10 situazioni che capitano quando sei in fila a Milano

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Non importa chi sei, né da dove vieni, l’unica certezza è che c’è sempre una fila che ti aspetta. E sai che quando accadrà, il tuo solo pensiero sarà di cercare la strategia giusta per superare gli altri.
Perché in Italia una fila non è una fila, ma una sfida per l’intelligenza.

10 SITUAZIONI CHE CAPITANO QUANDO SEI IN FILA A MILANO

#1 La fila è disposta in modo talmente disordinato che quando chiedi chi è l’ultimo l’unica risposta che ottieni è che sei tu.

 

#2 Oltre alle persone in fila ce ne sono altre che guardano la fila, ma che siccome sembrano in fila, tu sbagli fila e ti metti dietro le persone che guardano la fila anziché dietro quelle in fila. Spero di aver dato idea del caos. 

 

#3 Siete tutti ordinati in fila per uno, all’improvviso quello dietro di te ti si mette quasi accanto. Trascorri il resto del tempo in fila a chiederti se vuole rubarti il posto. 

 

#4 Va tutto bene, la fila procede piano ma senza intoppi. Dietro di te percepisci in modo distinto l’avanzare di una persona che chiede a tutti se può passare avanti. Arriva a te, cosa fai? Vuoi essere l’unico a dirgli di no e subire la pressione sociale o dirgli di sì  e andare contro tutto quello in cui credi?… e ti tic, e ti tic, e ti tic.

 

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#5 Quando finiscono i numerini nell’elimina code si percepisce chiaramente che l’uomo deriva dalla scimmia. E non è stato nemmeno tanto tempo fa.

 

#6 Il finto tonto. Cerca di passarti avanti fingendo di essere incapace di intendere e di volere.

 

#7 Esistono molti modi per espiare i propri peccati. Alcuni per lavare la propria anima amano fare la fila accanto a un bambino che piange. 

 

#8 “Scusa se ti passo avanti, sono con lui!” suona un po’ come una bestemmia in chiesa.

 

#9 L’indeciso quando deve scegliere tra due code va in panico. Nei casi più gravi torna a casa.

 

#10 Il vero vantaggio sociale del fidanzamento è poter fare due file alla volta nei supermercati. 


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Francesco Boz
Ho cominciato come psicologo poi ho visto che la gente ti presta più attenzione se scrivi su internet, allora ho aperto qualche blog. Faccio anche l’autore televisivo perché va di moda.