La “PORTA della MERAVIGLIA” nel centro di Milano

Era forse la porta più bella di Milano

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Credits museodeibambinidimilano IG - Porta della Meraviglia

Via Francesco Sforza, all’altezza dei Giardini della Guastalla al civico numero 34 della via: quasi come fosse la cosa più naturale del mondo ci si imbatte nei resti di un meraviglioso portale barocco. Che cos’è e che cosa ci fa nel cuore di Milano?

La “PORTA della MERAVIGLIA” nel centro di Milano

# Così bella da essere chiamata “Porta della Meraviglia”

Credits museodeibambinidimilano IG – Porta della Meraviglia

Camminando lungo via Francesco Sforza, all’altezza dei Giardini della Guastalla al civico numero 34 della via, ci si imbatte nei resti di un meraviglioso portale barocco. Una porta talmente bella da essere chiamata “Porta della Meraviglia“, con la struttura in mattoni, l’arco e i gradoni di accesso in pietra e marmo. Una porta da cui si accedeva all’acqua del Naviglio che un tempo scorreva in questo punto. Ripercorriamo la sua storia. 

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# Era l’ingresso dell’antico ospedale

Credits nicola_gravante IG – Università Statale Milano

L’Ospedale Maggiore era dotato sin dalla sua nascita nel 1456 di un cimitero all’interno della Ca’ Granda nell’edificio di via Festa del Perdono, l’attuale sede dell’Università Statale, che però già alla fine del 17esimo secolo risultò inadeguato e insufficiente per le esigenze igieniche della struttura ospedaliera.

Credits naviglireloading – Ponte dell’Immacolata

Si decise quindi di costruire nuovo cimitero detto “Cimitero dei Nuovi Sepolcri”, l’odierna Rotonda della Besana, che divenne operativo nel 1697 e rimase in funzione fino al 1792. Da quell’anno infatti la legislazione sanitaria austrica obbligava lo spostamento dei cimiteri fuori dalle mura cittadine. Per poter trasportare le salme al nuovo luogo di sepolture, nel 1691 venne aperta una nuova porta dell’ospedale: la “Porta della Meraviglia“. Non solo: fu anche realizzato un ponte, il Ponte dell’Annunciata, che si estendeva sopra il Naviglio della cerchia interna e conduceva alla nuova strada.

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# Quello che resta del ponte: le sponde 

Credits sciurbianchi IG – Sponde Ponte dell’Immacolata

Del ponte non rimane più traccia: fu demolito nel 1930 quando si eseguì la copertura del Naviglio interno. Ma qualcosa venne salvato: le sponde posizionate a fianco della “Porta della Meraviglia” e ancora oggi visibili.

 

Fonte: Navigli Reloading

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.