Non c’è un diritto più diritto di un altro

Non esistono 'gerarchie' di valori costituzionali: la tutela dei diritti deve essere 'sistemica'

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Tra i diritti fondamentali non esistono diritti più fondamentali degli altri.
Ogni Costituzione moderna tutela dei diritti fondamentali. Il diritto al lavoro, alla salute, al movimento, alla libera espressione, alla non discriminazione e tanti altri. Nessuna Costituzione dispone un ordine a questi diritti, o meglio non prevede che la difesa di un diritto porti a cancellarne un altro.

I diritti hanno tutti pari dignità perché l’insieme dei diritti rappresenta lo spazio di libertà in cui ogni persona può esercitare le sue scelte di vita.
Il problema nasce quando in nome di un diritto ne viene sospeso un altro. In base a quale criterio bisogna selezionare quale diritto deve superare un altro?

Una società è civile proprio perché tutela tutti i diritti fondamentali in modo eguale. Mettendo così solo nelle mani del singolo la scelta su come esercitare tali diritti. 

Come ha recentemente denunciato Ginevra Cerrina Feroni, giurista costituzionale e vicepresidente dell’Autorità garante per la privacy: “L’emergenza Covid-19 ha determinato una compressione dei diritti fondamentali costituzionalmente garantiti, come mai era successo nella storia repubblicana. Le misure limitative hanno interessato tutto e tutti: libertà individuali, diritti sociali, diritti economici, diritti politici. Ma la Corte costituzionale insegna che non esistono ‘gerarchie’ di valori costituzionali. La tutela dei diritti deve essere ‘sistemica’. Devo tutelare ad esempio il diritto alla salute e il lavoro. Non sacrificarne uno in nome dell’altro.”

Il precedente che si è creato con questa emergenza è che per la prima volta uno dei diritti costituzionali, quello della salute, ha portato alla compressione e molti casi, alla sospensione di altri diritti fondamentali. E questo senza avere alcuna logica costituzionale, etica o ontologica.

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Una società che è molto sensibile ai diritti delle minoranze dovrebbe difendere meglio i diritti fondamentali riconosciuti a ogni cittadino. Non c’è discriminazione più pericolosa di quella che riguarda i diritti fondamentali: perché se tu crei un diritto più diritto di un altro significa negare che ogni altro diritto sia fondamentale. 

Continua la lettura con: La carta vincente dell’esilio

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