La rivincita dei NERD: come si dice a Milano?

Un termine simbolo di un'epoca

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Come si traducono parole contemporanee in milanese?

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A cura di STEFANO CORRADA in collaborazione con LAURA LIONTI e BEATRICE BARAZZETTI 

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Stefano Corrada
Una vita saporita, tra reazioni di Maillard, prodotti alimentari e racconti di gusto. Dopo la laurea scientifica, vince la passione per tutto ciò che ruota intorno al cibo. E, quindi, prima la divulgazione tecnico-nutrizional-gastronomica. Poi la scrittura, attraverso collaborazioni giornalistiche e fotografiche con periodici e guide, tra cui Focus, Il Golosario, Viaggi del Gusto e Agrodolce.it. In mezzo un libro, edito da Jouvence, dal titolo "Appunti Golosi".

1 COMMENTO

  1. Bravissimi. Proprio la parola meneghina più adatta.
    Tra l’altro mio papà me lo avrà detto migliaia di volte anche ormai adulto.
    Unico dubbio che vi sarei grato se riusciste a risolvermi è questo:
    io avrei detto martur e non martul.
    E poi vi propongo io una parola che spesso usava mia nonna con lo stesso significato: pampaluga. Preciso che la nonna era però di Montevecchia quindi un po’ bilotta ovvero una milanesa ariusa.

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