L’avremmo chiamata Marckalada? Un FRATE MILANESE cita l’AMERICA 150 anni PRIMA di COLOMBO

La prima menzione scritta dell'America nell'area mediterranea risale agli inizi del 1300. La scoperta in uno studio dell'Università Statale di Milano

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Credits alternate history wiki - Markland

La prima menzione scritta dell’America nell’Europa continentale risale agli inizi del 1300. La scoperta di uno studio prodotto dal dipartimento di studi letterari dell’Università degli Studi di Milano.

L’avremmo chiamata Marckalada? Un FRATE MILANESE cita l’AMERICA 150 anni PRIMA di COLOMBO

# Prima di Cristoforo Colombo islandesi e vichinghi viaggiarono in America

Credits zmescience – Rotte navigazione dei Vichinghi

Cristoforo Colombo, è ormai risaputo, non fu il primo europeo a scoprire ed esplorare il Nord America. Sia islandesi, confermate da prove archeologiche, che i vichinghi viaggiarono dalla Scandinavia a Terranova attraverso la Groenlandia intorno al 999 d.C. Non solo: alcuni europei più informati non erano ignari di questo fatto. 

# Il frate milanese Galvaneus Flamma cita Markland in un testo del 1345

Credits alternate history wiki – Markland

In un nuovo studio, pubblicato sul Journal of the Society for the History of Discoveries., Paolo Chiesa del dipartimento di studi letterari dell’Università degli Studi di Milano ha documentato la prima menzione scritta dell’America nell’area mediterranea. Si tratta del riferimento a una “terra que dicitur Marckalada”, trovata a ovest della Groenlandia, nell’opera denominata Cronica universalis scritta dal frate milanese Galvaneus Flamma nel 1345. “Il riferimento di Galvaneus, probabilmente derivato da fonti orali sentite a Genova, è la prima menzione del continente americano nella regione mediterranea, e testimonia la circolazione (fuori dall’area nordica e 150 anni prima di Colombo) di narrazioni su terre oltre la Groenlandia “. Marckalada si riferisce a Markland, il nome che le fonti islandesi danno a una parte della costa atlantica del Nord America. 

# La testimonianza dei marinai di Genova

Tra le fonti del frate milanese i trattati biblici e quelli accademici, i resoconti di viaggiatori come Marco Polo e Odorico da Pordenone, mentre la descrizione di Markland arriva alla testimonianza orale di marinai che hanno viaggiato nei mari della Danimarca e della Norvegia, probabilmente  tramandata al frate dai marinai di Genova. Il porto di Genova era il più vicino a Milano ed era la città dove lo studioso medievale studiò per il suo dottorato.

Lo stesso Colombo era genovese e queste sorprendenti descrizioni possono spiegare perché l’esploratore fosse così audace nel suo piano di attraversare l’oceano quando la maggior parte dei suoi contemporanei trovava folle l’idea. Forse Colombo, come Galvaneo, era collegato a fonti che lo informavano che sarebbe stato possibile trovare un intero continente se avesse navigato abbastanza a ovest.

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# Il testo dell’opera che menziona quello che conosciamo oggi come Nord America

Credits revistascriptorium IG – Cronica universalis

L’estratto del testo che menziona Markland, quello che oggi conosciamo come Nord America, tradotto dal latino e recita come segue:
Più a nord c’è l’Oceano, un mare con molte isole dove vive una grande quantità di falchi pellegrini e girfalchi. Queste isole si trovano così a nord che la Stella Polare rimane dietro di te, verso sud. I marinai che frequentano i mari di Danimarca e Norvegia dicono che verso nord, oltre la Norvegia, c’è l’Islanda; più avanti c’è un’isola chiamata Grolandia, dove la Stella Polare rimane dietro di te, verso sud. […] Più a ovest c’è un’altra terra, chiamata Marckalada, dove vivono i giganti; in questa terra ci sono edifici con lastre di pietra così grandi che nessuno potrebbe costruire con loro, tranne enormi giganti. Ci sono anche alberi verdi, animali e una grande quantità di uccelli. Tuttavia, nessun marinaio è mai stato in grado di sapere nulla con certezza di questa terra o delle sue caratteristiche.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.