Piazza Gae Aulenti è stata progettata dall’architetto argentino Cesar Pelli come nuova porta d’accesso a Milano. Inaugurata l’8 dicembre 2012, ha ricevuto il Landscape Institute Award 2016 per la categoria design for a medium-scale development. La piazza è composta di molti elementi che la rendono unica. Andiamo a scoprirne uno dei più particolari.
Le TROMBE di Gae Aulenti (uno dei nuovi simboli di Milano)
# Il quartiere ieri e oggi

L’area oggi occupata dal centro direzionale di Porta Nuova deve il suo sviluppo passato alla storia ferroviaria di Milano. Infatti nell’area tra Piazza Repubblica e l’attuale Stazione di Porta Garibaldi, tra l’800 ed il ‘900 si sono susseguite diverse stazioni ferroviarie, sostituite di volta in volta a seguito del continuo aumento di traffico che coinvolgeva Milano.
Dal 1963 l’area oggi occupata dal centro direzionale di Porta Nuova era utilizzata da circhi itineranti e dalle giostre del Luna Park Varesine che accompagnarono la vita di molte famiglie milanesi fino al 1998.
L’area rimase in stato di abbandono e degrado per diverso tempo, fino a quando nel 2004 l’Amministrazione Comunale approvò un piano di riqualificazione chiamato Progetto Porta Nuova.
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# Il progetto di riqualificazione

L’intero complesso è l’espressione di una nuova visione della città di Milano incentrata su concetti di sostenibilità urbana, infrastrutturale e ambientale con ampi spazi pedonali da vivere. In particolare Piazza Gae Aulenti incarna questo spirito ospitando numerosi elementi fortemente caratteristici ed unici.
All’interno della piazza si possono infatti trovare fontane, giochi d’acqua, panchine, bar, libreria, collegate al parco denominato “Biblioteca degli Alberi” permettendo diverse attività tra shopping e relax, da passeggiate a percorsi in bicicletta, dal caffè all’aperitivo.
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# Le trombe di Piazza Gae Aulenti

Sia per i turisti che visitano la piazza per la prima volta, sia per i milanesi che la vivono quotidianamente, diventa impossibile resistere al richiamo di una delle strutture più curiose della piazza: le trombe.
Si tratta di un’installazione formata da 23 tubi in ottone cromato inseriti all’interno di un pozzo vuoto che consente all’aria di circolare tra il parcheggio e lo spazio aperto della piazza attraverso i 4 livelli che li separano i parcheggi dallo spazio aperto della piazza. Le estremità dei tubi hanno la forma della proboscide di un elefante e, appoggiando l’orecchio su queste aperture, è possibile ascoltare i suoni e le parole provenienti dall’altro capo dello stesso senza tuttavia conoscere chi o cosa vi sia in quel momento.
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# Un’opera d’arte che prende vita dai visitatori

I tubi costituiscono una vera e propria opera d’arte, denominata “Egg” e realizzata da Alberto Garutti, artista e docente universitario che basa il proprio lavoro sul concetto che un’opera può vivere e funzionare nella città solo se è “sentita”, vissuta e colta dai suoi abitanti.
Sono proprio i visitatori che con le proprie orecchie e voci mischiate ai rumori della città vanno a dare vita a quello che diventa uno strumento musicale sempre differente, mantenendo nel tempo inalterata la curiosità di appoggiarvi l’orecchio in attesa di comprendere l’origine del suono.
Parallelamente quest’opera ha il merito di dare vita ad un luogo che sarebbe stato vuoto, fornendo una funzione decorativa e interattiva ben riassunta dalla frase presente ai piedi dell’installazione: “quest’ opera è dedicata a chi, passando di qui, penserà alle voci e ai suoni della città”.
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ALESSANDRO VIDALI
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