Blue Whale Milano – le 50 sfide sadiche da fare a Milano

E tu? Riusciresti ad arrivare in fondo?

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Sull’internet non si fa altro che parlare della Blue Whale, il cosiddetto “gioco dell’orrore”, le 50 prove che giorno dopo giorno portano gli adolescenti al suicidio.
Purtroppo, una mente diabolica ha escogitato una variante del gioco ancora più spietata: Blue Whale Milano, 50 sfide sadiche e letali ai limiti delle possibilità umane, concepite solo per milanesi doc.
I milanesi hanno decine di qualità, ma come si sa sono un po’ creduloni: e infatti il terribile gioco si sta diffondendo a macchia d’olio.
E tu? Riusciresti ad arrivare in fondo?

GIORNO 1

Fai colazione, pranzo e cena in un sushi all-you-can-eat. Fotografa il terzo capezzolo che ti spunta, postalo su Instagram con hashtag #top!

GIORNO 2

Vai nel bosco della droga a Rogoredo e procurati una spada. Poi sali su un treno per Pioltello e sfida un Latin King armato di machete a singolar tenzone.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

GIORNO 3

Trova una differenza tra i muri in mattone della nuova Darsena e quelli dell’Esselunga di Carugate.

GIORNO 4

Leggi dall’inizio alla fine un romanzo di Pierfrancesco Majorino.

GIORNO 5

Investi i tuoi risparmi in un settore di mercato non ancora infiltrato dalla ‘ndrangheta.

GIORNO 6

Ruba le scarpe di Shaquille O’Neal per conto di Chiara Ferragni.

GIORNO 7

Sostituisciti al prefetto e ordina un nuovo blitz in Stazione Centrale, ma questa volta invece che blindare la Stazione fai recintare il Pirellone.
A quel punto entra all’interno, filma le scene di panico e i tentativi di suicidio degli occupanti e poi posta il video su Sesso, Droga e Pastorizia.

GIORNO 8

Vai nei licei milanesi e trova uno studente che sentendo i nomi “Fausto e Iaio” non pensi subito a due nuovi Youtubers.

GIORNO 9

Persuadi Alessandro Rimassa della sua natura umana, costringendolo a venire a patti con il fatto che no, il terzo giorno lui non resusciterà sotto forma di terabyte.

GIORNO 10

Costringi un giornalista di Corriere Milano o Repubblica Milano a criticare Milano. Neppure la notizia, divulgata da una certa Bocassini Ilda, che il servizio di sicurezza del Tribunale di Milano è gestito (anche) dalla mafia li ha scossi dal torpore. Pensa a cosa devi combinare tu per riuscirci…

GIORNO 11

Entra a Macao senza rispettare il rigido dress-code di ciabatta + calza e borse blu dell’Ikea.

GIORNO 12

Paga la nota spese di Obama a Milano. In due giorni si è scofanato l’equivalente di due punti e mezzo di PIL.

GIORNO 13

Svegliati alle 4:20 di mattina, vai all’estero, prendi un campione di caffè Starbucks, rientra a Milano, vai in un bar, fatti preparare un caffè espresso, metti i due campioni in provette identiche, vai in Duomo, posizionati sotto le palme con un banchetto, ferma i passanti, fai assaggiare loro le due bevande e trova un ciula, uno soltanto, che asserisca di preferire il caffè di Starbucks.
Fidati: questa è troppo anche per te.

GIORNO 14

Svegliati alle 4:20 di mattina e passa la giornata sul tram 9 senza farti urinare sui pantaloni.

GIORNO 15

Fatti spiegare dall’Assessore agli Open Data Lipparini il significato esatto di “Assessorato agli open data”.

GIORNO 16

Individua e sequestra al Radetzky un tizio che dica di essere “docente universitario”, ma in realtà insegna allo IED. Chiedi in riscatto dei libri di autori del Gruppo 63 che donerai ai suoi studenti.

GIORNO 17

Fai una passeggiata e dribbla i buontemponi in pettorina colorata che per chiederti soldi improvvisano battute e gag indegne perfino di Colorado Caffè.

GIORNO 18

Trova parcheggio quando sotto casa tua c’è il mercato.

GIORNO 19

Compra la tela di uno street artist del PAC spendendo un capitale, con la speranza che si rivaluti nel corso del tempo.

GIORNO 20

Telefona a Stefano Parisi e digli che “Energie per l’Italia” poteva essere, al massimo, il titolo per un album di Gigi d’Agostino nel 1998.

GIORNO 21

Trascina di peso Beppe Sala fuori dalla Cerchia dei Bastioni.

GIORNO 22

Recati in via Sarfatti, parla con un bocconiano che sia nato a Milano o perlomeno in Lombardia.

GIORNO 23

Fai crollare a calcioni l’osceno baracchino del comune che vende paccottiglia assortita a tema ambrosiano e deturpa piazza San Babila.

GIORNO 24

Conduci un sondaggio oltre i confini delle tangenziali milanesi cercando qualcuno che conosca almeno una delle centinaia di start-up nate a Milano negli ultimi due anni.

GIORNO 25

Presenta una prova tangibile dell’esistenza di Dio, di una civiltà aliena e del passante ferroviario.

GIORNO 26

Fai due passi di fila al Fuori Salone o a PianoCity. Letteralmente, fai due passi uno di fila all’altro senza andare a sbattere sul muro umano che hai davanti.

GIORNO 27

Mangia da Cracco, ma salda il conto in natura con Cannavacciuolo.

