Un concetto che il pensiero non considera: i PAESI ITALIANI sul LAGO DI LUGANO

Porlezza, Campione d’Italia e Porto Ceresio: destinazioni sottovalutate, ma dalla storia e fascino tutto da scoprire

0

Sarà per la sua menzione che lo fa sembrare un luogo straniero o per la vicinanza di laghi lombardi più conosciuti, ma il Lago di Lugano sembra passare inosservato alla vista dei milanesi. Eppure, per un weekend alternativo senza allontanarsi troppo dalla città, le sue sponde presentano luoghi tutti da scoprire. Anche restando in territorio italiano.  

Un concetto che il pensiero non considera: i PAESI ITALIANI sul LAGO DI LUGANO

# Un’alternativa al Lago di Como

credits: meteoweb

Il lago di Lugano, chiamato anche Ceresio, è considerato uno dei laghi prealpini più affascinanti. Sulle sue acque riflettono scultorei rilievi montani e la sua riva ospita piccoli borghi e spiagge incontaminate. Un paesaggio a dir poco idilliaco, eppure spesso sottovalutato quando si organizza un weekend fuori porta.

Probabilmente nella mente dei milanesi, ma non solo, il Lago di Lugano è catalogato come “territorio svizzero” ossia come “troppo lontano, meglio andare al Lago di Como anche per evitare la vignetta autostradale”. E invece, a meno di due ore dalla City con una differenza di pochi minuti dal lago di Como, le parti italiane di questo lago potrebbero rivelarsi una destinazione sorprendente per una gita immersa nella natura.

# Borghi italiani sottovalutati

credits: corriere como

Sebbene il Lago di Lugano si estenda in gran parte in territorio svizzero, le estremità nord-est e sud-ovest appartengono rispettivamente alle province di Como e Varese e racchiudono insoliti borghi che paiono dipinti. E per chi desidera concedersi qualche giorno al lago le tappe imperdibili sono sicuramente: Porlezza, Campione e Porto Ceresio.

# Porlezza: la perla immacolata in “cima” al lago

credits: ticinonews

Ancora immacolata dal turismo di massa, sulla parte più settentrionale del lago, si trova Porlezza. Curioso pensare che per andare dalla parte svizzera a quella italiana bisogna andare a Nord. Considerata dal FAI come uno dei luoghi del cuore, è frequentata soprattutto nella stagione estiva per la sua bellezza naturalistica e per il lungolago pullulante di ristoranti e barchette attraccate. Ma Porlezza è anche il punto di partenza perfetto per gli amanti del trekking e della natura.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

Una delle possibili escursioni porta alla cascata di Begna, una frazione raggiungibile attraverso un sentiero nel bosco dove poter ammirare il panorama della piana di Porlezza affacciata sul Lago. Per gli amanti della storia, invece, una visita alla frazione di Cima farà scoprire i resti di una cittadina medioevale con le sue antiche mura e fortificazioni. Degni di una visita sono anche i resti della Chiesa di S.Maurizio, sepolta da una frana nel diciassettesimo secolo, venne riportata alla luce nella metà anni sessanta e datata intorno al decimo secolo.

# Campiùn, svizzero? No exclave italiana

credits: BBC

Spostandoci verso sud, a metà della sponda orientale, troviamo Campione d’Italia, Campiùn, in dialetto comasco. Infatti, questo paesino dalla storia insolita, pur essendo in provincia di Como, si trova completamente in territorio svizzero. Si tratta di un‘exclave italiana in territorio straniero. Per secoli è stato territorio di continue dispute fra i due Stati e ancora oggi piccoli dettagli lasciano intravedere le sue due anime. Infatti, sebbene i campionesi siano italiani a tutti gli effetti, vengono pagati con franchi svizzeri e le auto portano la targa TI (Ticino).

Insomma, recarsi a Campione d’Italia è come fare una doppia vacanza. Noto per essere un tempo la sede del casinò più grande d’Europa, si rivela perfetto anche per trascorrere qualche giorno di relax sulle sponde cristalline del Lago di Lugano. Tra i tanti angoli da visitare, chiese e i monumenti non mancano di certo. La più famosa è la Chiesa di San Zenone, risalente al 756 è stata sconsacrata nel 1967 e oggi è adibita a galleria d’arte ospitando mostre ed esposizioni temporanee di ogni genere.

# Porto Ceresio, tra mari e monti attraverso una storia millenaria

credits: wikipedia

E per concludere l’itinerario 100% italiano, nel punto più a sud del lago, con casette colorate contornate dal verde della montagna, dopo aver attraversato il confine svizzero rientriamo in provincia di Varese con Porto Ceresio. Recandosi a Porto, come lo chiamano i suoi cittadini, si torna indietro nel tempo. Da sempre borgo di pescatori e storico paese di frontiera, ancora oggi si possono vedere le fortificazioni di fine 800 costruite per difendere il territorio da invasioni d’oltralpe. Ma questo borgo non fu solo un porto commerciale, stuccatori, scultori e pittori vi trovarono casa e le antiche ville Liberty sono ancora le protagoniste indiscusse.

La sua tradizione non è legata solo alle acque del lago di Lugano. L’altra celebre attrazione è il Monte San Giorgio che lo separa dalla Svizzera, e che, grazie alla sua biodiversità e alla ricchezza di fossili testimoni di millenni di storia, è divenuto patrimonio dell’Unesco e meta per gli amanti della paleontologia. La sua vetta, dalla quale godere una delle viste più mozzafiato sul Lago di Lugano, è raggiungibile in un paio di ore e scendendo di può percorrere una dei tratti più interessanti del “sentiero geo-paleontologico”. Infine, per riprendersi dalla passeggiata basteranno i sapori tipici della cucina di Cà de Monte, una borgata dall’antico fascino situata ai piedi del monte.

Continua la Lettura con: Il VILLAGGIO più BELLO della Svizzera a un’ORA da Milano

SARA FERRI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


Articolo precedenteGli STATI CIRCOLARI d’EUROPA: così MILANO potrebbe “regnare” su RUSSIA, FRANCIA e BALCANI
Articolo successivoI LOMBARDI tra i più DEPRESSI d’ITALIA: il SUD povero ma FELICE
Sara Ferri
Laureanda in scienze psicosociali della comunicazione all’università Milano-Bicocca. Nutro da sempre un forte interesse per la psicologia, la filosofia e tutto ciò che riguarda la società. Sento il bisogno costante di comunicare, di scoprire nuove realtà e sono alla continua ricerca della bellezza collaterale. Per questo cerco di sperimentare ogni forma di espressione artistica, suono il basso in una band e amo viaggiare. Credo nella continua evoluzione e nel cambiamento e spero un giorno di poter contribuire a migliorare la vita delle persone anche attraverso la scrittura.