San Siro: l’area verde dell’ippodromo non si tocca (e a difenderla arriva anche il FAI)

La Snaitech annuncia il ritiro dalla battaglia legale per togliere i vincoli storico-artistici del comprensorio ippico di San Siro

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Mentre continuano le trattative per definire cosa ne sarà del vecchio/nuovo stadio di calcio di San Siro, arrivano buone notizie per quanto riguarda le aree degli Ippodromi milanesi.

San Siro: l’area verde dell’ippodromo non si tocca (e a difenderla arriva anche il FAI)

Snaitech, proprietaria del complesso dell’Ippodromo di San Siro (che comprende le piste per corse del trotto e del galoppo e i centri di allenamento del galoppo di Trenno e della Maura), ha notificato al Consiglio di Stato l’atto di rinuncia a procedere relativamente all’appello presentato contro i vincoli di carattere storico-artistico posti nel 2004 sul Comprensorio Ippico di San Siro e nel 2017 sull’area dell’ex Ippodromo del Trotto.

“Rinunciando formalmente a portare avanti due ricorsi che hanno radici lontane ed erano maturati in un contesto completamente diverso dall’odierno – spiega Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech – vogliamo mandare un messaggio forte al quartiere e alla città. Come abbiamo sempre detto, Snaitech vuole continuare a investire e lavorare per dare seguito alla straordinaria tradizione ippica della città e del quartiere di San Siro”.

Da tempo si sospetta che Snaitech voglia smantellare il comprensorio ippico – una città nella città dedicata all’allenamento dei cavalli da corsa ma anche patrimonio storico, architettonico e culturale di valore inestimabile, comprendente un parco botanico con 55 specie tra alberi secolari e piante rare e palazzine degli anni Venti in stile Liberty – per fare speculazione edilizia. La rinuncia alla battaglia legale per eliminare i vincoli esistenti (rigidissimi) è significativa, anche se in molti vedono la mossa di Snaitech come unica possibile dopo che il Comune di Milano si era costituito parte civile in difesa della tutela del verde ippico.

Ad applaudire prima l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran, per la delibera della Giunta di Milano dello scorso 5 giugno 2020, n. 665, con la quale il Comune di Milano aveva deciso di costituirsi avanti al Consiglio di Stato, e ora la decisione di Snaitech, è anche il FAI, Fondo Ambiente Italiano. “Si tratta di scelte molto importanti, che oltre a ribadire la necessità della tutela di una memoria architettonica e di un disegno urbanistico storico, risalente agli anni Venti del secolo scorso, comportano, a nostro avviso, l’affermazione del valore di uno specifico settore, quello legato all’ippica, che è parte dell’identità di Milano e della sua eccellenza”, si legge sul sito www.fondoambiente.it.

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Il complesso dell’Ippodromo di San Siro fu inaugurato nell’aprile del 1920 e dichiarato monumento di interesse nazionale nel 2004. “Nei suoi edifici trovano sede conoscenza storica e saperi tradizionali, professionalità e cultura, che potrebbero essere forieri di nuovi sviluppi funzionali alla città contemporanea: nuove attività sportive e ricreative, nuovi servizi sociali e culturali, nuove imprese e nuovi spazi aperti al pubblico”, ha ricordato il Presidente FAI Andrea Carandini nella lettera inviata al Comune di Milano.

VALENTINA SCHENONE

 

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Valentina Schenone
Giornalista dal '99, sportiva da sempre, una passione innata per i cavalli. Nata a Novara, mi sono lasciata stregare da Milano piano piano. Ora ne sono perdutamente innamorata.