PALAZZO BRENTANI “racconta” la storia italiana

Questo palazzo storico in via Manzoni fu anche teatro di un illustre attentato

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I mezzibusti dei personaggi famosi della storia italiana si mettono in mostra su questo  palazzo in via Manzoni, che fu anche teatro di un tentato omicidio illustre. Ecco la sua storia.

PALAZZO BRENTANI “racconta” la storia italiana 

# Sulla facciata di Palazzo Brentani sono scolpiti i mezzibusti di personaggi illustri della storia d’Italia

Credits wikipedia-Giovanni_Dall’Orto – Palazzo Brentani

Palazzo Brentani Greppi è un palazzo storico che condivide via Manzoni con il più famoso palazzo Poldi-Pezzoli. Il palazzo è conosciuto anche come Ca’ Brentana, per via di un sonetto dedicato da Carlo Porta. L’aspetto attuale è il risultato della ristrutturazione completata nel 1829 su progetto di Luigi Canonica, architetto che ha fatto le sue fortune a Milano. Nel 1935 è stato oggetto dell’ultimo restauro e oggi fa parte del percorso museale delle Gallerie d’Italia. 

La facciata, divisa da cornici in tre fasce, è misurata e ingentilita da tondi scultorei, caratteristici medaglioni neoclassici rappresentanti illustri uomini italiani, come ricordo e citazione del puro rinascimento. Nei tondi si trovano: Leonardo da Vinci, Alessandro Volta, Pietro Verri, Cesare Beccaria, Antonio Canova, Giuseppe Parini.

# Il balcone “obbligatorio” per assistere a sfilate e processioni fu teatro del tentato omicidio di Carlo Alberto

Credits it.latuaitalia.ru – Palazzo Brentani

Il portone di Palazzo Brentani, come ogni palazzo nobiliare affacciato sui viali principali, è sovrastato da un balcone. Un tempo era d’obbligo perché bisognava assistere a parate e alle sfilate.

Il balcone del palazzo è stato protagonista del risorgimento italiano quando il 4 agosto 1848 fu teatro del tentato omicidio di Carlo Alberto. Reduce dalla sconfitta nella battaglia di Custoza il Re si sporse dal balcone per placare la folla, radunata in strada per protestare contro l’imminente armistizio con l’Austria: un colpo di fucile lo schivò di un soffio.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.