Le TARGHETTE CREATIVE sulle PANCHINE di Londra: perché non metterle anche a Milano?

"In amorevole ricordo di una panchina. Non questa, un'altra"

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Credits londonist - In loving memory of a bench
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Sulle panchine di Londra impazza la mania delle targhette, commemorative o con frasi insolite. Scopriamo le più creative e bizzarre.

Le TARGHETTE CREATIVE sulle PANCHINE di Londra: perché non metterle anche a Milano?

# Dalle targhette commemorative alle freddure inglesi

Agli inglesi l’umorismo non è mai mancato, così come un pizzico di follia. Ecco allora che sulle panchine di Londra si possono trovare affisse numerose targhette, argentante o dorate, che riportano commemorazione di defunti, sempre in tono semiserio, di defunti immaginari, oppure in ricordo della vita quotidiana, o ancora frasi scherzose o freddure.

Credits londonist – In loving memory of a bench

Tra gli esempi troviamo la targhetta in memoria del personaggio animato di Stuart Little, o quella in memoria di un marito desiderato ma mai trovato. Un’altra ricorda in modo amorevole la ricchezza quale risultato del duro lavoro e dell’impresa, poi c’è quella che che commemora una panchina, ma non quella su cui è applicata, un’altra: “In loving memory of a bench. Not this bench, another one“.

# Cosa ci potrebbe essere scritto sulle targhette milanesi?

Credits Andrea Cherchi – La panchina più lunga del mondo

A Milano tra parchi, vialetti alberati e piazze le panchine non mancano, perché allora non riprendere l’idea di Londra e applicarci sopra delle targhette commemorative? Si potrebbe ad esempio ricordare i milanesi scomparsi, nel senso che di veri milanesi ormai non ne esistono quasi più, oppure gli scudetti persi da Inter o Milan, o ancora la nebbia visto che quella vera non si vede ormai da anni in città.

Continua la lettura con: La PANCHINA a FORMA di UFO per “incoraggiare la contemplazione del cielo”

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.