La STAZIONE FANTASMA: si scende dal treno e ci ritrova in MEZZO al NULLA

Dalla banchina della stazione non si può raggiungere alcun paese, non si può neppure prendere un caffè al bar, nelle vicinanze non c'è assolutamente nulla. Scopriamo il significato di questa stazione unica al mondo

0
credit: ehabitat.it

Il Giappone ha costruito una stazione in mezzo al nulla: è Seiryu Miharashi Eki, la stazione fantasma. Scopriamo il significato di questa stazione unica al mondo. 

La STAZIONE FANTASMA: si scende dal treno e ci ritrova in MEZZO al NULLA

Nel Giappone che tutti immaginiamo il lavoro è una parte fondamentale della vita degli individui, sino a diventare una vera e propria ossessione. I “karoshi”, così chiamati i lavoratori che si suicidano o che vivono in condizione di forte stress a causa del lavoro, sono un simbolo della concezione giapponese della laboriosità. Proprio per questo si è individuata la necessità di costruire una stazione fantasma, che porti in mezzo al nulla, per potersi fermare dalla routine travolgente.

# Seiryu Miharashi Eki: “la piattaforma di vista del fiume”

credit: ehabitat.it

Il 17 marzo 2019 è stata inaugurata la stazione di Seiryu Miharashi Eki, letteralmente piattaforma di vista del fiume, collocata tra la fitta vegetazione di una montagna e un fiume. Dalla banchina della stazione non si può raggiungere alcun paese, non ci sono rampe, cancelli o percorsi che conducano a una destinazione, non si può neppure prendere un caffè al bar perché nelle vicinanze non c’è assolutamente nulla se non la natura incontaminata. Rimanere senza niente da fare non è dunque una scelta ma un obbligo, l’unico modo per lasciare la stazione è aspettare il convoglio successivo e, nell’attesa, si può solo osservare la natura circostante per dimenticarsi momentaneamente dello stress legato alla frenetica routine lavorativa.

# Una cultura capitalistica distruttiva

credit: ehabitat.it

Potrebbe sembrare uno scherzo oppure un errore, invece è stata costruita dopo una profonda riflessione a seguito di un’analisi pubblicata dal governo di Tokyo nel 2016: da un sondaggio svolto su 10.000 lavoratori giapponesi, è emerso che circa il 23% delle persone lavora almeno 80 ore di straordinari al mese e la metà di tutti gli intervistati ha dichiarato di non prendere vacanze pagate. Questi preoccupanti dati sono il risultato di una cultura capitalistica molto radicata in Giappone, che non permette ai cittadini di considerare normale prendersi una vacanza o semplicemente una pausa.

# Il simbolo di una silenziosa ribellione

credit: ehabitat.it

E allora non sembra estremamente necessaria l’esistenza di un luogo in cui non c’è niente da fare? Non sembra necessario costruire una stazione in cui si fermano i treni ma soprattutto i pensieri? Seiryu Miharashi Eki è il simbolo di una silenziosa ribellione verso quella cultura che rappresenta allo stesso tempo il punto di forza e il tallone di Achille della società giapponese.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

In questa stazione da un lato si perde lo sguardo tra il verde della vegetazione montana e, dall’altro, il rumore dell’acqua del fiume libera la mente dai pensieri negativi. Ma la cultura capitalistica non è un’esclusiva giapponese e un luogo in cui c’è spazio solo per la bellezza della natura servirebbe in ogni Nazione.

Leggi anche: La STAZIONE CENTRALE è la stazione più GRANDE d’Europa

ROSITA GIULIANO (Articolo originale del febbraio 2021, aggiornato il 18 gennaio 2022)

Riproduzione vietata al sito internet che commette violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte       

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)       

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità. 


Articolo precedenteFrancesco BOZ: “La mia Milano avrà solo AUTO COLORATE, PERSONE PER BENE e L’ARIA PIÙ BUONA del mondo”
Articolo successivoCome si dice BIO in milanese?
Rosita Giuliano
23 anni e tanti sogni da rincorrere per il mondo. Mentre li inseguo, sorrido e scrivo.