Tre GIOCHI E VIDEOGIOCHI dedicati a Milano

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Può essere interessante notare come Milano sia all’avanguardia anche nei settori ludico e videoludico.
A tal proposito, è senz’altro il caso di menzionare la Milan Games Week, che nel 2019 è giunta alla sua ottava edizione. Denominata dall’edizione 2011 a quella del 2014 semplicemente Games Week, questa fiera, che si tiene generalmente nei mesi tra settembre e novembre, rappresenta la massima espressione espositiva del mercato videoludico in Italia, oltre a far parte del circuito fieristico europeo del settore.

Come evento, la Milan Games Week è stata caratterizzata da anteprime e da eventi che hanno coinvolto un sempre maggior numero di espositori, partecipanti e superfici espositive. Diverse anteprime videoludiche a livello europeo, sia di console che di titoli, sono passate prima per Milano che nel resto del continente, grazie proprio a questa fiera. Dalle ultime edizioni, anche la Milan Games Week ha eventi ad essa esterni ma collegati, analogamente a quanto accade, ad esempio, per il FuoriSalone.

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#1 Milanoir

Ed è proprio un videogioco, Milanoir, sviluppato da una piccola software house italiana, ad essere la prossima fermata di questo nostro brevissimo viaggio nei giochi imperniati su Milano.
Ispirato ai film di genere poliziottesco che ebbero il loro massimo splendore durante gli anni Settanta, il gioco è ambientato nello stesso periodo e vede il giocatore nei panni di Piero uno scagnozzo della malavita meneghina che sarà implicato, non per sua volontà, in una storia di vendetta più grande di lui.
Pregevoli i rimandi pop dell’epoca all’interno del gioco (dalle cabine telefoniche, ai brand storici e ai tram che ricordano il più possibile le loro controparti reali, sino allo scenario che, quando il protagonista è a corto di energia, si trasforma in una pellicola cinematografica che brucia).
Menzione speciale per la sciura la quale, poco prima che il protagonista affronti il primo conflitto a fuoco del gioco, intima dal balcone al figlio Luigino di salire a casa, dato che la cena è pronta.
La dimensione internazionale di Milano riguarda anche i videogiochi, dal momento che la sede milanese di una famosa multinazionale del settore si trova proprio nella nostra città.

#2 Monopoly

Milano ed il suo appeal ludico-culturale si estendono anche ai giochi da tavolo ed al loro esponente più famoso, il Monopoli.
Se già nelle prime edizioni del gioco da tavolo della Parker Brothers, tradotto in italiano dal nostro concittadino Emilio Ceretti, alcune strade (fra le altre, viale Traiano, via Marco Polo e viale Gran Sasso, poi divenuta Bastioni Gran Sasso sul tabellone) appaiono ispirate da Milano, la versione del Monopoli (che ha assunto ormai da diversi anni il nome di Monopoly per uniformarlo alla dicitura del brand internazionale) ispirata a Milano, con le vie ed i segnalini personalizzabili con i simboli della città, è stata presentata nel 2014 all’interno della manifestazione G! Come Giocare.
Quest’ultima è una fiera internazionale del gioco e del giocattolo che si tiene da circa dieci anni presso FieraMilanoCity e che riscuote sempre un buon successo di pubblico.

#3 Gran Milàn

Ultimo, ma certamente non per importanza, il gioco da tavolo con il suggestivo titolo di Gran Milàn. Questo gioco, nel quale i soldi si chiamano danee e le banconote di taglio più grande recano l’effigie di Sant’Ambrogio, permette ai partecipanti di simulare ed orientare la crescita di Milano, costruendo fabbricati (la scatola del gioco contiene riproduzioni di alcuni dei luoghi più celebri dello skyline cittadino) o migliorando i terreni, le attività e le aree della città, tramite diverse strategie. Risulta divertente anche leggere e a seguire quanto indicato nelle carte di corredo al gioco, analoghe alle probabilità e agli imprevisti del già citato Monopoli.

Questo nostro excursus, per forza di cose breve ed incompleto, restituisce comunque una buona misura dell’impatto culturale di Milano, anche in ambiti solo apparentemente slegati dalla città e dalle sue unicità.

 

ANTONIO ENRICO BUONOCORE

 

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Antonio Enrico Buonocore
Traduttore di lingua inglese ed esperto di fondi europei, crede fermamente che la cultura salverà il mondo. Una parola alla volta, se necessario.