10 artiste di Milano che forse non conoscete

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Donne di Milano sconosciute
Caspar David Friedrich: Frau in der Morgensonne

Poesia, musica, recitazione, pittura, scultura, fotografia, regia .. tutti sinonimi femminili e dunque? Chi dice donna dice Arte! Oggi vi propongo 10 artiste milanesi che forse, ancora, non conoscete. Partirò dalla più giovane perché “spacca” di brutto.

#1 Federica Abbate, cantautrice e compositrice

#1-Federica-Abbate
#1-Federica-Abbate

Avete presente Roma Bangkok, Chiudo gli occhi e salto oppure Nessun grado di separazione, o ancora In Radio? Solo per citare alcuni dei suoi ultimi successi. In tutte queste canzoni c’è la scintilla creativa di Federica Abbate, musicista e cantautrice venticinquenne, che le major si contendono sino all’ultimo sangue, perché ogni sua nuova proposta è un successo. Lei è dolcissima, seria e talentuosa ma soprattutto riservata e intanto guarda lontano. I dischi di platino già vinti le sono da sprone per concentrarsi su di un nuovo modo di “fare musica”. Federica, siamo in trepida attesa, dai, facci sognare!

#2 Patrizia Valduga, poetessa “teatrale”

#2-Patrizia-Valduga
#2-Patrizia-Valduga

Adoro la Valduga, spesso la incrocio nella libreria che frequento a Milano ma non oso mai avvicinarmi a questa star in quanto lei sembra sempre così “lontana”. Mi piace il suo modo di porsi: bianchissima la sua pelle stride col nero che le fascia il viso (di solito indossa cappelli a tesa larga), le dita affusolate e inguantate sino ai gomiti e il suo corpo elegante e delicato negli abitini, neri,attillati. E’ lei stessa l’incarnazione di poesia e teatro insieme. Indimenticabile, fra tutte le sue raccolte, “Donna di dolori”, poemetto in endecasillabi a rima baciata portato in scena dalla bravissima Franca Nuti e grazie al quale la Nuti ha ricevuto il premio Eleonora Duse come migliore attrice di teatro.

#3 Tamara Ferioli, pittrice del bianco

#3-Tamara-Ferioli
#3-Tamara-Ferioli

L’ultima Personale di Tamara che ho visto a Milano qualche anno fa è stata presso lo Studio d’Arte Cannaviello. Ricordo che la mostra mi sorprese e mi piacque a tal punto che oggi posso ancora ricordare alcune sue tele e installazioni, memorabili rarefazioni di leggerezza, di bianco, candore che diventa, a volte, un pugno nello stomaco in quanto Tamara oltre a mettere in scena le inquietudini dell’uomo, riesce ad utilizzare sapientemente matita, carta e oggetti vari che fa diventare la cifra della sua diversità. Nonostante la giovane età, Tamara ha già esposto in alcune delle principali città europee. e la prossima città?

#4 Elena Russo Arman, attrice e performer

#4-Elena-Russo-Arman- NovagaElena per me è Emily Dickinson da quando la ammirai all’Elfo Puccini con il suo lavoro dal titolo “la mia vita era un fucile carico” ; uno studio e una superba interpretazione della poetessa americane che si segregò in casa per tutta la vita; emozionata e felice alla fine dello spettacolo, mi sono messa inattesa fuori dai camerini per stringere la mano ad Elena. Da quel giorno l’ho vista in scena svariate altre volte, mai una delusione. E poi ancora grande emozione per il suo lavoro su Alice nel paese della meraviglie.  Lo zenit si raggiunge quando Elena recita in coppia con la musicista Alessandra Novaga. Da vedere e da sentire!

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#5 Maria Elisabetta Marelli, regista sul campo

#5-Maria-Elisabetta-Marelli-SgarbistanDocumentari, film, teatro, Elisabetta con il suo bagaglio culturale e la sua versatilità trasforma l’operazione registica facendola diventare un’esperienza sul campo. Quando ho assistito al suo Sgarbistan, documentario di genere biografico sulla vita di Vittorio Sgarbi, la prima sensazione è stata di straniamento: sembrava di essere presenti ad un reality nel reality. Diverso ma ugualmente efficace l’approccio trasmesso dal suo precedente lavoro quello sul genio matematico britannico Alan Turing, considerato uno dei padri dell’informatica. Esperimento di suoni, video, ricostruzioni e multimedialità all’avanguardia, un passo più avanti dei tempi.

