Il SALENTO, un luogo principe per i milanesi

Le 3 cose in assoluto che fanno venir voglia di andare in Salento

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Credits: @ig_lecce Salento

La Puglia è una delle mete più gettonate per le vacanze. Riscoperta ormai una decina di anni fa, ora chiunque deve essere stato almeno una volta nella Regione. E tra le sue zone preferite c’è certamente il Salento. Addirittura uno studio del 2022 di Holidu, motore di ricerca per case e appartamenti vacanza d’Europa, mette il Salento al primo posto per la richiesta di case-vacanze in Puglia. E questo territorio è tanto amato anche dai milanesi, ecco perché.

Il SALENTO, un luogo principe per i milanesi

# Come arrivare in Salento da Milano

Credits benfuenfundachtzig-pixabay – Stazione Centrale Milano

Spesso la macchina è la soluzione migliore, principalmente perché poi muoversi in Puglia con il trasporto pubblico non è così facile come a Milano, ma per andare a Lecce ad esempio si può anche scegliere l’aereo, il treno o l’autobus. In meno di 10 ore, il Frecciarossa ti porta infatti da Milano a Lecce senza dover fare cambi, e lo stesso vale se si sceglie l’autobus, che ti porta nella capitale barocca pugliese in circa 14 ore. Naturalmente poi dagli aeroporti milanesi partono diversi aerei che hanno come destinazione finale il Salento.

Per i milanesi quindi il Salento non è cosi scomodo da raggiungere, ma cosa lo rende così unico? Abbiamo provato a rispondere con le 3 cose in assoluto che fanno venir voglia di andare in Salento.

#1 Le spiagge e il mare cristallino

Credits: @_matteo_photo
Baia dei Turchi

Quando si pensa alla Puglia è inevitabile immaginarsi su una spiaggia a prendere il sole o a fare il bagno nelle sue acque trasparenti. Gallipoli, Otranto, Porto Cesareo e Santa Maria di Leuca offrono tra le spiagge più belle d’Italia. Lungo i 300 km di costa salentina si possono trovare spiagge dalla sabbia bianca, dorata oppure scogliere circondate da spettacoli della natura. La spiaggia più bella? Probabilmente la Baia dei Turchi vicino ad Otranto con le sue acque limpidissime, sabbia bianca e scogli color ocra.

E poi in Salento c’è la Grotta della Poesia. Situata vicino a Roca Vecchia, tra San Foca e Torre dell’Orso, la grotta è una delle attrazioni naturali più spettacolari del Salento: una delle dieci piscine naturali più belle del mondo, dall’acqua cristallina e circondata da alte falesie.

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#2 Una forte tradizione

Credits: @antonlucaiasi
Pittule salentine

I salentini sono molto attaccati alla loro tradizione, tramandata di generazione in generazione. E quando si parla di tradizione viene in automatico pensare anche a quella culinaria. La cucina del Salento è deliziosa e basata su ingredienti freschi e di alta qualità. Piatti come la pittula, la puccia e il pasticciotto sono solo alcuni esempi della tradizione culinaria locale. E perché no, a fine pasto un bel caffè leccese, ovvero il famoso caffè in ghiaccio con l’aggiunta di sciroppo di latte di mandorla.

Ma quando si tratta di Puglia e Salento non si parla solo di cibo, il Salento è una vera e propria terra di tradizioni popolari, dai balli folkloristici, ai festival (come quello delle  luci di Otranto), al dialetto ben conservato nei secoli e a tanto altro. Une esempio di grande tradizione? La Pizzica, il ballo liberatorio accompagnato da mitici tamburelli.

#3 Il barocco leccese

Credits: @mimmo_barletta_
Basilica di Santa Croce Lecce

Lecce è un’eccezione e un’eccellenza nella storia del Barocco italiano, nonostante infatti ai tempi fosse una piccola cittadina gli edifici storici nella capitale salentina sono molti. Il bello di Lecce è quello di essere un’opera d’arte “a cielo aperto”, non ha infatti architetture, sculture o pitture riconducibili a qualche artista importante. Ma l’unicità del Barocco leccese sta tutta nella pietra con cui è stata costruita quasi tutta la città: una roccia bianca ma dalle varie tonalità di colore, dal rosa al giallo, passando per l’ambra. Tra gli edifici da segnarsi assolutamente da visitare a Lecce c’è piazza Duomo e la Cattedrale di Santa Maria Assunta, ma anche la Basilica di Santa Croce e la Chiesa di Santa Chiara.

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BEATRICE BARAZZETTI

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Beatrice Barazzetti
Nata nel 1999, mentre studio Economia e Turismo scopro il mondo. Sono una sognatrice ambiziosa, solare e sempre pronta a mettermi in gioco.