Pronto il test per avere la PATENTE D’IMMUNITÀ: la nostra proposta per testare l’intera popolazione in tempi rapidi

Si potrebbe testare tutta la popolazione di Milano in meno di una settimana. Se c'è il processo e i laboratori, rimane però un collo di bottiglia: come poter eseguire i test di massa?

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Credits: dagospia.com - Controlli in piazza Duomo

L’Ospedale San Matteo di Pavia ha annunciato che sarà a breve disponibile un test rapido per verificare l’immunità da Covid-19. Sono stati anche mappati tutti i laboratori su scala nazionale che possono consentire di eseguire fino a 500.000 controlli al giorno. Ma resta da risolvere un collo di bottiglia che impedisce di controllare tutta la popolazione. Ma procediamo con ordine: cosa significa test per verificare l’immunità?

# Entro fine Aprile in commercio il test seriologico rapido per verifica immunità dal Covid-19

DiaSorin, azienda italiana leader nella diagnostica medica, ha messo a segno un altro assist per consentire di concludere in fretta la battaglia contro il coronavirus e procedere con la riapertura del Paese. Dopo il kit per il controllo della positività in 60 minuti è in arrivo quello per il controllo dell’immunità. Si tratta di test sierologici che si aggiungono ai tamponi che hanno invece un fine diagnostico.

E’ stato completato presso il Policlinico San Matteo di Pavia il percorso di studi necessari per dare il via libera a un nuovo test sierologico ad alto volume di processamento per rilevare la presenza di anticorpi in persone che sono state infettati dal Sars-CoV-2.  I laboratori potranno processare fino a 170 campioni di sieri di pazienti ogni ora, con un livello minimo di intervento richiesto agli operatori del laboratorio. Il Ceo di Diasorin afferma che: “Un laboratorio con questa tecnologia può eseguire fino a mille individuazioni al giorno, in Italia abbiamo 500 strumenti installati. I test saranno disponibili a partire dal 20 di aprile” quando “sara’ disponibile il test con il marchio CE“.

Entro due settimane dovrebbero partire i test sulla popolazione ad un costo di circa 5 euro ciascuno, con risultati attesi in un’ora. Questo esame consentirà di verificare l’immunità, con il prelievo di una goccia di sangue, a chi è risultato positivo al Covid-19 e successivamente guarito dopo due test negativi sviluppando quegli anticorpi che gli consentiranno di non ammalarsi di nuovo. I test sierologici mostrano chi ha gli anticorpi che sono in grado di impedire la proliferazione del virus: ciò consentirà di avere una patente di immunità, potendo distinguere quindi tra persone che potranno riprendere la vita di tutti i giorni senza particolare rischi e chi invece, privo degli anticorpi, dovrà adottare le necessarie precauzioni.

Questo sistema teoricamente consente di processare oltre mezzo milione di test al giorno, ciò significa che, in teoria, si potrebbe testare tutta la popolazione di Milano in meno di una settimana. Se c’è il processo e i laboratori, rimane però un collo di bottiglia: come poter eseguire i test di massa?

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# La proposta: usare le forze dell’ordine per fare test a tappeto

Per capire come organizzare i nuovi test di immunità si può partire da quello che sta accadendo. Al momento si stanno eseguendo i tamponi per verificare la positività al COVID-19. Nello stesso periodo sono state mobilitate le forze dell’ordine per controllare il rispetto delle restrizioni disposte dalle ordinanze antiCovid. Vediamo qualche numero. 

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati poco più di 720.000 tamponi a fronte di quasi 7 milioni di controlli della polizia. Se si confronta questi dati emerge che il totale dei tamponi effettuati è circa 1/10 dei controlli di polizia.

Credits: repubblica.it – Tamponi Italia al covid-19

Siamo di fronte ad un paradosso perchè, mentre si fatica a fare i tamponi a sintomatici e asintomatici da coronavirus, le attività di controllo sulle restrizioni imposte dal governo si fanno sempre più frequenti su tutto il territorio, a tal punto da essere di un numero 10 volte superiore a quelli per la positività al virus. Vediamo i dati nel dettaglio.

Fonte: repubblica.it

Dall’11 Marzo al 4 aprile sono stati 6.987.106 i controlli effettuati dalle forze di polizia su persone ai posti di blocco e ai titolari di attività commerciali, registrando un esito di 184.796 denunce e sanzioni corrispondenti al 2,64% sul totale.  Un dato che sta a significare che il 97,36% dei cittadini si sta comportando correttamente e quindi contrasta le dichiarazioni fatte da più parti politiche in queste settimane. Ha senso continuare con i controlli a tappeto o sarebbe meglio impiegare le forze dell’ordine in attività più utili, come effettuare i test sull’immunità?

Fonte: Ministero dell’Interno

Se si impiegassero temporaneamente le attuali forze dell’ordine mobilitate sul territorio per sottoporre i cittadini al test sull’immunità si potrebbero verificare 7 milioni di persone in meno di 3 settimane. In fondo spesso si è presa a riferimento quello che è successo in Cina per giustificare politiche di restrizione ai cittadini. Ma sempre in Cina le forze dell’ordine sono state utilizzate anche per integrare l’ordine pubblico e agevolare l’attività degli operatori sanitari. Così, in fondo, è successo anche nel bergamasco quando sono state mostrate le terribili immagini dell’esercito che portava le bare al cimitero.

In una situazione di emergenza servono soluzioni di emergenza. Serviranno scelte forti per iniziare a restituire in fretta la libertà ai cittadini e fare tornare il paese a pieno regime: il governo avrà il coraggio di compierle?

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.