Il piano per trasformare un MILIONE di DISOCCUPATI in STARTUPPER

"Invece di licenziare i vostri dipendenti, aiutateli a diventare imprenditori": il piano RISE (rialzati) per creare 1.700 aziende al giorno (da Riccardo Luna per La Repubblica)

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Credits: webitamag.it - Startup

Pubblichiamo articolo di Riccardo Luna per “la Repubblica“.

Il piano per trasformare un MILIONE di DISOCCUPATI in STARTUPPER

Mille e settecento nuove aziende al giorno

Il tema della disoccupazione post covid è troppo serio per essere trattato con una battuta. Infatti Chris Locke fa sul serio quando dice che vuole provare a trasformare in due anni un milione di disoccupati in altrettanti startupper con un corso di venti settimane, lanciando mille e settecento nuove aziende al giorno. Se non fosse una delle figure chiave dell’innovazione europea la cosa la potremmo anche liquidare così. Epperò Chris Locke è il capo di Rainmaking, base a Copenaghen e uffici in nove paesi del mondo dove dal 2007 accelera startup su cui investe assieme a grandi aziende. I numeri: ha accelerato 850 startup, ne ha fondate direttamente 27 e ne ha già vendute 9. Insomma quando tre settimane fa ha scritto su un blog il suo piano (RISE: rialzarsi) tutti hanno capito che non scherzava.

“Invece di licenziare i vostri dipendenti, aiutateli a diventare imprenditori”

Rivolgendosi ai capi delle grandi aziende colpite dal covid-19, ha detto: “Invece di licenziare i vostri dipendenti, aiutateli a diventare loro stessi imprenditori“. Il suo modello è quello che fece la Nokia una decina di anni fa, quando era ancora un colosso delle telecomunicazioni ma era sul punto di collassare licenziando subito 40 mila persone. “Allora aprì dei centri in Europa, Stati Uniti ed India per aiutare quelli che stavano perdendo il lavoro a ricollocarsi e creò il progetto “Bridge”, il ponte, per sostenere i dipendenti con spirito imprenditoriale a realizzare la propria startup“.

“Molte aziende di successo sono nate durante una recessione”

“Bridge” ebbe un impatto formidabile: si dice che grazie a quel programma siano nate più di mille startup tra le quali alcune che sono diventate unicorni come Supercell e Rovio. Insomma Locke vuole rifare il “Bridge” di Nokia ma molto più grande visto il numero di licenziamenti causati dalla crisi economica della pandemia. Ma è il momento giusto per lanciare una startup mentre anche le startup esistenti faticano a restare a galla? Locke ne è convinto, dice che Uber, Airbnb, Disney e Microsoft sono nate durante una recessione. E’ un piano oggettivamente folle eppure ha un senso perché scommette sul valore del capitale umano di chi perde il lavoro: “Le aziende in crisi, dice, possono pagare una buona uscita e condannarli ad un futuro in cui dovranno mandare il curriculum a chiunque, oppure pagare questo corso (1200 euro per 20 settimane) e invitarli a crearsi un lavoro, magari realizzando il sogno che hanno sempre avuto“. Sarà dura ma non si può non sperare che un po’ abbia ragione

Leggi qui l’articolo originale di Riccardo Luna: laRepubblica.it

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