Ti consideri una persona civile? Scopri se fai le 7 azioni base della buona educazione

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Tanti stranieri o italiani all’estero si lamentano spesso di una cosa: dicono che siamo incivili e maleducati. Per costruire la nuova città ideale sogniamo cittadini che siano un modello di civiltà. Che cosa significa essere civili e quali sono le basi per considerarsi tale?

Che bello sarebbe se tutti fossimo civili sempre, non trovate? Eppure molto spesso ci consideriamo persone civili e critichiamo coloro che non lo sono, ignorando che per essere tali, bisogna esserlo in tutte le sue sfumature e declinazioni, oltre che in ogni situazione, anche quando non ci fa comodo.

Non è sufficiente coltivare o sviluppare solo le azioni che riteniamo più impattanti o quelle che ci piacciono di più. Non esiste essere un po’ civili, se lo si è lo si è in toto. E’ necessario che l’essere civili sia un atteggiamento più che un dovere e comprendere che, nel farlo e nell’esserlo, ne beneficiamo tutti.

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Per cui, se in treno la mia suoneria fa concorrenza all’impianto sonoro dei Foo Figthers e parlo come se fossi al Cocoricò di Rimini, ma poi mi innervosisco quando il mio vicino si esprime vivamente al telefono mentre io sto sonnecchiando, giudicandolo appunto maleducato, è un chiaro esempio di come essere civili tutti, convenga di fatto a tutti.

Quindi, se fai la raccolta differenziata e la fai anche bene ma poi sui mezzi di trasporto non cedi il posto ad una persona anziana, non sei una persona civile.

Essere civili significa rispettare gli altri e il mondo che ci circonda. Il senso di civiltà si plasma bene con il concetto di educazione (ed etica), lì dove se sono educato molto probabilmente sarò anche una persona civile e se sono civile è perchè sono educato.

Da non confondere con la gentilezza che è qualcosa di diverso che molto probabilmente meriterebbe un articoletto dedicato (lo prendo come impegno!).

Ma quali sono le azioni fondamentali per cui possono considerarmi una persona civile?

Eccone 7.

#1. Cedere il posto sui mezzi di trasporto a persone anziane, donne in gravidanza o qualsiasi persona in difficoltà

Nessuna corsa in metro o in autobus dura 2 ore, quindi perchè facciamo così fatica a cedere un posto che copriamo solo alcuni minuti?

#2. Non gettare rifiuti e cicche di sigarette per strada (ovunque)

E’ incredibile come, nonostante campagne di sensibilizzazione e cestini in ogni dove, si continui ancora a buttare rifiuti per strada. La cosa più curiosa, però, è vedere qualcuno che si lamenta per la carta a terra e, 10 passi dopo, osservarlo, in assoluta disinvoltura, buttare la cicca di sigaretta come se fosse qualcosa di diverso; come se il contenitore porta-cicche ufficiale fosse appunto la strada stessa.

#3. Tenere basso il volume della suoneria e della voce in treno

(ma questo vale per tutti i luoghi dove è opportuno tenere un tono basso).

Nonostante la vocina dell’altoparlante suggerisca di tenere bassa la suoneria e parlare con voce bassa, è un mistero vedere che solo un numero esiguo di passeggeri mette in atto il suggerimento.

#4. Rispettare le file

Qui credo ci sia una spiegazione più profonda, probabilmente ha a che fare con il nostro DNA.
Se c’è un fila senza il numerino, il furbetto – come spesso il caos – sono una garanzia assicurata.

#5. Non occupare con la borsa/zaino il sedile sui mezzi pubblici

Questa è una di quelle situazioni che mi fanno svalvolare anche dopo una seduta di meditazione yoga.
Quell’attegiamento nel quale io passo tra i sedili (tutti occupati) e tu non sposti la tua borsa (mentre pensi fortemente: “speriamo non si segga qui, speriamo non si segga qui e, se proprio vuole me lo deve chiedere”) e, quando appunto mi fermo proprio davanti a te e ti chiedo di spostare la borsa, tu lo fai anche seccato, come se mi stessi facendo un favore. Indicibile!

#6. Non “fare” la raccolta differenziata, ma “fare bene” la raccolta differenziata

Che mondo quello della raccolta differenziata! Un mondo di misteri e di interpretazioni: dalle corse notturne per buttar via il mobile e non farsi sgamare, ai tovaglioli usati nel bidone della carta, dai barattoli sporchi nel vetro, ai giornali raccolti nel sacchetto di plastica e gettati ovviamente nella carta. Per non parlare delle bottiglie di plastica: su ognuna c’è scritto di dividere l’etichetta di carta dalla bottiglia stessa (se non c’è scritto è perché l’etichetta è di plastica) e la maggior parte della gente lo ignora totalmente…In effetti è pretendere troppo. Sto esagerando!

#7. Lasciar puliti i bagni e luoghi pubblici

Perché ogni volta che siamo in una bagno pubblico veniamo colti da una strana incomprensibile crisi di identità del genere umano per cui ci sfreniamo come fossimo animali selvaggi liberati dopo un anno in gabbia?
Perché alla fine di un film al cinema, le mani vengono colte da una strana forma di atrofia per cui mi è impossibile portar via la bottiglia di coca cola e il secchiello dei popcorn? Perché quando il mio cane fa la pupù per strada e non la raccolgo non mi importa perché tanto è colpa del mio cane e non mia?

Arriviamo a 10?


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Raffaella Appice
Country Manager di ESV Digital e start-upper in divenire, credo nel potere della "bellezza" che salverà il mondo. Sognatrice utopista e viaggiatrice incallita, subisco il fascino dei manga giapponesi e della fisica quantistica. Il mio motto preferito? Semel in anno licet insanire!