L’anarchia è un principio naturale

La natura è un regime anarchico. Ma potrebbe esistere un sistema politico senza governanti?

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I giardini di Babilonia

L’anarchia ha un’accezione negativa. In particolare rappresenta il terrore dei governanti e di chi detiene il potere.
E questo è logicamente comprensibile, in quanto l’anarchia per definizione significa “senza governo”, mira a togliere il potere al potere.

Si tende a rappresentare l’anarchia come una situazione fuori controllo, caotica, e di delinquenza diffusa. Dove il più forte sottomette il più debole. Anarchia = Violenza, questo il luogo comune. 

Ma l’anarchia è davvero un mostro sociale se si prende il punto di vista dei cittadini?

In realtà ha un suo fondamento filosofico.
Il principio fondante del pensiero anarchico è che la singola parte si autoregola. E perseguendo un suo fine contribuisce automaticamente alla crescita dell’insieme della comunità. Questo perché se una parte nella sua autoregolamentazione fosse in contrasto con le altre, verrebbe limitata se non eliminata.

La natura è un regime anarchico. Se prendiamo ad esempio un bosco non esiste un’autorità, il “grande albero”, che governa e dirige le singole piante. Ognuna mira al suo benessere e tanto più le piante crescono rigogliose tanto più vitale e armonico si sviluppa l’intero bosco.

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Anche se il suo regime è l’anarchia tutti riconoscono alla natura come caratteristica fondante l’armonia.
E questo accade anche nel nostro organismo. Ogni singola cellula o organo si autoregola, non dipende dalla razionalità, eppure perseguendo il suo interesse naturale alimenta il benessere dell’organismo. Più forza ha ogni singola parte meglio sta l’intero organismo.

Questo vale in natura, ma può valere anche per la politica?
Potrebbe esistere un sistema politico senza governanti?

Ci sono casi di paesi che si sono trovati senza un governo per molto tempo e senza che questo pregiudicasse la crescita del paese, anzi. Celebre il caso del Belgio che a lungo senza governo non ha sentito per niente la mancanza.

In passato nella società il governo era presente molto meno di oggi. Sia per impossibilità tecnica di gestione, non essendoci i mezzi tecnologici di controllo di oggi, che per capacità organizzativa. Il Sacro Romano Impero era un esempio di piccoli territori, spesso coincidenti con singoli comuni, che si autoregolavano e quasi non avvertivano nessuna autorità sopra di loro. Eredi del Sacro Romano Impero sono rimasti il Liechtenstein dove ogni singolo municipio è per Costituzione libero di secedere dal principato o la stessa Svizzera che è stata fondata su un libero patto di collaborazione tra cantoni che ancora oggi mantengono la gran parte dell’autonomia dagli organi confederali.

Il principio dell’anarchia in politica è che tanto più è piccolo e limitato il centro del potere tanto meno è corruttibile e può eccedere in un abuso di potere sugli altri. Anche perché tanto più l’unità di potere è piccola tanto più è connessa con le altre per poter sopravvivere e quindi necessariamente deve porsi in armonia con le altre.

Una evoluzione responsabile e umanista del pensiero anarchico potrebbe essere la soluzione per uscire dallo stallo politico e istituzionale dell’attuale occidente cosmopolita.

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