GIORNO 28

Partecipa alla Color Run e gioca con l’Assessore alla Sicurezza a tirarvi palle di vernice colorata dopo esservi smezzati una bottiglia di Zibibbo.

GIORNO 29

Fai il bagno nella Martesana, e quando esci – completamente fosforescente – passa la notte in viale Monza come sparti-traffico umano.

GIORNO 30

Guarda tutte le puntate di 1993.

GIORNO 31

Chiedi alla portinaia di viale Bligny 42 se ha una cartina.

GIORNO 32

Vai in uno spazio di co-working in Garibaldi/Paolo Sarpi e fai scoppiare tutti a piangere di commozione recitando l’incipit del film “Yuppies”, come fosse un ditirambo greco, tipo:

“Attenzione
stanno arrivando gli yuppies
i giovani di successo
quelli
veramente giusti.
Hanno
già invaso le città e
viaggiano
in turbo
lavorano
in basic
sono firmati dalla scarpa alla mutanda
Yuppies!
Gli emergenti dell’ottanta
sei”

GIORNO 33

Davanti a un cantiere M4, spiega a un gruppo di over 80 il funzionamento di Snapchat – assicurandoti di essere compreso.

GIORNO 34

Indossa un grembiule, afferra un compasso e penetra nel tunnel segreto che da Mediobanca collega il retro del Teatro dei Filodrammatici*. Disegna un cerchio di fiamme nel mezzo del quale grida “Urbano Cairo è il Presidente di RCS”.
Apparirà lo spirito di Enrico Cuccia, la cui ira funesta travolgerà il sistema finanziario italiano.

(*il tunnel esiste sul serio N.d.R.)

GIORNO 35

Ora sei pronto per il temuto “trittico della bicicletta”, ovvero: fai il giro della cinta dei Bastioni in bici senza essere investito…

GIORNO 36

…Identifica un ciclista che trasporta la bici a mano sul marciapiede invece che sfrecciare a pochi millimetri dai pedoni…

GIORNO 37

…Passa un’intera giornata a pedalare come una bestia da soma, indossando una divisa davanti alla quale esiterebbe anche un travestito al Carnevale di Rio, in qualità di fattorino di una delle nuove start-up di food a domicilio e poi, calata la sera, con in tasca i 16 euro di paga, resisti all’impulso di abbandonarti a un moto di furia luddista devastatrice.

GIORNO 38

Sopravvivi ad una giornata in Stazione Centrale. Per i migranti? No, per qualcosa di davvero pericoloso: il terribile “reporter” di Vice.
Vederlo all’opera fa venire un’irresistibile voglia di ammazzarsi prendendo a testate la statua di Indro Montanelli ai Giardini di Porta Venezia.

GIORNO 39

Già che sei lì, sconfiggi a scacchi un esponente della tribù di Anziani che vive nascosta dentro i Giardini fin dai tempi del Pentapartito.

GIORNO 40

Manda il curriculum ad agenzie New Yorkesi in forza del tuo master in Business Data Analyst o Front-end Web Developer preso a Milano. Un posto in un’azienda a Dergano, su una bella stradona statale tutta centri commerciale è già oro colato.

GIORNO 41

Affitta uno spazio polifunzionale abbastanza grande da contenere l’ego di Andrea Pezzi. Occhio che l’ultimo che ci è riuscito ha dovuto affittare l’isola d’Elba.

GIORNO 42

Avvicina in via Tortona un tizio in camicia con manica arrotolata, occhialino tattico e partecipazione in start-up food o fashion.
Come dici? Questa è facile?
Non è finita: dopo averlo individuato, fatti pagare un caffè.
Stante i 27 euro sul conto corrente, vedi come scappa prima di passare alla cassa.

GIORNO 43

Fornisci una convincente spiegazione semiotica del perché la 245esima riproposizione di un meme tipo “che sbatta” o “ma ce la fai” da parte di nota pagina Facebook generi ancora, a distanza di anni, decine e decine di migliaia di like e condivisioni social.

GIORNO 44

Ingozzati di bistecche nelle migliori steak-house e al cameriere di’ con piglio sicuro che sei del Sole24 Ore e per il conto ci pensa Roberto poi.

GIORNO 45

Armati di macchina fotografica Reflex e dirigiti al Giambellino o in zona San Siro a fare un’inchiesta sulle periferie milanesi dal titolo “ma le periferie di Milano sono davvero brutte?”.
Torna a casa ancora in possesso di detta macchina fotografica Reflex.

GIORNO 46

Travestiti da Selvaggia Lucarelli e fai colazione al Ricci di Belen.

GIORNO 47

Vai a Tempo di Libri alla Fiera di Rho e documenta la presenza di un essere umano.

GIORNO 48

Vai da Sedda o Fercioni e fatti tatuare la faccia di Gad Lerner sul bicipite.

GIORNO 49

Vai a San Siro a vedere l’Inda o il Mila.

GIORNO 50

Sei arrivato in fondo, sei pronto per la prova finale.
Trova qualcuno che sia stato almeno una volta all’Ossario, alla Cascina Linterno, a San Satiro, al Cenacolo e nella Cripta di San Sepolcro, ma che continui a dire che Milano è brutta.

Continua la lettura con: Intervista a I Hate Milano

I HATE MILANO

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I Hate Milano
I Hate Milano (già Francesco Francio Mazza) è nato a Milano ma vive a New York dove lavora come sceneggiatore. Quando è a New York vuole tornare a Milano, quando è a Milano vuole tornare a New York.