La soluzione più efficace contro l’INQUINAMENTO? Mezzi pubblici GRATIS. Ecco perchè

Diminuire il numero di automobili in circolazione sembra un'utopia. Una proposta fuori dal coro: mezzi pubblici gratis. Ma è fattibile?

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credit: Instagram @idriss_ela_

Diminuire il numero di automobili in circolazione sembra un’utopia. Una proposta fuori dal coro da parte della pagina Aria di Milano: mezzi pubblici gratis. Ma è fattibile? E che effetti potrebbe avere?

La soluzione più efficace contro l’INQUINAMENTO? Mezzi pubblici GRATIS. Ecco perchè

Milano è tra le città più inquinate non solo d’Europa, ma di tutto il mondo. Per risolvere il problema la pagina di lotta allo smog Aria di Milano, prendendo ispirazione da esempi di successo in alcune città europee e statunitensi, fanno una proposta forte: rendiamo gratuiti i mezzi pubblici. Genialità o follia? Vediamo perché sarebbe necessario e come la proposta potrebbe attuarsi anche a Milano.

# Trasporti pubblici gratis: quali sarebbero i vantaggi?

credit: chiamamilano.it

La mobilità cittadina dovrebbe essere un diritto di cui tutti, allo stesso modo, possono usufruire. Avere la possibilità di spostarsi per la città senza dover necessariamente pagare il biglietto permetterebbe anche ai meno abbienti di poter raggiungere il posto di lavoro, i servizi e le attività ricreative, senza svuotare il portafogli. Questo è il primo motivo per cui rendere gratuiti (e dunque accessibili a tutti) i trasporti pubblici sarebbe un passo verso una città dell’uguaglianza. Il secondo motivo, ma non meno importante, è la riduzione drastica dell’inquinamento urbano.

# La situazione milanese al momento è drastica e i dati parlano chiaro: ridurre il traffico è una priorità

Credits: milanofanpage.it – Inquinamento a Milano

Non lo affermano solo teorie esposte sul web da fanatici del surriscaldamento globale, a dirlo sono i dati. La situazione a Milano è piuttosto drastica: pochi mezzi pubblici in circolazione e quelli presenti sono spesso vecchi e pieni. Non solo il servizio erogato non è all’altezza di una grande città come Milano, il costo dei biglietti dalla primavera 2019 è addirittura aumentato da 1.50€ a 2.00€. Negli Stati Uniti, i dati del governo dimostrano che i trasporti sono responsabili del 29% delle emissioni di gas a effetto serra, e di questa percentuale ben il 59% sono emesse dai trasporti privati e dai camion. Ridurre il numero delle automobili in circolazione risulta quindi una priorità che potrebbe essere indubbiamente agevolata con la gratuità dei trasporti pubblici. Ma come è possibile, in termini economici, sostenere questo cambiamento?

# “Sarebbe bello, ma non è attuabile.” – Le soluzioni oltreconfine

credit: lastampa.it – trasporti gratuiti a Tallinn

Gli esempi di città che hanno adottato questa soluzione sono molti, sia in Europa che negli Stati Uniti. Eclatante è l’esempio dell’Estonia, che ispirandosi al piano già in atto dal 2013 nella capitale Tallinn, dal 2018 ha reso i trasporti pubblici gratuiti in tutto il Paese. Dalla scorsa estate anche il Lussemburgo ha seguito l’esempio estone scegliendo di erogare il servizio gratuitamente per i tram, i bus e persino i treni.

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L’opportunità di avere una città più pulita e di offrire ai propri cittadini uno stile di vita più sano e paritario ha allettato molti sindaci europei, ad esempio in Francia e in Polonia, ma anche negli Stati Uniti. La città di Olympia ci è riuscita a Gennaio e moltissime altre stanno tentando di rendere attuabile il nuovo sistema, ad esempio Worcester, nel Massachussets. Poco distante da Worcester, la cittadina di Lawrence ha effettuato un test temporaneo, rendendo gratuiti gli autobus per qualche mese e i risultati sono stati sorprendenti. Nonostante la temporaneità del servizio, l’utilizzo dei mezzi pubblici è aumentato in poco tempo del 20%, a dimostrazione del fatto che molte persone non ne usufruiscono per ragioni economiche.

Gli esempi riportati dimostrano che a livello economico è possibile rendere gratuiti i trasporti pubblici, purché ci siano dei cambiamenti compensatori. Il consigliere comunale di Seattle, Kshama Sawant, ha proposto un sistema di mobilità urbana gratuito anche nella sua città affermando che le entrate perse potrebbero essere coperte dalla tassazione delle grandi imprese inquinanti.

Ma questa è solo una delle tante soluzioni che a livello internazionale si stanno trovando e Milano dovrebbe seguirne le orme, diventando un esempio per tutta l’Italia, come è successo in Estonia.

Fonte: ARIA di Milano

Leggi anche: La SUPER MAPPA dei TRASPORTI di Milano

ROSITA GIULIANO

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Rosita Giuliano
23 anni e tanti sogni da rincorrere per il mondo. Mentre li inseguo, sorrido e scrivo.

1 COMMENTO

  1. A proposito dell’articolo sui mezzi gratuiti a milano…..da più parti si è sottolineato di come durante il fermo di tutte le attività, circolazione compresa, l’aumento o la presenza costante dell’inquinamento non è dovuta principalmente al traffico, infatti le centraline dell’arpa continuavano a segnare livelli elevati nonostante di auto non ce n’era. (quattroruote) Poi l’intelligentissima trovata di ridurre il calibro delle strade con trovate altrettanto fantasiose, non fa che aumentare gli eventuali livelli di inquinanti prodotti dall’autotrazione. Il traffico non deve essere rallentato ma velocizzato, per evitare appunto l’eccessivo perdurare dei gas di scarico delle auto ferme in colonna!! I semafori per quanto possibile, dovrebbero essere sincronizzati per evitare il più possibile colonne ferme o troppo lente, bisogna entrare nella logica che le goccie di carburante devono servire per muoversi, non per stare fermi!…tra l’altro si abbatterebbero numerosi costi….quello orario prima di tutto….Chiaramente i mezzi gratuiti vanno benissimo e, se riducono la quantità di auto, moto ecc., ben vengano, ma nel frattempo, invece di bloccare, bisogna cercare di velocizzare e di molto, la circolazione. Finché si prendono decisioni calate dall’alto senza nessuna logica scientifica, senza ascoltare chi di dovere …cittadini compresi, è chiaro che i risultati non possono che essere disastrosi. (Articolo: Follia urbana, novembre 2020 quattroruote) articolo molto interessante e che mette a nudo le scelte folli e relativi risultati.

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