lago Marzabotto. Il comune di Buccinasco sembra risalire a un antico insediamento di epoca etrusca, intorno al 300-600 a.C. Oggi è ricco di cascine, una decina ancora in attività e di edifici storici come il Castello Visconteo e Villa Durini Borromeo affacciata sul Naviglio Grande. Lo abitano 27 mila buccinaschesi. Unico neo? E’ la considerata la culla della ndrangheta in Lombardia. 

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#6 Cernusco sul Naviglio, la meraviglia del Naviglio della Martesana

Credits:sissyros IG – Cernusco sul Naviglio

I punti di forza di Cernusco sul Naviglio sono la posizione, non lontano dalla M2 e in posizione strategica tra tangenziale est e Linate, i paesaggi suggestivi grazie al passaggio della Martesana e l’architettura dei suoi storici palazzi come Villa Uboldo, Villa Ferrario e Palazzo Viganò. Per questo è stata scelta da 35 mila cernuschesi, aumentati del 50% in meno di vent’anni. 

#5 Sesto San Giovanni, una “piccola metropoli” conurbata con Milano

Credits: wikipedia.org – Sesto San Giovanni

Sesto indica la distanza in miglia dal centro di Milano e San Giovanni indica invece la dipendenza di Sesto dalla Basilica di San Giovanni a Monza. Il comune è tra le 70 città più popolose d’Italia e primo nella cintura urbana milanese con i suoi oltre 80.000 abitanti. Tra i poli di attrazione ci sono: il carroponte, dove si tengono concerti e eventi, il museo Campari, la Villa Falck e le infrastrutture industriali abbandonate dell’ex-area Falck che diventeranno nei prossimi anni sede della Città della Salute. Collegata da “sempre” a Milano con la metropolitana presto potrebbe perfino ospitare lo stadio di Milan e Inter. 

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#4 Cassinetta di Lugagnano, la piccola Venezia dell’hinterland, famosa per le “ville di delizia” dei nobili milanesi

Credits: cristinanasi
IG – Cassinetta di Lugagnano

Per chi ama il “piccolo”, c’è questo borgo delizioso abitato da meno di 2 mila persone. Il comune di Cassinetta di Lugagnano è famoso per le “ville di delizia”, le residenze nobiliari estive sul Naviglio costruite nel ‘700, appartenute alle più importanti famiglie milanesi, tra cui Visconti e Trivulzio. I due borghi un tempo erano divisi, Cassinetta e Lugagnano, e collegati tra di loro da un ponte a dorso d’asino sul Naviglio Grande ancora oggi esistente.

#3 Gaggiano, il comune “più felice” dell’hinterland

hinterland

Il comune di Gaggiano ha poco meno di 10.000 abitanti ed è attraversato dal Naviglio Grande a sud ovest di Milano, pochi chilometri oltre Corsico. Con l’80% di spazio non urbanizzato è uno dei comuni più verdi di tutto l’hinterland ed ospita anche il lago Boscaccio, un piccolo lago artificiale al confine con il comune di Trezzano sul Naviglio. Gaggiano è collegata a Milano mediante la Vigevanese e il passante (linea S9). Nel 2014 è stato classificato come il 21º borgo più felice d’Italia. Una curiosità? Nella frazione di Barate, nel 1849 nacque il bisnonno di Papa Francesco. 

#2 Arese, la città giardino in pieno boom demografico

Credits: maksibo.foto IG – Arese centro

Arese è storicamente legata all’Alfa Romeo, nata da queste parti nel 1910, e proprio qui sorge il museo dedicato. Ma da quando hanno chiuso gli stabilimenti Arese si è via via trasformata in una cittadina a misura d’uomo, molto verde, anche grazie al Parco delle Groane, con villette con giardino. Nel centro storico si può ammirare la piccola piazzetta con l’antistante chiesa dei Santi Pietro e Paolo e villa Gallazzi, un’abitazione privata risalente al XIX secolo immersa in un immenso parco, proprio nei pressi del centro cittadino. Tra i suoi punti forza: dista 15 chilometri dal centro di Milano, è vicina all’autostrada dei laghi e può vantare il centro commerciale più grande d’Europa. Nota: mentre Milano ha raggiunto il massimo numero di abitanti nei primi anni settanti per poi perderli progressivamente, Arese ha assistito a un fenomeno opposto. Nel 1971 aveva solo 5 mila abitanti che in mezzo secolo sono quadruplicati arrivando a sfiorare i 20 mila odierni. 

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#1 Assago, centro direzionale, imbocco dell’autostrada e capolinea della M2

Assago elena_grossi IG

Dell’abitato storico di Assago si ha notizia fin dal XIII secolo, per l’esistenza di un monastero certosino. Negli anni ’80 del secolo scorso è stato scelto come sede del primo tentativo di centro direzionale per la metropoli, Milanofiori, per via della favorevole posizione tra la tangenziale e l’asse dell’autostrada A7 per Pavia e Genova. Oltre a questo è collegato dalla linea M2 che porta al Forum, auditorium, palazzetto sportivo, centro espositivo e congressuale che ospita le partite casalinghe dell’Olimpia. Insieme ad Arese è il comune dei dintorni che sta aumentando di più la popolazione: dal 1981 è cresciuta di 4 volte passando da 2 a 8 mila abitanti. Il comune di Assago è tra gli enti locali italiani virtuosi: non sono presenti IMU e addizionale IRPEF.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.