Le 7 PAROLE che si usano in tutta ITALIA ma che arrivano da MILANO

7 parole che hanno esportato la milanesità in tutto il Paese

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credits: tg3.rai.it

Non tutti sanno che ci sono parole oggi usate in tutto lo stivale ma che in realtà sono dialettismi milanesi o parole che i milanesi hanno originalmente rivalorizzato. Eccone 7.

Le 7 PAROLE che si usano in tutta ITALIA ma che arrivano da MILANO

#1 Risotto

credits: cookido.it

La parola “riso” e la sua coltivazione in Europa arrivarono grazie agli Arabi ma ormai questo cereale si è diffuso in tutte le nostre cucine, usato per tantissime ricette diverse. Se altrove hanno continuato a cucinare semplicemente il riso, a Milano è nato il risotto, tipicamente alla milanese. Oggi il termine “risotto” è usato in tutta Italia e non solo, il piatto è divenuto simbolo del nostro Paese all’estero.

La leggenda narra che durante la costruzione del Duomo la figlia del mastro vetraio doveva sposarsi e per l’occasione venne cucinato un risotto bianco con l’aggiunta di questa preziosa spezia, lo zafferano, usata per “dorare” le vetrate.

#2 Panettone

credits: wikipedia.org

Il Re meneghino è indubbiamente il risotto, ma anche il panettone ha origini nobili. Si racconta che alla corte di Ludovico il Moro, dopo un pranzo di Natale, i cuochi bruciarono il dolce e per non restare a mani vuote un servo chiamato Toni improvvisò un dolce che ebbe un enorme successo tra i commensali e venne chiamato in dialetto proprio “Pan de Toni”.

#3 Portinaio

credits: tg3.rai.it

La parola “portinaio” e di conseguenza “portineria” derivano dal milanese “portinar” e si diffusero fin da subito in moltissime regioni italiane però trascinandosi dietro un’accezione negativa, ad esempio: “sei un portinaio” per intendere pettegolo e impiccione. Per questo, l’uso di “portinaio/a” è diffuso in tutt’Italia ma si preferisce “portiere”.

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#4 Teppista

credits: wikipedia.org – Castello Sforzesco, 1750″Sei proprio un teppista” oggi si riferisce a qualsiasi vandalo, da Nord a Sud, ma nell’Ottocento i Teppisti erano gli appartenenti alla Compagnia della Teppa. Questa si riuniva nel prato attorno al Castello Sforzesco in cui abbondava il muschio, detto “teppa” in dialetto milanese.

#5 Bigiare

Tutti qualche volta abbiamo saltato la scuola, ma è proprio a Milano che nasce il termine “bigiare” che ormai si trova in tutti i dizionari di italiano. Il verbo è talmente tanto colloquiale che anche nelle stesse regioni si usano parole diverse, a Bergamo ad esempio è usato “impiccare” o in Brianza “scavallare”.

#6 Tapparella

A Milano le persiane avvolgibili non le ha nessuno ma tutti hanno le tapparelle. Non è necessario spiegare il perché la parola derivi da “tappare”… insomma, le tapparelle tappano le finestre! L’efficienza milanese in una sola parola, diffusa in tutto il Paese.

#7 Perpetua

credits: braidense.it

Perpetua era ed è un nome proprio di persona non di origine milanese, però il sostantivo “perpetua” arriva proprio da Milano, più precisamente dal romanzo manzoniano “I promessi sposi”. La domestica loquace di Don Abbondio è divenuta immortale per antonomasia e oggi le donne definite perpetue possono essere domestiche oppure… pettegole.

Concludo con quella che era per Manzoni la Milanesità: “Milanesità è l’attitudine innata o acquisita di distinguere l’utile dall’inutile. Essere ambrosiano è quasi una filosofia che si identifica nel culto dell’efficienza e del decoro”. 

E voi, quali altre parole italiane che arrivano da Milano conoscete?

Continua la lettura con: Le 10 parole più belle del dialetto milanese

ROSITA GIULIANO

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Rosita Giuliano
23 anni e tanti sogni da rincorrere per il mondo. Mentre li inseguo, sorrido e scrivo.