#6 Lisa Conti, fotografa ad alta sensibilità

#6-Lisa-Conti

Gli scatti di Lisa, quelli che ritraggono le donne, in tutte le loro personalità, sono ritratti d’artista a mio avviso, lei però si considera una semplice fotografa con il pallino per la perfezione, lo studio e l’approccio serio verso una professione sempre più in evoluzione. Le donne di Lisa hanno tutte una storia da narrare, sono intense, dinamiche, dolci e a tratti determinate nel loro essere semplicemente danzatrici, mamme, figlie, nonne, amiche, spose. L’arte di Lisa sta nel non essere auto celebrativa; si estrinseca nel lavoro quotidiano, fatto di ricerca del bello e della luce migliore.

#7 Sara Montani e le incisioni calcografiche

#7-Sara-Montani
#7-Sara-Montani

Negli ultimi anni, nel lavoro artistico di Sara, ha prevalso l’incisione calcografica, tecnica che risale al 1450. “L’intento in questo caso è il voler dare all’incisione il valore di linguaggio espressivo“.  La sua proposta artistica è enorme e spazia dai colori acrilici, ad acquerelli e chine,  pastelli, stoffe, pizzi, lane e corde, carte, sabbie fino ad arrivare a metalli, rame, ottone, alluminio, creta, cemento e gesso, resina. Il suo sogno è quello di trasferire le tecniche per poi vederle utilizzate in modo rinnovato e personale.

#8 Fernanda Fedi, sculture divine

#8-Fernanda-Fedi
#8-Fernanda-Fedi

La scrittura/segno quale gesto della memoria/mente è l’ultimo approdo di Fernanda e le sue sculture ne sono l’espressione massima. Un’artista visuale che ha saputo fondere nei materiali moderni, che compongono le sue sculture, poesia, musica, arcaico e scrittura etrusca. In particolare i suoi totem richiamano un’anima umana appartenuta a secoli passati ma qui ancora presente tra noi, proprio grazie alle sculture di Fernanda e alle capacità artistiche che compongono questa donna d’altri mondi.

#9 Simonetta Ferrante, l’arte della scrittura ornamentale

#9-Simonetta-Ferrante
#9-Simonetta-Ferrante

Simonetta, che suona il pianoforte e ha girato il mondo in lungo e in largo è una pittrice che ha fatto della calligrafia la sua maggiore cifra espressiva, nel tentativo di andare ad indagare un linguaggio antichissimo e cercando di coniugarlo con l’epoca moderna. Una tensione etica ed estetica trova espressione nei suoi lavori, in particolare a mio avviso, in quelli dove riesce a coniugare l’oro col nero e il bianco. Non a caso la calligrafia era utilizzata, nell’antichità, laddove era era possibile indulgere nella ricerca della bellezza applicata alla scrittura.

#10 Sheyla Verdi ballerina circense

#10-Sheyla-Verdi
#10-Sheyla-Verdi

Sin da piccola Sheyla danzava; quella che praticava era la ginnastica ritmica e le sue abilità di ballerina non passarono inosservate;ora la sua passione è diventata la sua arte che lei esprime in modo tutto suo.  Attraverso le sinuosità e le contorsioni del suo corpo, Sheyla ci porta in un mondo delle meraviglie che lascia senza respiro; lei danza dentro ad una gigantesca palla di plastica trasparente, oppure sospesa a qualche metro d’altezza, accompagna una nota canzone rock e balla aggrappandosi delicatamente a dei nastri di pregiate sete cinesi. Difficilmente la vedrete camminare … lei è la danza.


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Luisa Cozzi
Interessata da sempre a tutte le sfumature del linguaggio, nell’età adulta narro storie, organizzo eventi e sono contributor su temi quali l’etica nel mondo digitale, lifestyle e imprenditorialità al femminile; inoltre propongo articoli e dibattiti sugli stili di vita metropolitani e approfondimenti sull’innovazione in atto e sue ricadute sociali. Dopo più di 20 anni nel Marketing Strategico, dal 2009 svolgo la libera professione nelle PR e nella Comunicazione non solo Digitale.