Prof. Remuzzi: “In LOMBARDIA si è superata la soglia del 60% per l’IMMUNITÀ“

Il professor Remuzzi rilancia l'ipotesi di uno studio danese: la Lombardia, come la Svezia, potrebbe aver raggiunto un'immunità tale da impedire la circolazione del virus. Questo spiegherebbe perchè da settimane la Lombardia è in controtendenza per nuovi contagi rispetto al resto d'Italia e dell'Europa

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Credits: euronews.it - Tamponi

Al convegno “Covid-19, il virus ignorante”, organizzato dalla Fondazione The Bridge, in cui hanno partecipato il Professor Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri e l’Assessore al welfare Gallera, sono emersi due informazioni rilevanti: la prima è che verosimilmente la Lombardia potrebbe avere raggiunto il 60% di immunità da anticorpi e da cellulle T, la seconda, anche se già acclarata, è che ad oggi siamo la terzultima regione italiana per indice di diffusione del virus Sars-CoV-2.

🔴 Prof. Remuzzi: “In LOMBARDIA si è superata la soglia del 60% per l’IMMUNITÀ“

# Professor Remuzzi: “Se il 20% in Lombardia ha gli anticorpi e il doppio verosimilmente ha le cellule T, possiamo dire che in Lombardia arriviamo al 60% di immunità”

La Lombardia “adesso è più protetta”, perchè è la regione dove il virus è circolato di più. A dirlo è il professore Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, durante il convegno “Covid-19, il virus ignorante”, organizzato dalla Fondazione The Bridge.

Secondo Remuzzi, che si è soffermato sull’attuale differenza tra i contagi al Nord e al Sud, in Lombardia “si è creata una certa immunità che non è l’immunità di gregge, ma è fatta di tanti componenti. C’è l’immunità da anticorpi che a Milano e in Lombardia è intorno al 15-20% e a Bergamo fra il 30-50%. E poi c’è l’immunità delle cellule T, che sono dei linfociti capaci di riconoscere il virus. Questa immunità è più difficili da misurare, ma rappresenta il doppio dell’immunità da anticorpi. Quindi se il 20% in Lombardia ha gli anticorpi e il doppio verosimilmente ha le cellule T, possiamo dire che in Lombardia arriviamo al 60% di immunità“.

A quel punto il virus fa fatica a trovare persone da infettare“, ha sottolineato Remuzzi. Che però ci ha tenuto a invitare alla prudenza: “Questo non vuol dire, sia molto chiaro, togliamoci la mascherina o facciamo assembramenti”.

# L’assessore al Welfare lombardo Gallera “Siamo la terzultima regione italiana per indice di diffusione del virus Sars-CoV-2″

Al convegno è intervenuto anche l’assessore al welfare Gallera che ha fatto una sintesi della situazione attuale in regione: (…) “Ad oggi in Lombardia il numero degli infettati in proporzione alla popolazione è fortunatamente molto basso, tant’è che siamo la terzultima regione italiana per indice di diffusione del virus Sars-CoV-2. Così come molto basso, rispetto agli altri territori del nostro paese, è il rapporto tra nuovi positivi e tamponi“.

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Fonte: “Milano Today” – Covid, Lombardia terzultima in Italia per contagi: “Si è creata una sorta di immunità”

# Da Svezia e Danimarca rilanciano la teoria dei superdiffusori: “Anche solo il 20% di persone immuni può di fatto arrestare la circolazione al virus”. Svezia e Lombardia potrebbero aver raggiunto l’immunità.

Queste informazioni sembrano suffragare uno studio, pubblicato da Tom Britton presso l’Università di Stoccolma ad agosto, che ha stimato che presumendo che i membri più socievoli e attivi della società siano i primi a essere infettati, la soglia per la piena immunità di gregge potrebbe scendere fino al 43% della popolazione, sotto al 60-70% che è la soglia classica in epidemiologia. 

Solo il 20 per cento dell’immunità fa una grande differenza, perché coloro che sono stati infettati all’inizio dell’epidemia erano i più suscettibili al coronavirus e i più socialmente attivi“, ha detto Britton a Politiken. Queste persone avrebbero quindi agito come “superdiffusori” del Sars-CoV-2.

Continua: 🔴 Una ricerca DANESE: “La pandemia in Svezia potrebbe essere terminata”. Effetti simili anche per la Lombardia?

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