Queste CITTÀ nel NORD ITALIA vogliono RINASCERE

Le città al Nord dove si aspira a una qualità della vita migliore

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Credits e.d.e.r.a IG - Rovigo

Nell’ultima classifica de Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita si assiste a nuovo cambio di vertice: Milano perde posizioni ma resiste nella top ten. Il Sud sempre messo male anche se ci sono diverse città anche al Nord dove si aspira a una qualità della vita migliore. Vediamo quali sono.

Queste CITTÀ nel NORD ITALIA vogliono RINASCERE

# La classifica sulla qualità della vita de Il Sole 24 ore: svettano le città delle regioni a statuto speciale

Credits: @ellabologna – Porta Maggiore

Anche per il 2022 Il Sole 24 Ore ha stilato la classifica delle province italiane in base alla qualità della vita, da quella dove si vive meglio a quella dove si vive peggio. L’indagine prende in considerazione 90 indicatori, di cui 40 aggiornati al 2022, suddivisi in sei macro-categorie:

  • ricchezza e consumi;
  • affari e lavoro;
  • ambiente e servizi;
  • demografia, società e salute;
  • giustizia e sicurezza;
  • cultura e tempo libero.

Si riprende lo scettro Bologna, che era la migliore nel 2020, seguita sul podio da Bolzano e Firenze. Milano pur perdendo 6 posizioni rimane nella top ten, passa dalla seconda all’ottava, grazie al primo posto nell’indicatore “Affari e lavoro” e al quarto in quello di “Ricchezza e consumi”. La performance peggiore è registrata nella categoria “Giustizia e sicurezza” che la vede alla 103esima piazza. Nei primi 10 posti ci sono anche tutte le altre province capoluogo delle regioni a statuto speciale: Aosta, Trento e Trieste. Ma quali sono invece le città del Nord che aspirano a una qualità della vita migliore?

# Rovigo è il fanalino di coda del Nord

Credits e.d.e.r.a IG – Rovigo

Se la parte bassa della classifica è occupata in prevalenza da province del centrosud, ce ne sono diverse anche del nord dove la qualità della vita dovrebbe migliorare. Le ultime dieci del Nord sono infatti queste:

#10 Ferrara: 51esimo posto totale, in discesa di sei. Ultima della sua Regione sembra non le basti il primato di città più bike friendly. 
#9 Savona: 53esima, in calo di 9 posizioni. Il fattore positivo è la vicinanza al mare: per crescere deve aumentare l’offerta culturale, migliorare i servizi e accelerare nella ripresa economica. 
#8 Asti: 51esima, in calo di 11 posizioni. Al centro di una regione celebre nel mondo per i vigneti e il buon cibo, per risollevarsi deve abbracciare di più il futuro, premiando l’intraprendenza e l’innovazione. 
#7 Vercelli: 56esima, a meno 8 posizioni rispetto l’anno prima. Altra città piemontese, la regione più in sofferenza del Settentrione. Deve ritrovare uno spirito d’avventura per risollevarsi da città della noia, puntando al centro invece che ritrovarsi emarginata nella periferia del commercio e delle attività. 
#6 Mantova: 58esima, in calo di 11 posizioni. La città più “simpatica” della Lombardia è anche la seconda a soffrire di più. Eppure la rivoluzione dello smart working potrebbe premiarla, attirando molti milanesi in fuga dallo smog e dal caro prezzi. Ma per attirarli deve incrementare il suo profilo internazionale, come quello che aveva un tempo. 
#5 Pavia: 62esima, in calo di 2 posti. La cuginetta di Milano soffre la vicinanza con la metropoli invece di trarre vantaggio dalla sua posizione e da quello che può offrire di diverso. Come per Mantova la strada è di pensare più in grande, meno provinciale più internazionale. D’altronde non era stata scelta dai Longobardi come loro capitale?
#4 Biella: 65esima. Pare non essersi più ripresa dalla crisi del tessile e dalla chiusura di Aiazzone. Eppure è un autentico gioiello in mezzo a un territorio da incorniciare, tra Milano e Torino. Sembrerebbe l’ideale per chi vuole lavorare a distanza. Perchè non mettere questa come priorità per recuperare quota?
#3 Alessandria: 71esima. Penalizzata da immagine di città ai margini. Tra Lombardia, Liguria e Piemonte ha di tutte queste un po’ e niente. E dire che potrebbe proprio essere questa la sua carta vincente, quella di riuscire a offrire il meglio di ognuna delle tre regioni. Serve coraggio e orizzonti mentali più estesi. 
#2 Imperia: 72esima, in crescita di 5 posti. La piccola Napoli del Nord si conferma tra le città con la peggiore qualità della vita nel Nord. E pensare che è in una posizione fantastica. Sul mare, un clima straordinario, a due passi dalla regione più lussuosa d’Europa, la Costa Azzurra. Perchè non puntare a integrarsi maggiormente con l’effervescente territorio dei cugini d’oltre frontiera?
#1 Rovigo: 77esima, crolla di 16 posti in un anno. Purtroppo la fama sinistra di questa città del Veneto più povero dura da oltre un secolo. Città che ha rifornito mezzo Sud America di emigranti in fuga dalle esondazioni del Po e da una terra avara di tenerezza, tra nebbia, pioggia e zanzare. La soluzione per rilanciarsi? Anche in questo caso pensare più in grande, riuscire ad abbracciare nella sua sfera d’azione zone più ricche come quella di Venezia e delle vicine città di Veneto ed Emilia. 

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# Il capoluogo di regione del nord che vuole rilanciarsi: Torino

Credits Wendy Dekker-unsplash – Torino

Il primo capoluogo di una regione del nord in graduatoria partendo dal basso è Torino: sceso di 9 posizioni fino alla 40esima soprattutto a causa della scarsa qualità dell’aria e l’elevata incidenza di crimini denunciati. La caduta determinata dall’incapacità di utilizzare al meglio le connessioni con Milano. Segue Genova alla 23esima, -1 sul 2021, poi Venezia alla 20esima, -4 in meno dalla precedente rilevazione. 

Fonte: lab24.ilsole24ore

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.