10 anni di STORIA dello spazio WOW FUMETTO

Lo spazio Wow Fumetto quest'anno compie 10 anni ma rischia di chiudere: qual è la sua storia e perché è un luogo unico?

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Spazio Wow
Credit: blog.urbanfile.org - Spazio Wow

Lo spazio Wow Fumetto quest’anno compie 10 anni ma rischia di chiudere: qual è la sua storia e perché è un luogo unico?

10 anni di STORIA dello spazio WOW FUMETTO

C’è stato un tempo in cui le fabbriche erano costruite all’interno dei centri abitati. Al tempo non si aveva la percezione che i fumi che fuoriuscivano dalle ciminiere potessero far male, potessero nuocere alle persone e all’ambiente circostante. Non erano viste come luoghi inquinanti ma posti che generavano lavoro e davano benessere alle famiglie. Anche a Milano c’erano le fabbriche e tra queste una delle più importanti è sicuramente la Motta che aveva uno dei suoi stabilimenti in Viale Campania. Quando gli stabilimenti furono spostati fuori dalla città, anche questo subì la stessa fine e col tempo divenne un luogo abbandonato e fatiscente, fin quando nell’aprile 2011, complice una rivalutazione della zona, la costruzione di un complesso residenziale, di un parco, di un locale, fu aperto anche lo spazio Wow Fumetto che quest’anno compie dieci anni.

# C’era una volta la Motta…

credit: passipermilano.com

Angelo Motta è sicuramente una delle personalità di cui noi milanesi dovremmo andare fieri. Nato a Gessate, si trasferisce molto presto a Milano per imparare l’arte pasticcera, la sua passione e l’impegno lo portano in breve tempo ad aprire il primo forno e a inventare il panettone che è diventato un dolce tipico della tradizione natalizia e amato in particolar modo a Milano. I successi lo portano a mettere su un piccolo impero della pasticceria e quando apre uno stabilimento, il suo cognome diventa un marchio e una società per azioni.

Nei pressi di viale Corsica e vicino a uno dei licei storici di Milano (Donatelli) sorgeva lo stabilimento della Motta. Un imponente fabbrica da cui uscivano panettoni, merendine e gelati che però il passare degli anni e la necessità di spostare le fabbriche fuori dai centri abitati, lo fa diventare un luogo abbandonato.

# Dall’arte pasticcera a quella del fumetto

La sede del museo Wow
Credit: museowow.it – Ph: urbanfile.org – La sede del museo Wow

Dobbiamo aspettare qualche anno quando il comune rimette mano sulla zona e inizia a costruire un imponente complesso residenziale, un giardino che ospita una pista da skate, un locale (Boom Cafè) e dove all’ingresso svetta una scultura in pietra che raffigura il biscione meneghino. È proprio in questo punto che viene aperto un museo unico nel suo genere: lo spazio Wow Fumetto che ad aprile di quest’anno, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, compie dieci anni di attività. Il museo Wow Fumetto è uno spazio unico nel suo genere a Milano, un luogo che nasce con la chiara intenzione di fare cultura e di dare spessore a un genere lontano dalla letteratura classica, ma non per questo meno importante. 

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# Lo spazio Wow Fumetto: uno spazio unico che andrebbe preservato

La sua mission è ripresa da analoghi luoghi che troviamo in giro per l’Europa, un luogo dove troviamo personaggi, storie, cimeli che hanno fatto la storia del fumetto, senza fare alcuna distinzione tra i personaggi più o meno amati e più o meno conosciuti. Un luogo ricco che vanta un patrimonio di 800.000 pezzi come giornali, riviste e materiale recuperato in giro per il mondo e portato nella nostra città a uso e consumo dei cittadini.

Oltre ad offrire spazi espositivi, dove si sono viste mostre dedicate al Lego, Diabolik, Tex Willer e altri, lo spazio offre la possibilità gratuita di consultare libri e riviste nella sua personale biblioteca dove troviamo 9000 pezzi. 

Attualmente, DPCM a parte, è in corso la mostra dal titolo “Amazing” dedicata ai personaggi della Marvel. Un progetto ambizioso che prende ispirazione dall’alta considerazione che hanno questi supereroi e dal successo che hanno avuto esposizioni simili soprattutto negli Stati Uniti. Infine dalle ultime informazioni, pare che si stesse progettando una mostra sui trent’anni di Crepax, ma purtroppo come sappiamo, per ora ci è impossibile sapere con certezza quando e se apriranno gli spazi espositivi.

Purtroppo non è solo questo il problema che sta affrontando lo spazio Wow, perdite economiche a parte, la Fondazione che si occupa del museo deve affrontare l’incertezza del rinnovo del contratto di locazione. Quando fu aperto il museo, ci si era accordati per dieci anni e poi furono aggiunti altri cinque, detto così si potrebbe pensare che ne abbiamo ancora di tempo, ma in realtà la vera paura è che al museo non venga riconosciuta la sua vera importanza e che per motivi politici si trovi costretto a chiudere i battenti per mancanza di aiuti regionali e statali.

Mi trovo spesso a passare vicino allo spazio Wow Fumetto e ricordo sempre con piacere le mostre che ho visto e l’emozione provata nel vedere oggetti e immagini che mi riportano direttamente alla mia infanzia. Io mi auguro che questa crisi sanitaria possa finire quanto prima, mi auguro di ritornare alla vita che c’era prima e che si possa tornare a vedere le bellissime iniziative di questo spazio che non merita assolutamente di vedere vanificati gli sforzi fatti per mantenere vivo l’importanza del fumetto.

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MICHELE LAROTONDA

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Michele Larotonda
Direttore de Il BARNABÓ, un blog d’informazione di attualità e cultura pop. Ha scritto e diretto cortometraggi che hanno avuto visibilità in manifestazioni specializzate a Milano,Roma e Varese. Autore del format I DUE DELLA STANGATA andato in onda su Radio 2.0. Ha scritto tre romanzi, Il Sognoscuro (Link Edizioni, 2018), Da un’altra parte (Pav Edizioni, 2020) e Tutto quello che non ti ho detto (Pav Edizioni. 2023). Sito web: www.ilbarnabo.it