Da Milano alla Sicilia in metà tempo: che fine ha fatto il progetto dei mini Frecciarossa?

Era stato annunciato come una rivoluzione nei collegamenti con la Sicilia: ma tra il dire e il fare c'è di mezzo un ponte

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Era stato annunciato come una rivoluzione nei collegamenti con la Sicilia, dimezzando la durata del viaggio da Milano a Messina. 

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Da Milano alla Sicilia in metà tempo: che fine ha fatto il progetto dei mini Frecciarossa?

# L’obiettivo era dimezzare la durata del viaggio da Milano a Messina da 19 a 10 ore 

Traghetto treni regionali tra Messina e Reggio Calabria

Tutto era partito da un sondaggio condotto da Trenitalia nel 2021 sulle abitudini di viaggio e sull’interesse verso nuovi collegamenti dei clienti che hanno viaggiato da/per la Calabria e la Sicilia. I risultati avevano spinto a far valutare un nuovo collegamento ferroviario fornito dal FrecciaRossa, con meno fermate di quello attuale e in tempo di viaggio ridotto della metà da Milano a Messina nella metà del tempo. Il progetto avrebbe previsto la corsa notturna in sole 10 ore, invece che 19, compreso l’aliscafo di collegamento tra Reggio Calabria e Messina.  

# La composizione dei “Mini Frecciarossa” 

Credits ferrovie.it – Frecciarossa per la Sicilia
 

Il progetto prevedeva un servizio con “Mini Frecciarossa”, nello specifico 12 elettrotreni tipo ETR.1000 lunghi 103 metri e una composizione ridotta di quattro casse con una capacità di 200 passeggeri, per un investimento pari a 180 milioni di euro, da coprire in parte con risorse del PNNR. La ridotta lunghezza dei convogli avrebbe evitato di perdere tempo per la loro scomposizione consentendo la prosecuzione del viaggio direttamente sul traghetto. 

Le fermate intermedie del collegamento, con partenze da Milano e Torino e capolinea a Reggio Calabria, sarebbero state: Bologna, Reggio Emilia, Firenze, Paola, Lamezia Terme e Villa San Giovanni. 

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# L’annuncio nel 2021 poi più nulla: con il Ponte sullo Stretto i treni diventerebbero inutili

Webuild – Ponte sullo stretto di Messina

Nel 2021 il Ministero delle Infrastrutture del Governo Draghi aveva annunciato l’acquisto e la consegna entro i due anni successivi dei convogli dedicati per dare avvio al servizio tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. Da allora non si è mossa più una foglia e non si sarebbe fatto nessun passo in avanti. Fin da subito si erano levati dubbi da più parti, soprattutto per il ridotto numero di posti e il costo elevato dei convogli in rapporto ai benefici. Il governo attuale a guida Meloni ha inoltre deciso di puntare sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto, un’infrastruttura che se realizzata renderebbe inutili i “Mini Frecciarossa”.

Continua la lettura con: Fine del sogno dei “treni di Mezzanotte”?

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.